Al ‘Criscuoli’ un Centro per affetti da autismo entro l’anno

A Sant'Angelo dei Lombardi si lavora per completare i lavori di ristrutturazione e adeguamento dello stabilimento affidato all'Asl di Avellino

A Sant’Angelo dei Lombardi è in corso di programmazione il cosiddetto “Centro per l’Autismo” nei padiglioni dedicati del presidio ospedaliero ‘Criscuoli’. Si conclude il percorso avviato nel gennaio scorso, quando la Direzione Generale dell’Asl di Avellino ha approvato il progetto e la documentazione necessari a impegnare le risorse pubbliche (con l’avallo dei ministeri vigilanti) e ad indire la gara. Obiettivo degli uffici di via degli Imbimbo è arrivare alla apertura dei lavori ampiamente entro l’anno in corso, prima di dicembre. Il progetto prevede l’impiego dei fondi residui disponibili ai sensi della legge finanziaria 67/88 su mutui concessi dalla Cassa depositi e Prestiti per la realizzazione di un “Centro semiresidenziale per la cura delle persone affette da disturbi dello spettro autistico” (successivamente ridefinito “Centro per l’Autismo”) presso le strutture ospedaliere altirpine. L’investimento complessivo supera il milione e centomila euro, di cui poco più di 900mila a base d’asta.


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Entra nella fase esecutiva un’iniziativa maturata nel dicembre 2016, quando il Direttore Generale Maria Morgante aveva richiesto ad una commissione tecnica istituita ad hoc di esprimersi circa la possibilità di realizzare presso il “Criscuoli” il centro. Il 9 marzo dello scorso anno la Direzione Generale dell’Asl ha avviato il procedimento concreto per finanziare l’opera, richiedendo alla Regione Campania l’autorizzazione ad impegnare risorse derivanti da economie disponibili nell’ambito della prima fase del programma straordinario di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico. Di quel programma, introdotto con la legge finanziaria 67/88 e completato nel 1996 attraverso un investimento pari a quasi 4,9 miliardi di euro (poi rifinanziato nella seconda fase avviata nel 1998 con oltre 18 miliardi di euro più un altro miliardo nel 2010), resta a livello nazionale circa il 5 per cento dei fondi non assegnati. In base ad una serie di intese, norme ed accordi (Conferenza Stato-Regioni, un decreto del Presidente della Repubblica, il cosiddetto Patto per la Salute) tra il 1995 e il 2009 si sono regolamentate le condizioni e i limiti di impiego di tutti i residui. Nel corso di quest’anno gli uffici dell’amministrazione campana hanno verificato la praticabilità dell’operazione, interessando Cassa Deposito e Prestiti e Ministero della Salute.

La sede che ospita il Ministero della Salute a Roma nel quartiere Eur

L’iter è proseguito fino al 31 maggio 2017, quando nel dare un primo via libera al progetto dell’Asl si è indicato necessario il definitivo avallo del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che potrà esprimersi solo sulla base di una documentazione approfondita dell’intervento corredata dagli elaborati progettuali definitivi/esecutivi, appunto quella prodotta dalla delibera della Direzione Generale dell’Azienda Sanitaria di Avellino il 16 gennaio scorso. Il progetto, redatto da un professionista di Aiello del Sabato, selezionato sulla base di una gara mediante procedura negoziata, è stato depositato lo scorso 3 gennaio. Di lì i passi successivi necessari a preparare la gara per l’appalto dei lavori, con la validazione degli elaborati, l’approvazione del cronoprogramma, del Piano di sicurezza e Coordinamento, del Piano di manutenzione dell’opera e gli altri documenti necessari. Stando ai contenuti del progetto, il Centro sarà ubicato al primo piano dell’edificio che ospita il presidio ospedaliero, nei locali già utilizzati dalla vecchia area di dialisi ora dismessa, quindi sulla superficie di altri spazi in precedenza impiegati dal servizio di 118 e dall’unità vaccinale. Qui sorgerà il centro semiresidenziale, che sarà autonomo funzionalmente, con accessi universali indipendenti dal presidio del “Criscuoli”. Il polo verrà suddiviso in tre aree: la prima dedicata ai servizi generali; la seconda articolata in due moduli separati, per accogliere rispettivamente venti adulti (dalle ore 9 alle 17) e dieci minori sotto i 18 anni (dalle 15 alle 18); la terza esterna, arredata e attrezzata come giardino sensoriale.

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