Provinciali, il Pd convoca a Roma le parti. Si decide al Nazareno

«AVVISO AI RIFERIMENTI ISTITUZIONALI: STOP A FUGHE IN AVANTI, COMPATTEZZA». La segreteria nazionale del partito convoca tutti i riferimenti e il segretario provinciale per definire l'accordo unitario sulla candidatura e la lista. Non ci sarà spazio per opzioni diverse. Il richiamo alla responsabilità riguarda tutti, al di là della posizione congressuale. Un freno ad iniziative solitarie, anche in ragione delle alleanze ritenute indispensabili per vincere. E via Tagliamento con una nota difende il suo operato

Sulle elezioni provinciali di Avellino l’ultima parola si dirà lunedì pomeriggio a Roma. Sono stati convocati i riferimenti territoriali, oltre al segretario provinciale Giuseppe Di Guglielmo, con l’obiettivo di portare il partito avellinese su una candidatura unica, alla testa di una lista unitaria, da affiancare a quelle degli alleati che decideranno di condividere il percorso e il progetto politico per l’ente di Palazzo Caracciolo.

Il responsabile Enti Locali Matteo Ricci punta con decisione all’accordo nelle ultime ore disponibili prima della ufficializzazione delle candidature. Come è noto, il termine ultimo per depositare le liste scade giovedì 11 ottobre a mezzogiorno.

Nel corso della riunione tutti i riferimenti già convocati la scorsa settimana, cioè Rosa D’Amelio, Luigi Famiglietti, Umberto Del Basso De Caro, Valentina Paris ed Enzo De Luca, saranno chiamati a condividere un atto di responsabilità per evitare di disperdere alle urne il patrimonio di consensi nella disponibilità dei Democratici in Irpinia.

All’appuntamento non potranno sottrarsi certamente il segretario provinciale e la Presidente Rosa D’Amelio, in questi giorni impegnata in qualità di coordinatrice della Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali ad Assisi e a Roma, nell’ambito delle celebrazioni nazionali per San Francesco e come relatrice alla presentazione della ricerca su “una nuova constituency per il prossimo ciclo politico-istituzionale”.

Umberto Del Basso De Caro, deputato, e la Presidente del Consiglio Regionale Rosa D’Amelio

LA SPACCATURA NELLA PRIMA RIUNIONE ROMANA. Nel precedente appuntamento del 30 settembre erano presenti solo il deputato delle zone interne, Umberto Del Basso De Caro, Luigi Famiglietti ed Enzo De Luca, circostanza che aveva creato malumori nella segreteria nazionale del partito, peraltro nella giornata della manifestazione in piazza del Popolo contro le politiche del nuovo governo gialloverde, dove pure il segretario provinciale era presente con la delegazione irpina.

Al termine dei lavori, conclusi pochi minuti prima della iniziativa di Piazza del Popolo il promotore della riunione, il Sindaco di Pesaro Urbino Ricci aveva espresso il proprio rincrescimento per le assenze, riservandosi provvedimenti successivi. Questa nuova convocazione rappresenterà una prova d’appello per Di Guglielmo, ma impegnerà tutti i partecipanti, su una linea che al Nazareno viene considerata non negoziabile, rispetto alla posta in gioco nel Paese.

Matteo Ricci, sindaco di Pesaro Urbino e responsabile Enti Locali nella segreteria Pd guidata da Maurizio Martina

Reduci da un biennio con molte sconfitte nelle elezioni amministrative, soprattutto da un 2018 nerissimo nel bilancio delle amministrazioni regionali, dove solo nel Lazio Nicola Zingaretti è riuscito a prevalere su Centrodestra a trazione Leghista e Movimento Cinque Stelle, L’occasione delle elezioni provinciali rappresenta il momento decisivo per segnare una inversione di tendenza almeno nelle roccaforti. Approfittando dei numeri ancora importanti nel sistema delle autonomie locali, il Nazareno punta ad eleggere un congruo numeri di presidenti, base per la futura ripartenza, che le primarie ormai prossime dovrebbero segnare per il Partito Democratico.

AVVISO AI RIFERIMENTI ISTITUZIONALI. La riunione di lunedì rappresenta un chiaro avvertimento ai riferimenti istituzionali del partito, a partire da Umberto Del Basso De Caro e Rosa D’Amelio. Il Pd nazionale nel chiedere unità e unitarietà si pronuncerà contro ogni tentativo di favorire contrapposizioni. Adunate e fronde da un lato, chiusura al dialogo rispetto alla parte del partito non rappresentata nel gruppo dirigente dall’altro, saranno evidentemente considerati potenzialmente lesivi delle possibilità di vittoria del partito ad Avellino, dove solo la compattezza e l’allargamento alle forze alleate, potrà consentire di superare il fronte crescente di sostenitori del centrista Domenico Biancardi, espressione del Centrodestra. I Cinque Stelle sono pronti con i propri voti a fare un altro sgambetto al Pd irpino, dopo quello di Avellino nel ballottaggio per la elezione del Sindaco.

VIA TAGLIAMENTO: IL PARTITO VA AVANTI. «Il nostro partito sarà in campo per le elezioni provinciali con una nostra lista, con il nostro simbolo e con una coalizione di centrosinistra forte. Per questo abbiamo lavorato in questo mese». Con una nota diffusa nel pomeriggio, il Partito Democratico provinciale attraverso la segreteria provinciale del PD irpino tende a rassicurare sull’epilogo del confronto in corso nel partito, dentro e fuori. «Il percorso messo in campo dalla segreteria provinciale in queste settimane per costruire alleanze, liste e candidature per le elezioni provinciali è stato trasparente, partecipato, condiviso e, soprattutto, incentrato a costruire unità all’interno del Partito per gettare le basi di un centro sinistra forte. Ci sono stati incontri e audizioni con tutti i sindaci democratici, si sono svolti in questi giorni incontri territoriali con gli amministratori locali per ascoltare e per discutere di come rimettere in piedi un progetto credibile e vincente. Abbiamo iniziato le interlocuzioni con gli alleati ripercorrendo lo schema del centro sinistra». In questo quadro, «lunedì il segretario Giuseppe Di Guglielmo sarà a Roma per partecipare ad una riunione convocata da Matteo Ricci, responsabile enti locali nazionale, alla quale saranno presenti i due rappresentanti istituzionali del Pd, la Presidente Rosa D’Amelio e il deputato Umberto del Basso De Caro». Nella nota via Tagliamento conclude difendendo il proprio operato. «La segreteria, a differenza di chi professa e pontifica, ha perseguito la strada dell’unità, avendo come unico obiettivo quello di dare alla nostra provincia una guida seria e una maggioranza chiara” concludono i dem».

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