“Troppi diritti”, Barbano:
l’Italia tradita
dalla sua libertà

L'ex Direttore de Il Mattino presenta ad Avellino dalle 18 presso il Circolo della stampa il suo ultimo volume

Dare come acquisiti i diritti civili elementari e complessi della società italiana, ritenere le garanzie costiruzionali come condizione immutabile, a prescindere da comportamenti, scelte o avvenimenti, rappresenta il presupposto per porli a rischio. Mettere la storia tra parentesi, ignorando che a pochi chilometri dai nostri confini, quelli italiani, si muore ogni giorno per conquistare ciò che da noi si considera acquisito, può essere pericoloso per le nuove generazioni.

L’ultimo libro scritto da Alessandro Barbano, fino a pochi giorni fa direttore de Il Mattino di Napoli, affronta il tema dei diritti e della loro narrazione in un Paese che ha smarrito identità e prospettiva.

Domani sera ad Avellino l’autore presenterà il volume “Troppi diritti – L’Italia tradita dalla sua libertà” al Circolo della Stampa.

La copertina del libro di Alessandro Barbano “Troppi Diritti”, edito da Mondadori

“Quello di Barbano è un viaggio nel pensiero di un Paese tradito dalla libertà, in cui nessuna élite ha più il coraggio di dire il vero e di fare i conti con minoranze organizzate sotto la bandiera dei diritti acquisiti”, si legge nella presentazione del volume.

“Dal palazzo alla piazza, dai giornali alla Rete, dalla scuola alla giustizia, il discorso pubblico non è più al servizio della democrazia.Troppi diritti racconta con chiarezza come ciò sia accaduto e che cosa fare per uscirne”.

Alessandro Barbano, giornalista e saggista, dal 2012 è stato direttore de Il Mattino di Napoli fino al giugno 2018. Laureato in giurisprudenza all’università di Bologna, è un giornalista con quarant’anni di professione all’attivo.

Ha insegnato all’università La Sapienza di Roma, all’università del Molise, alla Link Campus University e all’istituto di studi superiori Suor Orsola Benincasa di Napoli.

È inoltre autore di saggi dedicati al giornalismo e libri su temi di carattere politico e sociale.

Tra i suoi titoli: Professionisti del dubbio (1997), L’Italia dei giornali fotocopia (2003), Degenerazioni. Droga, padri e figli nell’Italia di oggi (2007), Dove andremo a finire (2011). Nel 2012 ha pubblicato il Manuale di giornalismo, scritto in collaborazione con Vincenzo Sassu, adottato come libro di testo in molte università italiane.

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