Cinque posti letto per il Covid-19 nell’ex sala operatoria di Bisaccia. Dopo una lavoro di attenta pulizia e sgombero dei locali della ex sala operatoria ubicata al primo piano dell’ex ospedale Di Guglielmo di Bisaccia, si attende un sopralluogo dei tecnici dell’Asl di Avellino, che questa mattina dovrebbero dare disposizioni per l’allestimento di 5 posti letto per le emergenze, funzionalmente equiparati a Suap. La missiva del sindaco Marcello Arminio ha sortito i primi effetti: il quartier generale dell’Asl di Avellino guidato da Maria Morgante vaglia la disponibilità dell’ex struttura ospedaliera convertita in Struttura Polifunzionale per la Salute. Alla luce della riconversione messa in campo, la struttura bisaccese offre in prima battuta i locali della sala operatoria ma anche quelli del quinto piano, attualmente non occupati. La sala operatoria infatti, gode ancora oggi della predisposizione delle attrezzature utili all’unità operativa, fra cui le tubazioni ossigeno e quindi della ventilazione assistita.
La manovra in campo, è il segnale evidente di un confronto fra la direzione generale di Via degli Imbimbo e l’amministrazione comunale. Gli obiettivi del sindaco Arminio restano quelli di mettere a disposizione i locali del nosocomio per fronteggiare l’emergenza, ma a lungo termine di favorire la riapertura dell’ospedale, utile non solo alla fase emergenziale. Prima della dismissione e della cancellazione del Di Guglielmo dalla rete regionale degli ospedali Bisaccia presentava una capienza di 160 posti letto, esclusa la capienza dei locali del quinto piano. La riconversione ha occupato fino ad oggi 40 posti per la rosa delle attività e servizi espletati dalla Struttura Polifunzionale, unitamente ai posti letto previsti per l’Ospedale di Comunità. Non solo.
Ad oggi alla luce della riorganizzazione complessiva che il super direttore sanitario dei presidi Asl Angelo Frieri sta compiendo sull’intero territorio provinciale, Bisaccia auspica non solo i cinque posti letto per il Covid-19, ma un riammagliamento complessivo delle strutture ospedaliere, ovvero chiede di poter entrare a pieno titolo nel nuovo piano sanitario dell’Asl di Avellino predisposto per fronteggiare l’emergenza e garantire le cure per quanti contraggono il Coronavirus.
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