Avellino Rocchetta ferrovia del turismo italiano, la Provincia di Avellino rilancia

Il tracciato ferroviario irpino era stato indicato nel 2021 dal Ministro Franceschini come "motore culturale" per lo sviluppo turistico nelle aree interne del Mezzogiorno. Ora la Provincia di Avellino prova a rilanciare il progetto in Campania

Nel PNRR era stata inserita anche la linea Avellino Rocchetta quale ferrovia del turismo del futuro. Ma per ora per ora la linea non è tra i treni storici che nei prossimi anni avranno il compito di incrementare il livello di attrattività del sistema culturale del Paese. Il treno storico irpino era stato incluso dal Ministro Franceschini nell’elenco delle ferrovie storiche italiane da rilanciare e potenziare con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nel lontano 2021. Il Dicastero della Cultura scommetteva allora su cammini e treni storici, quali risorse per intercettare flussi turistici importanti. Oggi quell’impegno sembra lettera morta.

Una suggestiva immagine della ferrovia Avellino Rocchetta Sant’Antonio

Per questo, si è tenuta oggi, presso Sala Grasso di Palazzo Caracciolo, sede della Provincia di Avellino, una riunione del tavolo tematico sulla mobilità sostenibile, relativo all’intervento di recupero, riqualificazione, valorizzazione e sviluppo delle stazioni della linea ferroviaria Avellino-Rocchetta Sant’Antonio. «La Provincia di Avellino, in ragione della propria funzione di Ente territoriale sovracomunale, intende avviare un tavolo tematico per programmare, pianificare, coordinare e monitorare tutte le azioni integrate per la creazione e lo sviluppo della rete di mobilità sostenibile a scala provinciale», ha spiegato il Presidente Rizieri Buonopane. All’incontro sono stati invitati a partecipare i Comuni interessati dalla tratta ferroviaria, il direttore operativo territoriale di RFI, il direttore della Fondazione Fs e il direttore generale di Acamir.

Nella foto con Modestino Ferraro Responsabile Rfi: Francesca Casule Sopritendente Apab Salerno Avellino, Valentina Corvigno Presidente dell’Associazione Inlocomotivi, Consuelo Astrella dell’Associazione italiana patrimonio archeologico industriale, Emma Buondonno Assessore al Comune di Avellino

Ha preso la parola l’assessore all’Urbanistica del Comune di Avellino, Emma Buondonno, che ha inquadrato il problema nel contesto più ampio della rete ferroviaria regionale. Per Buondonno il treno storico Avellino-Rocchetta deve collegarsi  alla direttrice Salerno-Avellino-Benevento, per riequilibrare il sistema di sviluppo urbano regionale che favorisce la densificazione urbana di Napoli e della città metropolitana». In questo scenario, la linea turistica deve combinarsi con l’alta capacità Bari Napoli in Valle Ufita a est e all’aeroporto di Salerno Pontecagnano a sud ovest, sfruttando l’investimento garantito dalla Regione Campania con il Presidente Vincenzo De Luca, che ha destinato 200 milioni di euro alla linea metropolitana Salerno-Pontecagnano, fornendo un ulteriore asse ferrato strategico tra il mare e le aree interne.

IL PLAFOND DEL PNRR. La modernizzazione delle infrastrutture materiali e immateriali prevista dal Piano, a cui è stato destinato un plafond da 6,7 miliardi di euro, affida alla cultura un ruolo guida nel riequilibrio di presenze e valorizzazione delle aree interne del Paese. Ed è proprio in questa cornice di riferimento che si inserisce la tratta ferroviaria Avellino-Rocchetta, uno dei più antichi tracciati su ferro in Italia. Attraverso la Campania interna, questo nobile binario offrirà una nuova frontiera del viaggio all’insegna della scoperta e della emozione. Vigneti, eccellenze della filiera agroalimentare, paesaggio, mete della fede, beni culturali ed artistici, si riveleranno ai turisti e ai visitatori.

LA LINEA AVELLINO ROCCHETTA RIVIVE NEL CONTESTO DEI NUOVI COLLEGAMENTI. La linea recupera una propria identità e una inedita centralità in un contesto dall’elevato potenziale, grazie ai suoi collegamenti. Aggancia l’elettrificazione della tratta Salerno- Avellino- Benevento e incrocia la costruzione dell’hub ferroviario ad Avellino. Senza contare la possibilità di intercettare un collegamento con la Stazione Hirpinia della Valle Ufita. Rispetto a tutte le prospettive di incremento della mobilità, resta l’ipotesi di investire sul riutilizzo ai fini commerciali della ferrovia, almeno per il tratto Avellino- Lioni, dove potrebbe raccordarsi con la Strada a Scorrimento Veloce Lioni- Grottaminarda e dare ossigeno alle aree industriali del Cratere. Mentre si chiede il completamento della Eboli-Calitri in connessione con l’alta capacità velocità della linea Salerno- Reggio Calabria. La storica Avellino Rocchetta ferrovia del turismo italiano inserita nel PNRR ora attende ora la giusta considerazione da parte dei territori e degli enti locali. L’Alta Irpinia rappresenta infatti il bacino di riferimento più importante nella strategia di rilancio, soprattutto in vista della sperimentazione a Lioni dell’innovativa auto senza pilota. Gli stakeholder saranno chiamati a discutere della possibilità di rivalutare 60 km di tracciato ferroviario per ampliare i servizi e consentire un reale potenziamento dell’industria di montagna e un rafforzamento della piattaforma logistica progettata in Valle Ufita.


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