La genealogia caposelese caso studio del San Raffaele di Milano

QUANDO LA STORIA FA SCIENZA. Grazie alla banca dati informatica realizzata da Pasquale Ceres, la ricerca delle patologie cardiache condotta da Angelo Sista e il supporto scientifico della cardiologa Gelsomina Cione, oggi e domani 60 persone saranno sottoposte a screening cardiologico da una equipe medica dell'IRCSS di Milano. Angelo Sista: "La diagnosi precoce tramite prelievo del sangue salverà la vita a tantissime persone"

Caposele

La genealogia caposelese dal 1698 ad oggi ha svelato una patologia cardiaca genetica che oggi è al centro di uno studio del San Raffaele di Milano. L’equipe dell’istituto ha selezionato un campione di 60 persone circa, sulla scorta dei dati forniti da uno studio condotto prevalentemente negli archivi storici ed ecclesiastici del Comune di Caposele. Una scoperta senza precedenti, che oggi spalanca le porte alla scienza per intervenire tempestivamente sulla diagnosi e con cure adeguate. Tutto grazie al preziosissimo lavoro di ricostruzione della genealogia caposelese e di migliaia di famiglie condotto da Pasquale Ceres, che ha ideato un apposito software per la consultazione, la determinazione di Angelo Sista che su quella traccia ha estratto i casi di patologie cardiache e il supporto scientifico della cardiologa Gelsomina Cione. Infatti Caposele oggi è un caso studio nazionale.

LA GENEALOGIA CAPOSELESE AIUTERÀ LA RICERCA SCIENTIFICA. La banca dati informatica realizzata da Pasquale Ceres si è rivelata una mappa utilissima per l’individuazione dell’anomalia genetica. E lo studio condotto da Angelo Sista, cardiopatico e coinvolto in prima persona nella ricerca, ha dimostrato l’altissima casistica riscontrata in alcuni ceppi, e che si è tramandata nel tempo, rafforzandosi nella valle del Sele per i legami matrimoniali. Angelo Sista ha avuto il merito di saper leggere nella storia e di avere saputo disegnare un filo rosso che per secoli ha caratterizzato l’evoluzione di alcune famiglie caposelesi. Ha interessato diverse università europee oltre che italiane. Per sottoporre il caso studio e chiedere l’intervento della scienza, tale da offrire una risposta e quindi la possibilità di un sospetto diagnostico precoce, Angelo Sista ha ottenuto un discreto successo. La genealogia caposelese ha interessato l’Inghilterra e la Germania, passando per tutti gli ambienti accademici italiani. La ricerca ha destato interesse internazionale.

IL SAN RAFFAELE DI MILANO RIFERIMENTO. Ma la scelta sul San Raffaele di Milano è il frutto di un ulteriore tassello. Lui stesso si è rivolto ad alcuni medici dell’ospedale, in quanto affetto da patologie cardiache, scoprendo che molti cittadini della Valle del Sele o dell’area caposelese si erano già rivolti alla struttura di Milano. “Con l’aiuto della dottoressa Cione mi sono rivolto ad un genetista, che mi ha illuminato la mente quando mi ha parlato dell’importanza della postura. Così ho iniziato la mia ricerca e ho potuto consultare la banca dati di Pasquale Ceres” spiega Angelo Sista. “Così insieme alla cardiologa Cione abbiamo elaborato lo studio che oggi è stato affidato al San Raffaele di Milano. L’equipe medica ha selezionato un campione di persone da sottoporre al primo screening genetico”. E’ ipotizzabile che la stessa struttura ospedaliera di Milano abbia potuto incrociare i dati di alcune cartelle cliniche di pazienti originari della Valle del Sele con le rivelazioni di Angelo Sista, tale da aprire un osservatorio scientifico embrionale. A questo si aggiunge l’impegno della cardiologa Gelsomina Cione, che ha curato diversi pazienti, e che si è recata a Milano per aprire un ponte sanitario con l’ASL di Avellino e quindi con l’ospedale Criscuoli-Frieri di Sant’Angelo dei Lombardi.

L’ingresso al presidio ospedaliero dell’Asl di Sant’Angelo dei Lombardi

OGGI E DOMANI DIAGNOSI PRECOCE BASATA SULLA GENEALOGIA FAMILIARE. Questa mattina e fino a domenica 20 marzo un’équipe del San Raffaele composta da 7 cardiologi sarà al presidio altirpino per uno screening cardiologico riservato a circa 60 persone, individuate dalla linea genealogica caposelese attenzionata. Molti non saranno presenti in questa prima fase perché emigrati o figli di emigrati. Ma lo studio appena aperto, potrà essere affidato al Moscati di Avellino, che attraverso il sospetto diagnostico precoce è in grado di intervenire tempestivamente e mettere fine alle morti precoci. Un prelievo genetico, un ECG e un eco-cuore, per entrare in una banca dati della sanità pubblica. “Non posso nascondere un pizzico di vanità per questa interessante scoperta, ma soprattutto per l’esito che ha prodotto” continua Sista. “La mia determinazione mi ha ripagato e oggi posso dire che questo esame genetico mi ha salvato la vita. La mia patologia mi ha portato spesso a frequentare ospedali, e il san Raffaele mi ha rimesso in piedi. Grazie alle informazioni raccolte dal software di Pasquale Ceres ho ricostruito la mia genealogia e sono risalito al problema. Il “difetto” tramandato per secoli è attribuibile ai matrimoni con stretto legame parentale. Questo è il momento di sdoganare il vecchio detto “mogli e buoi dei paese tuoi” conclude


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