Poli scolastici d’eccellenza, Gambacorta: così ho innovato l’istruzione

Dopo l'inaugurazione della start up di Cairano, il Presidente della Provincia guarda al taglio del nastro del polo enologico di Avellino con il rettore della Federico II di Napoli

La Provincia di Avellino ha investito in tutto 26 milioni e mezzo di euro a favore dei poli formativi d’eccellenza. Una manovra ‘inedita’ per un ente intermedio, congelato nelle sue funzioni e in attesa di una nuova riforma costituzionale, che il presidente uscente Domenico Gambacorta sottolinea in occasione della presentazione del workshop di Franco Dragone a Cairano. In vista del termine del mandato alla presidenza del Parlamentino di Piazza Libertà, Gambacorta va all’incasso dei risultati prodotti dal suo governo.

“L’iniziativa dei poli formativi di eccellenza ha avuto grande lungimiranza, e sono state impegnate grandi risorse in maniera inedita. Questo investimento consentirà di consegnare- quando andranno a sistema- professionalità ed esperienze utili al mercato del lavoro. La Provincia non è intervenuta nell’edilizia scolastica, nell’opera di building, ma in quella di costruzione del contenuto, ovvero del software” ha evidenziato il presidente. “Senza dubbio c’è stata anche la realizzazione di nuovi spazi, ma l’impegno c’è stato soprattutto sulla piattaforma che consente di avviare un processo nuovo per i giovani”.

Il polo alberghiero di Ariano Irpino è stato al centro di un concorso di progettazione di rilievo internazionale, il polo di Gesualdo vedrà il completamento di un’altra ala del castello, l’Alta Irpinia è in fase di gestione e Montoro ospiterà il design e la moda non solo legata alla conceria. “Tutti i consiglieri provinciali ci hanno creduto e sono moderatamente soddisfatto: alla fase di inaugurazione dei poli seguirà una fase molto più impegnativa e intensa”.

Poi polemizza: “E’ stata azzerata la competenza sulla formazione da parte del Ministero del Lavoro, ed è stata trasferita alle Regioni, ma non ho ancora capito il nome dell’assessore regionale alla formazione. Se non fosse stato per la Apple, arrivata a Napoli su iniziativa della Federico II…”. Altro tasto dolente individuato da Gambacorta sulla formazione attiene all’artigianato. “Sull’artigianato non c’è formazione, e non si può delegare tutto a Garanzia Giovani”.

Nell’evidenziare che il workshop inaugurato da Franco Dragone è riconducibile alla start up del più ampio progetto, Gambacorta annuncia a breve l’inaugurazione del polo enologico ad Avellino, di concerto con la Federico II di Napoli, e che vedrà il completamento del corso di laurea quinquennale in enologia e viticoltura. “Inaugureremo il polo enologico con il rettore dell’Università Federico II di Napoli, in vista della presa di consegna dei locali per le attività di sperimentazione e ricerca. Potremo finalmente dire di avere l’università ad Avellino, dopo una lunga battaglia al Tar e al Consiglio di Stato”.

Infine l’appello agli irpini illustri che si sono fatti strada nel mondo a non dimenticare le loro radici: “Lancio un appello a chi come Franco Dragone dedica una settimana del suo tempo e del suo lavoro ai ragazzi di questa terra per ridargli la speranza.

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