“No al parco eolico nell’Oasi Wwf di Conza”. Pro loco unite: fermare lo scempio

In un documento hanno espresso forte contrarietà alla costruzione del parco eolico e chiedono l'intervento della Regione Campania e delle istituzioni

No alla realizzazione di un parco eolico nell’Oasi Wwf di Conza della Campania. Le Pro Loco della provincia di Avellino riunite in assemblea, hanno espresso forte contrarietà alla costruzione del parco eolico in prossimità dell’Oasi di Conza.

“L’area interessata va salvaguardata non solo per la tutela e il rispetto dell’ambiente, della fauna e del paesaggio, ma anche per lo sviluppo turistico del territorio nel suo complesso per la presenza da li a pochi chilometri di attrazioni culturali ed archeologiche di forte interesse”, si legge nel documento dell’Unpli.
“Pertanto, chiedono di fermare e ripensare all’insediamento del polo eolico che se da un lato dà la possibilita di creare energia pulita dall’altro lato provoca un danno all’ambiente e al territorio di gran lunga superiore scoraggiando investimenti nel turismo ed alimendando lo spopolamento dei paesi”. Inoltre, si legge, “sempre nell’ambito del paesaggio e in linea allo sviluppo turistico dell’Irpinia serve un piano per lo sfruttamento dell’energia pulita coinvolgendo gli enti locali e sentendo le associazioni presenti sul territorio”.

Una foto del Wwf documenta l’Oasi di Conza

Al centro della contesa c’è il cantiere già avviato dalla “Conza energia” Srl con sede a Milano. L’azienda è aggiudicataria dei lavori per la costruzione e la messa in esercizio di un impianto eolico a Conza della Campania, a ridosso dell’oasi del Wwf. Si tratta di un progetto avviato un decennio fa con la prima istanza depositata alla Regione Campania dalla Westwind nel 2008. Oggi il cantiere in località Piano di Conza, Costa Cappiello, Monte La Serra, Serro dei Mortai è in corso di realizzazione dalla società con sede legale a Milano, che ha già spianato e suddiviso i terreni predisponendo i lotti alla installazione delle 10 torri del vento.

Al momento chi si oppone al programma, in particolare i sindaci della zona, fanno appello proprio alla Regione Campania perchè intervenga con norme specifiche a tutela del paesaggio e dell’area protetta.

L’accelerazione dei lavori, che stanno sollevando una diffusa protesta nel comprensorio dell’Alta Irpinia, sono dovuti alla decadenza della moratoria decisa dal Consiglio Regionale, che aveva messo un freno al dilagare dei parchi su tutti il territorio fino alla provincia di Foggia.

Ma il pronunciamento della Corte Costituzionale, che ha dichiarato la illegittimitá della moratoria per come era stata formulata, intervenendo anche sui parchi già autorizzati, ha sbloccato tutti i procedimenti autorizzativi pendenti, tra cui quello dell’Oasi WWF, riavviato tempestivamente in forza di tutti i pareri favorevoli.

Visitatori nei pressi del lago di Conza vanno all’Oasi naturalistica. Una delle foto che il Wwf ha pubblicato sul suo sito per documentare la bellezza dell’area

La denuncia all’opinione pubblica della situazione da parte del sindaco di Lacedonia Antonio Di Conza, sostenuta dal collega di Cairano Luigi d’Angelis, ha riportato il problema dell’affollamento degli impianti al centro dell’attenzione. Tuttavia i lavori in corso a Conza avanzano. Si chiede a gran voce un Piano per l’Energia, che il Consiglio regionale continua a rinviare da dieci anni.

Quella di Conza è una riserva straordinaria. “Tra le specie presenti vi sono Lontre, Rondini, Cicogne, Tartarughe, Bombi (tipo di insetto impollinatore)”, spiega la scheda. Con i suoi ottocento ettari, l’Oasi rappresenta “la zona umida più vasta della Campania nata nel 1989 dallo sbarramento del fiume Ofanto punto di transito e sosta degli uccelli migratori in rotta verso l’Adriatico. La vegetazione è ricchissima, boschi di Roverella ed il bosco igrofilo con Salici, pioppi, ontani e tamerice”, recita la scheda redatta dal FAI, Fondo Ambientale Italiano.

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