Industria Italiana Autobus di Bologna e Flumeri attende il responso del governo: tempo scaduto

CONVOCAZIONE AL MIMIT ENTRO PASQUA. I sindacati attendono la scelta di un imprenditore privato che dovrà essere considerato affidabile per il rilancio del marchio

Ex Breda, oggi Industria Italiana Autobus a Bologna

La Industria Italiana Autobus di Bologna e Flumeri attende il responso del governo, che sta vagliando la sostenibilità finanziaria dei soggetti privati interessati ad entrare nel capitale societario. Ma i sindacati sono alla finestra considerando scaduto il tempo a disposizione, soprattutto alla luce degli impegni assunti. Il tavolo presso il Mimit deve essere convocato nella seconda metà di marzo, aveva fatto saper il Ministero circa un mese fa, in occasione dell’ultimo momento di confronto con le rappresentanze dei 500 lavoratori in forza negli stabilimenti emiliano e irpino.

IIA di Flumeri, interno dello stabilimento

Al di là della improbabile – secondo gli analisti – conferma di Invitalia e Leonardo nella compagine societaria futura, sul tappeto c’è soprattutto la selezione di un imprenditore privato che dovrà essere considerato affidabile. Il sindacato aveva chiesto al governo la consultazione preventiva rispetto ad ogni determinazione. Prima di esprimere una valutazione di merito, intende poter conoscere i piani industriali e discuterli con i lavoratori. L’obiettivo vero delle organizzazioni è avere garanzie che il privato non smembri gli asset della IIA una volta acquistato il marchio, che al contrario dovrà proseguire il suo rilancio valorizzando entrambi gli stabilimenti. Di più, i sindacati sostengono la necessità di fondare il piano strategico di impresa sulla logica di filiera, valutando e prevedendo il coinvolgimento dei fornitori. In questo senso, solo l’idea della fabbrica integrata per il trasporto su gomma può proporsi credibilmente sul mercato, dominato da players agguerriti e forti di grandi mezzi finanziari ed economici. In definitiva, non c’è molto da scegliere, sostengono. Chiunque voglia la IIA deve poter mettere sul tavolo anche un know how, fatto di risorse finanziarie e competenze dimostrabili, è il punto. In attesa della convocazione e dell’inizio della discussione, intanto, Fim, Fiom, Uilm, Fismic, UglM proseguono lo stato di agitazione negli stabilimenti di Bologna e di Flumeri.


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