Avellino e l’Irpinia dicono no alla violenza sulle donne. Mobilitate le piazze

Iniziative a Volturara Irpina, Avellino e Summonte nel contesto più generale della provincia di Avellino

Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Avellino e l’Irpinia dicono no alla barbarie con manifestazioni nelle piazze e messaggi. In particolare, si segnalano iniziative a Volturara Irpina, Avellino e Summonte, nel contesto più generale della provincia di Avellino.

No al femminicidio e alla violenza di genere, corteo a Volturara Irpina

LUNGO CORTEO A VOLTURARA IRPINA. “Il femminicidio di Giulia Cecchettin e le manifestazioni che oggi hanno animato tante piazze italiane facciano leva nel profondo delle coscienze di noi uomini e ci convincano che se davvero si ama una donna va rispettata sempre, anche quando le sue scelte ci portano sofferenza e distacco.” E’ quanto ha detto il Sindaco di Volturara Irpina intervenendo durante la prima Marcia Silenziosa organizzata per celebrare la ‘Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne’ e per ricordare la figura di Giulia Cecchettin, giovane ingegnere barbaramente uccisa alcuni giorni fa dal suo ex fidanzato.

No al femminicidio e alla violenza di genere, corteo a Volturara Irpina

La manifestazione, concepita sulla base delle iniziative che si stanno svolgendo lungo tutto il Paese, è stata organizzata su iniziativa dell’Assessore alle politiche sociali di Volturara, Ilaria De Feo, e ha visto la partecipazione dell’intera Amministrazione, della Parrocchia, delle Associazioni e dei Carabinieri della locale stazione. Particolarmente nutrita la presenza di giovani e giovanissimi, che hanno voluto accogliere l’invito degli amministratori a “fare rumore, a non restare in silenzio, a chiedere aiuto quando è necessario”. Fischietti, tamburelli, campanelli, ma anche tanti semplici mazzi di chiavi sono stati gli “strumenti” attraverso i quali i partecipanti hanno voluto esternare la loro contrarietà a qualsiasi forma di violenza e prevaricazione sulle donne. Il lungo corteo è partito da Piazza Roma, spazio antistante la chiesa Madre, per poi percorrere viale della Rimembranza. I partecipanti hanno sostato nei pressi della panchina rossa dove nei giorni scorsi il Comune ha fatto apporre un mazzo di rose in memoria di Giulia Cicchettin.

No al femminicidio e alla violenza di genere, corteo a Volturara Irpina

Già in mattinata, su invito dell’Amministrazione, le famiglie e gli esercizi commerciali hanno voluto manifestare la loro vicinanza alla famiglia Cecchettin e a tutte le donne vittime di violenza con una prima manifestazione di solidarietà, esponendo ovunque un fiocco rosso per ricordare la figura della giovane ingegnere così barbaramente uccisa. Soddisfazione è stata espressa dal Primo cittadino e dall’assessore alle politiche sociali per la partecipazione appassionata e numerosa della comunità di Volturara che, nonostante il freddo e la neve, è scesa in piazza per dire no alla violenza di genere: “Ancora una volta – ha commentato Sarno – i volturaresi hanno dimostrato concretamente una grande sensibilità su un tema così delicato e sentito come quello del rispetto delle donne. Segno evidente di una comunità attenta e matura.”

La Torre Angioina di Summonte si è illuminata di rosso nella serata de 25 novembre in occasione della Giornata Nazionale contro la Violenza sulle Donne

LA TORRE DI SUMMONTE ILLUMINATA DI ROSSO. La Torre Angioina di Summonte si è illuminata di rosso nella serata de 25 novembre, in un gesto simbolico e toccante in occasione della Giornata Nazionale contro la Violenza sulle Donne. Il sindaco Ivo Capone ha voluto sottolineare l’importanza di questa giornata attraverso un post sui social. Nel messaggio, il sindaco ha evidenziato il dovere collettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla triste realtà della violenza di genere e ha esortato la comunità di Summonte a unirsi per combattere questo fenomeno dilagante. Il sindaco ha voluto condividere questo momento significativo con i concittadini attraverso un post social. “Cari concittadini, stasera la nostra Torre Angioina si illumina di rosso in segno di solidarietà e impegno contro la violenza sulle donne. Questo gesto simbolico è un richiamo alla nostra responsabilità collettiva nel creare un ambiente in cui ogni donna si senta libera, protetta e rispettata. Oggi, uniamo le nostre voci e le nostre azioni per costruire un futuro in cui nessuna donna debba temere la violenza. Insieme possiamo fare la differenza e trasformare la nostra comunità in un luogo di sicurezza e supporto per tutte.” La scelta di illuminare la Torre Angioina di rosso è un segno tangibile del rifiuto della comunità di Summonte nei confronti della violenza di genere. Questo gesto vuole essere un catalizzatore per ulteriori discussioni, riflessioni e azioni concrete volte a promuovere una cultura di rispetto e uguaglianza. In questo giorno significativo, il sindaco Capone invita tutti i cittadini di Summonte a unirsi a iniziative locali, a diffondere messaggi di consapevolezza e a impegnarsi attivamente nella lotta contro la violenza sulle donne. Ognuno di noi può contribuire a costruire un futuro migliore, e insieme possiamo davvero fare la differenza.

Il Vescovo di Avellino, monsignor Arturo Aiello

AZIONE CATTOLICA E LA DIOCESI DI AVELLINO: UN MOMENTO DI PREGHIERA. L’Azione Cattolica della Diocesi di Avellino ha chiamato a raccolta ragazzi, giovani e adulti per camminare insieme per la pace lo scorso 25 novembre nella villa Comunale di Avellino, prima di un momento di preghiera con il vescovo Arturo Aiello. «In Europa abbiamo pensato che la pace fosse un bene acquisito, – dichiara Maria Grazia Acerra, presidente dell’Azione Cattolica della diocesi di Avellino- ma il moltiplicarsi di conflitti nel mondo manifesta, invece, un’instabilità crescente di cui siamo preoccupati e che ci chiama a una rinnovata responsabilità. Vogliamo, perciò, essere artigiani di pace – continua Acerra: non siamo leader politici o guide di super potenze, ma siamo consapevoli che il lavorio per la pace è efficace se ciascuno di noi se ne prende cura a partire dal quotidiano. Allo stesso tempo, però, ci rendiamo conto che è necessario che gli sforzi individuali siano raccolti dai tanti attori della società civile, affinché questi stimolino la classe politica tutta ad assumere nelle decisioni il criterio della pace. La marcia della pace, perciò, si propone di essere un momento di riflessione, ma anche di confronto pubblico con il nostro territorio- conclude la presidente diocesana: come associazione che vive tra la gente, consapevoli degli effetti politici ed economici che i vari fronti di guerra stanno avendo sulle nostre vite, avvertiamo la necessità di non “abituarci” mai alla guerra, e di creare condizioni di pace, lavorando insieme a tutte le donne e gli uomini di buona volontà per la democrazia e i diritti. Vogliamo – come sostiene papa Francesco nell’enciclica Fratelli Tutti-  promuovere la cultura dell’incontro, che esige di porre al centro di ogni azione politica, sociale ed economica la persona umana, la sua altissima dignità, e il rispetto del bene comune, rifuggendo da ogni tentazione di vendetta e di ricerca di interessi solo particolari e a breve termine».


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Avellino e l’Irpinia dicono no alla violenza sulle donne. Mobilitate le piazze

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