Pd, Di Guglielmo: “E’ tempo di abbassare i toni”. Nominati i delegati alla convenzione nazionale

A Via Tagliamento si è svolta l'assemblea provinciale, che ha preso atto, non senza polemiche, dei risultati delle consultazioni interne. I circoli sollecitano i dirigenti del partito ad andare avanti in maniera unitaria, mettendo da parte tensioni e vecchi schemi.

Ingresso alla sede nazionale del Partito Democratico a Roma

«Il Pd è un partito dinamico, che discute e non si fa mancare nulla, nemmeno le polemiche. Non dobbiamo però dimenticare che siamo un’unica comunità politica. I nostri avversari sono fuori». Il segretario provinciale dei Democratici, Giuseppe Di Guglielmo, ha provato a gettare

acqua sul fuoco durante la convenzione provinciale, che si è svolta a Via Tagliamento, il giorno dopo l’ufficializzazione dei risultati delle assemblee dei circoli, che hanno provocato la reazione indispettita di iscritti e dirigenti delle strutture di base escluse dai conteggi degli scrutini, dai quali è emerso un ribaltamento dei dati iniziali, che vedevano Zingaretti davanti a Martina.

Il segretario irpino del Pd, Giuseppe Di Guglielmo

«Le convenzioni dei circoli – ha proseguito Di Guglielmo – si sono svolte nella massima correttezza. Vorrei, comunque, chiarire che nessun tesserato resterà fuori dal partito. Nei prossimi giorni verificheremo i pagamenti e regolarizzeremo la situazione. Abbiamo soltanto applicato il regolamento del congresso, che prevede delle scadenze. Adesso, comunque, è tempo di abbassare i toni e prepararci per le primarie del 3 marzo».

Al di là delle tensioni e delle contrapposizioni (leggi l’articolo), che anche in questa circostanza sono emerse, il dibattito ha fatto registrate la ferma volontà della maggioranza dei dirigenti e dei militanti del Pd, di superare le divisioni ed il correntismo, per costruire un partito capace di dare risposte ai problemi dei territori e del Paese.

«Auspichiamo – ha affermato l’ex capogruppo al Comune di Avellino, Ida Grella – che si possa dare vita ad un Pd non autoreferenziale e capace di allargare gli orizzonti. Spero che inizi un confronto serio sui contenuti e sulle prospettive, che non può prescindere dal rispetto delle regole. Innanzitutto va definito il perimetro politico entro il quale muoverci, soprattutto in vista delle prossime amministrative. Non ci possiamo più consentire che nostri esponenti e rappresentanti istituzionali lavorino per ipotesi civiche».

Il sindaco di Teora e membro della segreteria provinciale, Stefano Farina, ha richiamato tutti ad un atto di responsabilità: «Ciò che succede nel partito è la fotografia di ciò che siamo in grado di produrre. Se vogliamo realmente voltare pagina dobbiamo impegnarci per raggiungere questo obiettivo. Altrimenti rischiamo sempre di lanciare all’esterno messaggi sbagliati».

Il consigliere comunale di Ariano Irpino, Michele Caso, ha preso le distanze dagli scontri in atto tra le diverse componenti: «Da troppo tempo il Pd irpino è imbrigliato nelle diatribe interne. Predichiamo tutti l’unità, ma la pratichiamo pochissimo. Siamo noi stessi ad alimentare i nostri problemi. Il confronto va bene, ma non si può esasperare il clima. A prevalere purtroppo è la contrapposizione, non la politica».

L’assemblea, alla fine, ha votato i 14 delegati alla convenzione nazionale, prevista per il 2 febbraio a Roma, in base alle percentuali raccolte dalle singole mozioni.

Nonostante la revisione dei dati finali, comunque minima, gli equilibri tra i candidati in campo restano immutati. Per Martina sono stati indicati Stefano Farina, Giuliana Delli Gatti, Enrico Montanaro, Antonella Esperto e Vincenzo Petrozziello.

Per Zingaretti Nicolino Iacobacci, Nancy Palladino, Silvana Acierno, Raffaella Spiniello e Michele Andreone. Per Boccia Gerardo Capodilupo, Lucia Lotrecchiano e Michele Ruberti. Per Giachetti Marco Parrella.

 

 

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