Il Pd riunito ad Avellino sulle elezioni provinciali con Piero De Luca ma senza il Presidente Rizieri Buonopane. La circostanza diventa un caso politico, l’ennesimo riguardante il difficile rapporto tra via Tagliamento e il Sindaco di Montella. Il caso è stato sollevato nella tarda serata di venerdì da alcuni media locali, prima di finire sulle pagine dei giornali in queste ore. Presso il Coordinamento provinciale del Partito Democratico i candidati della lista per il consiglio provinciale, con i riferimenti interni al partito hanno incontrato il deputato del territorio, Piero De Luca, in vista del voto fissato per il prossimo 17 dicembre. Su richiesta di Piero De Luca la segreteria provinciale del Partito Democratico di Avellino ha promosso, organizzandolo, un incontro con i candidati della lista del PD con i riferimenti di area e delle varie sensibilità del partito. Solo all’inizio dei lavori, però, la maggioranza dei presenti è venuta a sapere che Buonopane non era stato invitato, benché presidente in carica iscritto al partito. Per i commentatori si è trattato di una esclusione, mentre con una nota il Pd irpino ha giustificato la scelta spiegando di aver «rispettato la richiesta di neutralità del presidente della provincia».
PD: NESSUNA ESCLUSIONE, RISPETTATA LA RICHIESTA DI NEUTRALITÀ DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA. Nel merito, con la nota diffusa dalla segreteria provinciale il Partito Democratico di Avellino dichiara che «il presidente della Provincia, nonostante più volte sollecitato a contribuire alla costituzione della lista nei giorni scorsi, non ha inteso farlo sostenendo che il suo ruolo istituzionale gli imponesse un atteggiamento super partes. Si è ritenuto, perciò, che questa sua esigenza, per quanto non condivisa, di neutralità andasse rispettata». Pertanto, «altro non c’è rispetto ad una vicenda che non meriterebbe le polemiche che strumentalmente qualcuno sta provando ad alimentare». Fin qui la linea affermata nella nota.
CASO SENZA PRECEDENTI. Al d là delle argomentazioni fornite dal Partito Democratico, ma anche proprio considerando le stesse affermazioni venute dalla segreteria provinciale, proprio tra le fila dei Democratici il caso politico viene invece ritenuto concreto ed evidente. In queste ore, negli ambienti vicini ai Democratici, si inquadra l’avvenimento nel contesto istituzionale e politico di una elezione che vede in campo amministratori locali in una lista espressione di una appartenenza condivisa proprio da Buonopane, che peraltro siede nel Consiglio provinciale. Pur considerando la natura della elezione – un’assemblea sostanzialmente consultiva per un organo monocratico quale è il presidente della provincia ai sensi della Legge Delrio – il mancato invito dell’attuale capo della amministrazione, cioè un sindaco iscritto al Partito Democratico di cui è stato per anni dirigente provinciale, apre una questione politica di convivenza tra la segreteria del Pd irpino e il maggiore esponente istituzionale in carica nelle istituzioni irpine, sostengono tanti esponenti della base Dem. quanto diversi osservatori. in una fase difficile per questa forza politica, mentre si contesta da più parti la legittimità di un gruppo dirigente non eletto dalla base con un congresso, ma ratificato da un accordo sancito da pochi riferimenti di area, il caso Pizza-De Luca-Buonopane sembra conclamare con la confusione anche la ingovernabilità del partito, a una settimana dalle elezioni provinciali.
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Pd riunito ad Avellino sulle elezioni provinciali con Piero De Luca senza il Presidente Buonopane
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