Comuni ricicloni, Domicella e Sperone leader in Irpinia. Avellino resta indietro

FIRMATO IL PROTOCOLLO D'INTESA TRA REGIONE CAMPANIA E GOVERNO. ASSE DE LUCA-COSTA. Conferenza stampa finale del Premier Giuseppe Conte con il Vice Luigi Di Maio e il Ministro Sergio Costa. Il Ministro dell'Interno rientra a Roma per un appuntamento istituzionale al Quirinale. Controllo degli impianti, presenza rafforzata dello Stato ma il Piano Rifiuti resta quello concordato dal governo di Palazzo Santa Lucia con la Commissione Ue nel 2016

In Campania sono 238 i cosiddetti “Comuni ricicloni”, quelli cioè che nel 2017 hanno superato il 65% di raccolta differenziata come previsto dalla legge e dalle direttive europee. Sono solo 11 in più rispetto all’anno precedente, ma l’obiettivo è ancora lontano. Altri 312 Comuni in Campania restano sotto quella soglia.

Per Legambiente Campania il nodo restano gli impianti, che ancora non consentono di rendere le cinque province autonome dal punto di vista della filiera. La Campania con il 52,67 per cento della raccolta differenziata è la migliore nel Mezzogiorno, tra le più virtuose in Italia, nonostante la carenza di impianti, ma anche tenuto conto che il processo di ripristino dei poteri ordinari è appena agli inizi, in base alla legge 14/2016. Tuttora nei fatti vige la fase transitoria iniziata nel 2009. Il passaggio dei poteri dalle Province agli Enti d’ambito, cioé alla gestione dei Comuni in forma associata, è solo all’inizio in provincia di Avellino, mentre in molti altri ambiti è appena accennata.


La classifica irpina dei Comuni ricicloni diffusa da Legambiente

Il ‘Rapporto Comuni Ricicloni 2018’ di Legambiente Campania, presentato a Salerno in mattinata, premia al vertice delle sei categorie demografiche in cui si suddite la Campania i seguenti Comuni: Tortorella (Sa), Domicella (Av), Apice (Bn), Baronissi (Sa), Vico Equense (Na), Pozzuoli (Na).

AVELLINO ULTIMA TRA I CAPOLUOGHI. Male Avellino tra i capoluoghi di provincia, dove solo Benevento supera la soglia del 65 per cento, ma soltanto per un soffio il 66. Seconda è Salerno con 61, poi Caserta con il 52 e addirittura Napoli supera Avellino con il 34 per cento contro il 31. Va detto che il Capoluogo dell’Irpinia è in ripresa grazie al nuovo contratto definito con Irpiniambiente, che nell’arco di quest’anno dovrebbe portare nettamente avanti la città. Le proiezioni diffuse dal Comieco durante le giornate avellinesi dedicate alla raccolta differenziata la collocherebbero già al 60 per cento, ma il dato vero lo avremo solo dopo la fine d’anno. Sono comunque lontani i tempi in cui era Avellino a concorrere con Benevento per la palma della città più innovativa sulla differenziata, oltre quindici anni fa.

SALERNO SVETTA TRA LE PROVINCE. Nella classifica per province, Salerno si è piazzata al vertice con 86 amministrazioni oltre il 65%, davanti a Benevento con 58 e ad Avellino con 40. In coda Caserta con 33 comuni precede Napoli con solo 21 comuni.

IL BALZO DI AVELLINO. “Il Comune di Avellino ha compiuto un notevole balzo in avanti passando da 10,4 chilogrammi di carta e cartone raccolti per abitante nel 2017 a 44,8 chili per abitante nel 2018. Un dato davvero incoraggiante, superiore a quello regionale che si attesta sui 31 chili per abitante”, ha commentato nei giorni scorsi Roberto Di Molfetta, responsabile dell’area Riciclo e Recupero di Comieco, presentando il PalaComieco ad Avellino. “Iniziative come PalaComieco rappresentano un’occasione per mostrare ai cittadini cosa succede alla carta e al cartone una volta avviati al riciclo grazie alla raccolta differenziata, che, se svolta correttamente, porta benefici ambientali ed economici. La strada da percorrere per raggiungere i livelli di raccolta della media nazionale è ancora lunga, ma con l’impegno di cittadini e amministrazioni locali sarà possibile incrementare qualità e quantità della raccolta differenziata di carta e cartone”.

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