I sindacati chiedono l’affidamento a Irpiniambiente, la Provincia convoca il Consiglio

IL NUOVO CICLO INTEGRATO. Via all'iter per la cessione delle quote per 2,4 milioni di euro ai Comuni. Tocca all'Ato Rifiuti dare il via libera

La sede della Provincia di Avellino, ente che partecipa al 100 per cento il capitale di Irpiniambiente spa

Il consiglio provinciale di Avellino si riunisce per l’ultima volta sul problema dei rifiuti mentre i sindacati chiedono l’affidamento a Irpiniambiente del ciclo integrato ambientale. Il Presidente Rizieri Buonopane formalizzerà la uscita dell’ente dal capitale della spa che gestisce dal 2010 il ciclo ambientale, mettendo a disposizione dei Comuni le quote, per un costo globale di circa 2,4 milioni di euro.

LO SCENARIO. Lo scorso 16 febbraio una delegazione di lavoratori di Irpiniambiente, accompagnata dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali e scortata da agenti della Digos, è stata ricevuta presso gli uffici dell’Ente d’Ambito, dove hanno chiesto la convocazione di un confronto con il Presidente Vittorio D’Alessio e il Consiglio d’Ambito, avvenuto il successivo 19 febbraio, in concomitanza con la riunione del Consiglio d’Ambito, Il presidente Vittorio D’Alessio ha assicurato ai rappresentanti sindacali e operai che avranno una risposta entro la metà della prossima settimana. L’obiettivo delle organizzazioni è garantire la continuità della gestione pubblica, mettendo nelle condizioni stabilite dalle leggi, l’attuale società in proroga, Irpiniambiente di Spa, di ricevere l’affidamento. Per omologare la società, attualmente partecipata all 100% dalla Provincia di Avellino, occorre un passaggio di quote dal socio totalitario ai Comuni, che potrebbero quindi gestire direttamente i servizi con la formula ‘in house providing’. Ed è proprio ciò che il Consiglio provinciale sancirà martedì.

Irpiniambiente gestisce la filiera impiantistica ambientale in provincia di Avellino

IRPINIA RIFIUTI ZERO SPA CONGELATA DAL TAR CAMPANIA DOPO IL RICORSO AGCM. Il destino della società costituita ma non ancora operativa, Irpinia Rifiuti Zero Spa, è stato deciso dal Tar Campania – nei giorni che hanno preceduto le feste natalizie, nel dicembre 2023 – con le sue sentenze. Dopo l’udienza nel merito delle impugnazioni presentate dai Comuni, si attendeva dal 22 novembre la decisione. I giudici amministrativi si sono pronunciati anche a proposito dei ricorsi depositati in sede cautelare dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – AGCM. Mentre il Tar ha respinto tutti i ricorsi dei Comuni dichiarandoli non ammissibili nel merito, ha concesso la sospensiva all’Antitrust, supportata dal Comune di Sant’Angelo all’Esca. Di fatto, in attesa del pronunciamento nel merito, che non avverrà prima della prossima primavera, l’Ato non può procedere all’affidamento dei servizi ambientali alla società in house, ma dovrà trovare un’altra soluzione per un ordinato passaggio di cantiere entro aprile. L’ente deve affidare la gestione generale dell’impiantistica da un lato, dell’igiene urbana (spazzamento, raccolta e trasporto) nei 113 Comuni dell’ambito ottimale, escludendo la città di Avellino che si è costituita in sub ambito, provvedendo autonomamente con una sua società mista. Le soluzioni a questo punto restano due: la prima è pubblicare una gara europea per affidarsi ad un privato, la seconda è una società mista partecipata dai Comuni, con modalità da approfondire.

Ato Rifiuti. La sede dell’ente d’ambito di Avellino nel complesso della Regione Campania sulla Collina dei Liguorini

LA ROAD MAP. L’ente d’ambito deve perfezionare entro il 6 aprile l’affidamento, per non incorrere nel commissariamento regionale o in quello ministeriale. Come è noto, l’attuale concessionaria, la Irpiniambiente spa, opera in proroga di legge nelle more della individuazione del soggetto abilitato secondo le procedure stabilite dalle norme nazionali ed europee. Dal 7 dicembre, termine ultimo fissato dalla norma regionale per ottemperare, sono previsti i poteri sostitutivi negli ambiti campani dove non risulteranno assegnate le gestioni in base alla norma regionale. In Irpinia è in regola solo il Comune di Avellino che, costituitosi in Sub Ambito, ha costituito una società pubblico privata, selezionando il partner con gara pubblica e trasferendo i poteri al nuovo gestore nei giorni scorsi.


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I sindacati chiedono l’affidamento a Irpiniambiente, domani ad Avellino incontro con l’Ato Rifiuti

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