De Luca sfida Meloni e il Tar gli dà ragione. Il Governo deve sbloccare i fondi o arriva il commissario

Con sentenza n.1178 i giudici amministrativi hanno accolto il ricorso della Regione Campania avverso il Ministero per le Politiche di Coesione, riservandosi la nomina di un commissario ad acta nell'ipotesi di elusione del termine stabilito

Vincenzo De Luca. Presidente della Regione Campania

De Luca sfida Meloni e il Tar gli dà ragione. Il Governo ha 45 giorni per sbloccare i fondi europei di coesione o sarà commissariato. Con sentenza n.1178 di oggi, il TAR Campania ha accolto il ricorso della Regione Campania avverso il Ministero per le Politiche di Coesione, e ha assegnato al Dipartimento per la Coesione il termine di 45 giorni per la definizione dell’istruttoria e la predisposizione dello schema di accordo da sottoscrivere con la Regione Campania, riservandosi la nomina di un commissario ad acta nell’ipotesi di elusione del termine stabilito.

Palazzo Chigi, sede del Governo Italiano

ORDINATO AL MINISTERO DI CONCLUDERE IL PROCEDIMENTO IN 45 GIORNI, PENA LA NOMINA DI UN COMMISSARIO. Il TAR Campania assegna così al Dipartimento per le Politiche di Coesione un termine preciso e inderogabile per definire l’istruttoria. «Da un anno e mezzo, la Regione Campania ha risposto a tutte le richieste del Ministero, ma senza esiti positivi», sottolinea il Governo regionale in una nota. «L’attuale pronuncia del Tar pone un punto fermo rispetto a una procedura che non si può tenere bloccata a tempo indeterminato. E’ un modo per salvaguardare 12mila posti nel comparto della cultura e dello spettacolo, e per consentire di creare posti di lavoro senza ulteriori perdite di tempo».

FONDO SVILUPPO E COESIONE, RICHIESTO INCONTRO AL QUIRINALE. Il Presidente De Luca vince la sfida contro la Premier Meloni, dopo aver partecipato alla manifestazione pubblica promossa dall’Anci Campania a Roma. Ottiene la sentenza che impone lo sblocco dei fondi di coesione, circa 6,5 miliardi di euro, destinati ai Comuni. Vogliamo lo sblocco “dei fondi Fsc per il Sud, per i Comuni, per la cultura”, aveva scritto sui social alla vigilia della manifestazione nella Capitale. Nel frattempo, ha annunciato il prossimo passo. “Chiederemo un incontro al Presidente della Repubblica. Chiederemo di essere ricevuti con una delegazione di sindaci per spiegare le ragioni di questa battaglia”, ha annunciato De Luca. Intanto, il Presidente della Regione Campania invita ancora il Premier del Governo nazionale ad approfondire i problemi posti nel merito della programmazione delle risorse europee, con una manifestazione a Roma, che ha raccolto circa 700 tra sindaci e rappresentanze istituzionali locali. De Luca ha avuto un botta e risposta a distanza con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, impegnata a Gioia Tauro per la firma del Patto di Coesione. La Premier ha invitato il presidente campano a lavorare di più. Il Governatore ha replicato stizzito: “Lavora tu… Per lavorare ci servono i soldi”, mentre “centinaia di sindaci non hanno i soldi per l’ordinaria amministrazione?”. Ecco le dichiarazioni della vigilia, con cui il Governatore aveva presentato le richieste della Campania.


IL GOVERNO MELONI ACCETTI IL CONFRONTO PUBBLICO

Dichiarazioni di Vincenzo De Luca | Presidente della Giunta Regionale della Campania

Il Governatore della Campania Vincenzo De Luca durante una videoconferenza stampa

Sono onorato e commosso per l’attenzione che mi dedica l’onorevole Meloni. Davvero non merito tanto. Ma stia sereno il premier! Davvero non ha motivo né di zelarsi né di preoccuparsi. Intanto, le rivolgo da subito un invito a un confronto pubblico, dove e come lei ritiene, sui problemi di merito, rispetto ai quali non viene data mai nessuna risposta.

1) Intanto, si informi la Meloni sui comportamenti che nei territori assumono i suoi allievi politici, fino ad azioni di vero e proprio sciacallaggio. Avrà modo di verificare quanto moderate e sobrie siano le mie conseguenti parole.
2) Risponda nel merito, il premier, sulle politiche del governo, senza lamentosità a vuoto. Sui fondi coesione il Governo ha accumulato un ritardo di un anno e mezzo, bloccando opere, cantieri, e occasioni di lavoro. Noi siamo per la burocrazia zero. I ritardi clamorosi del Governo faranno aprire i primi cantieri con tre anni di ritardo. Ho segnalato all’on. Meloni questo problema già da sei mesi in un rapido incontro avuto all’aeroporto di Capodichino (disturbati dalla sua invadente collaboratrice). Da allora, non si è mossa una foglia. Sono bloccati gli interventi per i Campi Flegrei, le opere stradali, la programmazione culturale, il recupero di beni storico-artistici. Inoltre, il blocco arbitrario dei fondi del programma complementare (un miliardo e 300 milioni che si aggiungono al blocco dei 6 miliardi di fondi per la coesione della Campania) rischia di mandare in dissesto oltre 200 Comuni ed enti territoriali che non hanno risorse per completare gli interventi Fesr del precedente programma. Vengono inventate procedure cervellotiche e arbitrarie per allungare i tempi di decisione. Vengono diffusi dati falsi, non aggiornati per motivare una vera e propria discriminazione politico-istituzionale. Un Governo serio avrebbe stipulato con la Campania il primo degli accordi di coesione. Da un anno e mezzo ci viene ripetuto che il ministro Fitto è alla ricerca delle “coerenze” universali fra tutti gli interventi che riguardano i territori e sui quali il ministro non ha nessuna competenza per intervenire. E questo, mentre si consuma il fallimento penoso della Zes Unica per il Sud, che doveva partire a gennaio, ed è bloccata completamente con le relative misure per la erogazione del credito di imposta.

Palazzo Chigi, sede del Consiglio dei Ministri e della Presidenza

3) Illustre Presidente, sappiamo io e lei quali sono i metodi democratici, “politicamente corretti”, per esercitare forme di discriminazione. Ma lei può immaginare davvero, insieme con il suo allievo Fitto, di prendere per i fondelli i suoi interlocutori? Con tutto il rispetto non è un cavallo per la sua coscia (come direbbe Montanelli!).
4) Non si finga turbata per qualche (più che meritata) sciabolata verbale. Io e lei siamo abbastanza animali politici! Ricordo di passaggio che lei non ha fatto una piega di fronte all’aggressione squadristica alla sede della Cgil, qualche tempo fa! La invito a sbloccare rapidamente risorse che appartengono al Sud. Stiamo assistendo a un paradosso insopportabile: mentre si parla di autonomia differenziata e di decentramento dei poteri, si mette poi in campo la più grande operazione di centralizzazione nelle mani del premier (Pnrr, Fondi di coesione, Zes unica, fondo di perequazione infrastrutturale, scioglimento dell’Agenzia per la Coesione), con la prospettiva di fare affondare il Paese (la “nazione”), in una palude burocratica mai vista!
5) A parte qualche mia parola da lei e dai suoi allievi ampiamente meritata, io non le ho mai fatto del male. Come le è venuto di evocare l’onorevole Schlein?
(Le rinnovo la richiesta di un incontro insieme con i rappresentanti dell’Anci Campania e del Sud, per venerdì 16, quando saremo a Roma per sollecitare risposte concrete per i nostri territori).


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De Luca sfida Meloni ad un confronto pubblico su Campania e Mezzogiorno

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