La Campania indica la sua proposta per rendere il Federalismo differenziato compatibile con l’Unità Nazionale italiana. In Consiglio regionale il Governatore, Vincenzo De Luca, ha concluso i lavori dell’Assemblea riunita in seduta monotematica, illustrando la piattaforma che intende portare all’attenzione del Governo, delle Regioni e del Paese.
“Nel discorso ha illustrato in cinque punti la proposta per una piattaforma programmatica che punti a unire il Nord al Sud nel segno del lavoro e dello sviluppo, nel quadro di una rinnovata coesione nazionale”, si legge in una nota dell’Ufficio stampa. Ecco i cinque punti elencati:
1) Operazione-verità: verifica oggettiva di quante risorse si spendono per i diversi servizi pubblici sia al Nord che al Sud.
2) Spesa storica: va costruita una fase di ripartenza, con fondi dedicati per il recupero dei territori virtuosi del Sud, realizzando le condizioni quindi per risalire e riemergere.
3) Costi standard: va accettata la sfida dell’efficienza ma con fondi dedicati per il recupero del gap se bene utilizzati.
4) Fondo perequativo: seguendo quanto afferma l’art.119 della Costituzione, garantire la coesione e la solidarietà colmando il divario di sviluppo e di reddito.
5) Fondo per la coesione: riservare il 35% dei fondi nazionali al Sud con verifica puntuale dell’efficienza nell’amministrare i finanziamenti.
– Il discorso integrale è pubblicato sulla pagina Facebook https://bit.ly/2AN5VBT
Nonostante i palesi tentativi dei soliti noti per montare una polemica infinita (come purtroppo avviene ogni volta), il Consiglio Regionale oggi assume una bella e importante iniziativa sul tema del federalismo differenziato.La Regione Campania ha le carte in regola e chiede di stare al tavolo della discussione a Roma per difendere gli interessi di tutti i suoi cittadini e dell’intero Mezzogiorno. La nostra proposta di discussione con il Governo e le Regioni del Nord parte da pochi ma fondamentali punti:- innanzitutto fare un'operazione verità su quali sono davvero le risorse che lo Stato eroga alle singole Regioni per i servizi fondamentali (scuola, università, trasporti, sanità, welfare);- trovare una linea ragionevole tra spesa storica e costi standard attraverso la creazione di un fondo dedicato che premia chi – anche al Sud – si pone la sfida dell’amministrazione sul terreno della qualità e dell’efficienza;- difendere i fondi per la coesione destinati in primo luogo alle Regioni del Sud dai tagli a cui stiamo assistendo anche nell'ultima finanziaria.L’Italia rimane un grande Paese se sa tenere insieme la grande tradizione e la forza economica di Milano, della Lombardia e dell’intero Nord con la cultura, le eccellenze e la voglia di chi oggi accetta la sfida dell’efficienza a Napoli, in Campania e nel Sud.
Pubblicato da Vincenzo De Luca su Martedì 15 gennaio 2019
Il Presidente del Consiglio regionale ha già fatto sapere di essere pronto a impugnare davanti alla Consulta un provvedimento del Governo diretto ad accogliere le istanze prodotte da Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, che con il Federalismo differenziato in sostanza gestirebbero autonomamente il prelievo fiscale al di fuori del dovere costituzionale alla solidarietà nazionale.
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