Gestione rifiuti della Sanità in Campania, sanzione Antitrust per intesa restrittiva

Nel mirino dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato un appalto che a base d'asta supera i 38 milioni di euro articolata su 6 lotti che ricomprendono anche l'Azienda Sanitaria Locale di Avellino e l'Azienda San Giuseppe Moscati.

La Gestione dei rifiuti della Sanità in Campania nel mirino dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. L’Antitrust ha sanzionato alcune aziende accusandole di aver concordato un’intesa restrittiva della concorrenza nella gara per il servizio di raccolta e conferimento ad impianti di smaltimento dei rifiuti ospedalieri (pericolosi e non) sull’intero territorio regionale. Si tratta di un appalto che a base d’asta supera i 38 milioni di euro articolato su 6 lotti che ricomprendono anche l’Azienda Sanitaria Locale di Avellino e l’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati del capoluogo irpino. Riguardava il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi di 17 aziende sanitarie ed ospedaliere della Campania. Il procedimento era iniziato nell’ottobre 2016.

Scarica il provvedimento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

Con l’aiuto di una società di consulenza avrebbero concordato le strategie per non contrapporsi nei diversi lotti. Rientravano nella gara i servizi per le Asl di Napoli 1, 2 e 3, per le Aziende Ospedaliere Cardarelli, Santobono Pausilipon, San Giovanni di Dio Ruggi, San Giuseppe Moscati di Avellino, Rummo di Benevento, Sant’Anna e San Sebastiano, l’Azienda dei Colli, la Federico II e la Sun, quindi le Asl di Salerno, Benevento, Avellino e Caserta, oltre all’Irccs Pascale di Napoli.

La sanzione dell’Antitrust è partita da una segnalazione della Soresa, la centrale di acquisto della pubblica amministrazione campana. Grazie all’accordo indicato dall’Antitrust, sarebbe stato neutralizzato il confronto competitivo, si legge nel provvedimento datato 30 gennaio 2019, con il quale l’Autorità ha stabilito sanzioni per 1,3 milioni di euro. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato aveva avviato un’istruttoria nel settembre 2017 a carico delle società Ecosumma S.r.l., Bifolco & Co. S.r.l., Ecologica Sud S.r.l., Langella Mario S.r.l. su «denuncia pervenuta in data 17 luglio 2017, successivamente più volte integrata in data 4 agosto 2017, 11 settembre 2017 e 13 settembre 2017, So.re.sa. S.p.A.», si legge in premessa. Le ditte colpite hanno ora 90 giorni per ottemperare alle sanzioni oppure ricorrere al Tar entro 60 (ai sensi dell’articolo 135, comma 1, lettera b), del Codice del processo amministrativo – Decreto Legislativo 2 luglio 2010, n. 104).


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