Maurizio Petracca: avanti con Laboratorio Avellino per costruire un Centrosinistra avanzato

Il consigliere regionale espressione dell'area Popolare e ispiratore della lista Laboratorio Avellino ha tenuto una conferenza stampa per fare l'analisi del voto dopo il ballottaggio. Con lui i consiglieri eletti Nicola Giordano e Carmine Montanile e i dirigenti Enza Ambrosone e Nello Pizza. La sconfitta non cambia i programmi: l'invito ai Democratici a risolvere le difficoltà attuale nella prospettiva di un rilancio della coalizione che tra un anno dovrà sostenere la ricandidatura del Governatore Vincenzo De Luca

Maurizio Petracca e Nello Pizza

Maurizio Petracca ha confermato che l’esperienza politica di Laboratorio Avellino andrà avanti per costruire un Centrosinistra avanzato. Nel corso di una conferenza stampa, accanto ai consiglieri comunali eletti Nicola Giordano e Carmine Montanile, presenti Enza Ambrosone e Nello Pizza, Petracca ha analizzato l’esito del voto maturato nei due turni del 26 maggio e del 9 giugno al ballottaggio, rivendicando l’assoluta coerenza del proprio cammino e di quello dei candidati.

Enza Ambrosone, ex capogruppo consiliare del Pd. Già vicesindaco della città di Avellino. Dal 1995 siede tra i banchi consiliari della città di Avellino.

«TANTI PADRI NOBILI CON FESTA, NESSUN OSPITE NELLE NOSTRE LISTE». Consiglieri eletti e candidati nelle liste proseguiranno il proprio impegno politico con Laboratorio Avellino, non ci sarà alcun passo indietro, come pure qualcuno aveva ipotizzato. Questo a dimostrazione che nella lista non ci sono stati ospiti, ma protagonisti di un progetto politico coerente con l’orizzonte di Centrosinistra per il quale la coalizione si è battuta con la candidatura di Luca Cipriano. Pertanto, il gruppo messo insieme in occasione delle elezioni amministrative non sarà sciolto, ma contribuirà alla costruzione della coalizione, che l’esito elettorale non mette in discussione, ma anzi rende ancora più perentoria. Secondo Petracca, infatti, il voto ha evidenziato diverse anomalie con cui la politica, non sono quella oggi schierata nel campo riformista, deve fare i conti. Non soltanto l’esiguo margine tra candidato eletto e sconfitto, ma soprattutto il distacco che la città ha marcato nei confronti di tutti i candidati e le forze politiche, soprattutto al ballottaggio. Al secondo turno, ha ricordato Petracca, ha votato un cittadino su due e, all’interno di questa platea ristretta, i due candidati hanno raccolto sostanzialmente la metà dei voti disponibili, pari al 25 per cento degli aventi diritto. In pratica, ha sottolineato, il sindaco in carica è espressione di un solo avellinese su quattro. Per questo, la partecipazione al voto delle comunali deve rappresentare per la politica, gli amministratori locali e i cittadini un dato di forte preoccupazione, su cui riflettere, ha considerato il Presidente della Commissione Agricoltura della Regione Campania durante la conferenza stampa. A queste considerazioni sulla dimensione ridotta dell’affluenza ai seggi, Petracca ha aggiunto una osservazione destinata ulteriormente a generare una riflessione nel suo campo. Al ballottaggio ha perso chi aveva scelto il rinnovamento, mentre ha vinto chi ha riproposto i protagonisti di piazza del Popolo degli ultimi dieci anni. Nel riconfermare volti già conosciuti dagli avellinesi come protagonisti di una certa stagione, ha aggiunto, Gianluca Festa ha portato con sé al governo della città tanti altri “padri nobili”, che oggi rivendicano la paternità della vittoria. Tra i tanti, cita solo Francesco Todisco, ricordando che si era candidato contro Gianluca Festa, cercando appoggi a Napoli per ottenere la nomination dei Democratici, prima di ritornare sui propri passi.

Rosetta D’Amelio ed Enzo De Luca

PD CUORE DEL CENTROSINISTRA, MA DEVE RISOLVERE I SUOI PROBLEMI. Sul piano più squisitamente politico, Maurizio Petracca ha chiarito i tre punti politici principali del suo appuntamento con i cronisti, esprimendo in maniera didascalica e schematica la posizione di Laboratorio Avellino. In premessa ha rimarcato la coerenza della scelta fatta su Luca Cipriano, nome venuto fuori dai colloqui al tavolo di Centrosinistra, “dove si è giunti ad una sintesi democratica, come sempre si è fatto dalle elezioni regionali del 2015”, quando con l’area dei Popolari si è candidato nella coalizione che a Napoli ha sostenuto e sostiene il Governatore Vincenzo De Luca. Petracca ha ricordato ai cronisti ciò che gli stessi media hanno evidenziato fin dall’autunno del 2018, quando già allora era notissima la volontà dell’attuale sindaco di candidarsi a prescindere dall’opinione del Pd o delle altre forze politiche del Centrosinistra. In questo senso, Petracca ha lasciato intendere che Gianluca Festa e la sua amministrazione si collocano fuori dal Centrosinistra non solo perché non hanno partecipato al tavolo, non solo perché hanno fatto la campagna elettorale contro il candidato del Partito Democratico, ma soprattutto perché esprimono al proprio interno forze antagoniste e autonome dal perimetro della coalizione in Campania e nel Paese. Il riferimento al Presidente della Provincia e a Domenico Biancardi e alla Lega non li ha fatti esplicitamente, ma nella sala il pensiero è andato a Palazzo Caracciolo. Infine, terza questione, il riassetto del Partito Democratico. Petracca non entra nella questione del congresso provinciale, tema sul quale i cronisti presenti lo hanno incalzato, ma lo ha evocato spiegando che il cuore della coalizione resta il Pd, che deve però rapidamente risolvere i propri problemi. In questo senso, l’approdo della componente di Laboratorio Avellino tra i Democratici “non è all’ordine del giorno”, dice, lasciando tra le righe che lo sarà nel momento opportuno, quello del riassetto e del rilancio.

CON IL SINDACO GIANLUCA FESTA OPPOSIZIONE «DIALOGANTE, MA RIGOROSA». In Consiglio comunale i consiglieri di Laboratorio Avellino porteranno avanti una opposizione dialogante. Non è, come si potrebbe ritenere, un’apertura alla maggioranza, ma l’avviso che i consiglieri troveranno nel merito dei provvedimenti le ragioni per opporsi o per avvicinarsi nella misura in cui progetti e proposte del Centrosinistra saranno valutate dall’esecutivo.

Ciriaco De Mita al tavolo della conferenza stampa tenuta presso il Circolo della Stampa. In piedi al microfono Giuseppe Del Giudice, coordinatore de “L’Italia è Popolare”. A sinistra Giuseppe Rosato, a destra Giuseppe De Mita

CIRIACO E GIUSEPPE DE MITA NON SONO GLI AVVERSARI. Rivendicando la coerenza della propria presenza al tavolo del Centrosinistra, avendo chiarito che il nome di Luca Cipriano non lo ha fatto ma lo ha condiviso all’interno di un ragionamento all’interno del tavolo di Centrosinistra, rifiutandosi di polemizzare con le dichiarazioni rese da Giuseppe De Mita, Petracca ha nel complesso del suo ragionamento ricordato a tutti che il Centrosinistra di riferimento è quello che sostiene il Governatore Vincenzo De Luca. Gli avversari sono quelli che si pongono al di fuori di quel perimetro. Un modo indiretto per rimarcare ancora una volta l’ambiguità del sostegno ricevuto dall’attuale Sindaco di Avellino, in una qualche misura proveniente da chi tra pochi mesi contenderà a Vincenzo De Luca la guida della Regione Campania.


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