Si infiamma la polemica politica sull’esito dei lavori consiliari ad Avellino, con un duro botta e risposta a distanza tra Gengaro e Nargi, candidato sindaco del Campo largo e vicesindaca con funzioni di sindaco dopo le dimissioni di Gianluca Festa. La vicenda riguarda le proteste del pubblico durante la seduta dedicata al Forum dei Giovani, quando l’Amministrazione ha invocato l’intervento della forza pubblica per riportare ordine nella sala.
«La verità prima o poi viene sempre alla luce e ora la città di Avellino ha potuto constatare in quale misura l’amministrazione del sindaco dimissionario tiene in considerazione il dibattito democratico in Consiglio Comunale ed il rispetto dei cittadini”.Così l’Associazione Controvento commenta l’atteggiamento che il sindaco facente funzioni, Laura Nargi, e l’intera maggioranza hanno assunto nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale, saltato per l’uscita della maggioranza. «Invece di entrare nel merito delle richieste del consigliere di opposizione Francesco Iandolo – tese a rinnovare lo statuto ed a rivitalizzare il Forum dei Giovani – la maggioranza si è dileguata facendo venire meno il numero legale e la seduta»si legge nella nota diffusa da Antonio Gengaro, che accusa la Vicesindaca Laura Nargi di «una vera e propria fuga dalle responsabilità» nel solco del sindaco dimissionario. Per questo, «l’associazione ‘Controvento’ si impegna, assieme alle altre forze della coalizione progressista e a chiunque intenda imporre una svolta nella vita democratica di Avellino, a non cedere di un passo nel chiedere conto di tutto quanto l’amministrazione di Gianluca Festa ha prodotto unicamente in base alla sua convenienza», conclude Antonio Gengaro per Controvento.
L’intervento di Controvento arriva a poche ore dalle dichiarazioni rilasciate dalla Vicesindaca. «Il racconto di ciò che è avvenuto ieri in Consiglio comunale rischia di sovvertire completamente la realtà dei fatti», aveva dichiarato ieri sera la Vicesindaca Laura Nargi, intervenendo dopo la seduta consiliare. «Da parte mia, non c’è mai stata, e mai ci sarà, alcuna volontà di reprimere qualsiasi forma di dissenso», aveva affermato chiarendo le immagini in cui «esorta il presidente del Consiglio a chiamare la Digos e ad allontanare dall’aula le persone più agitate tra il pubblico», si legge nella nota diffusa dalla Amministrazione. «Al di là delle posizioni di ognuno – conclude la sindaca facente funzione – l’aula consiliare non può essere violata in questa maniera. Mi riferisco, ovviamente, al comportamento di coloro che si sono resi protagonisti di azioni così irrispettose, non certo ai tanti che hanno espresso pacatamente il proprio dissenso».
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