‘Accordo di transizione per l’automotive’, sì del Governo a Stellantis per rilanciare il settore

SPERA (UGL): ACCORDO SIA MODELLO PER POLITICA INDUSTRIALE MIRATA ALL'AUTOMOTIVE. Al Ministero delle Imprese e del Made in Italy iincontro tra Adolfo Urso e i segretari confederali e metalmeccanici delle principali sigle sindacali sul protocollo

Un accordo di transizione per l’automotive proposto da Stellantis vede l’adesione del Governo per rilanciare il settore. Per il Ministro Adolfo Urso «sarà il primo accordo di sistema nel corso della lunga storia che lega l’Italia a questa azienda». È emerso questa mattina al ministero delle Imprese e del Made in Italy, nel corso dell’incontro tra il ministro Adolfo Urso e i segretari confederali e metalmeccanici delle principali sigle sindacali. Il briefing è stato organizzato per un confronto sul piano di rilancio della produzione italiana di Stellantis. Presenti all’incontro i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pier Paolo Bombardieri, e i segretari confederali metalmeccanici Fiom, Fim Cisl e Uilm Michele De Palma, Roberto Benaglia e Rocco Palombella. Presenti inoltre il Segretario Nazionale di UGL Metalmeccanici, Giovanni Antonio Spera, e il Vice Segretario Generale Fismic-Confsal, Sara Rinaudo.

‘Accordo di transizione per l’automotive’ di Stellantis, sì del Governo per rilanciare il settore

URSO: UN PIANO COMUNE DI RILANCIO DEL SETTORE AUTOMOTIVE. Durante l’incontro il Ministro ha illustrato le principali linee guida messe in campo per la definizione dell’Accordo di transizione presentato all’azienda Stellantis nelle scorse settimane per il rilancio del settore automotive in Italia, che contengono azioni per l’aumento della produzione in Italia con una conseguente lotta alla delocalizzazione, aumento degli investimenti in R&S per poter accompagnare il settore attraverso la transizione green e digitale, la rimodulazione del sistema degli incentivi e una maggiore tutela e garanzia per l’indotto e l’occupazione. «Negli ultimi venti anni la produzione automobilistica in Italia ha riscontrato una progressiva contrazione: con questo accordo vogliamo invertire questa tendenza al declino e guardare positivamente al futuro dell’auto e dell’industria italiana», ha aggiunto Urso. «Abbiamo posto a Stellantis obiettivi significativi: produrre un milione di autovetture l’anno secondo un cronoprogramma preciso, maggiori investimenti in ricerca e sviluppo e nuovi modelli innovativi da realizzare al fianco della giga factory che si occuperà della produzione delle batterie elettriche». Infine, «un accordo di transizione per l’indotto italiano dell’auto, per accompagnarlo rispetto alle nuove sfide nei campi ambientale e digitale».

Stellantis

URSO INCONTRERÀ ANCHE I PRESIDENTI DELLE REGIONI IN CUI CI SONO STABILIMENTI STELLANTIS E L’ANFIA. Nei prossimi giorni il ministro Urso incontrerà anche i presidenti delle Regioni in cui ci sono stabilimenti Stellantis e l’Anfia. «Questo sarà il primo accordo di sistema nel corso della lunga storia che lega l’Italia a questa azienda: lo dobbiamo al nostro Paese e a tutti coloro che nei decenni passati hanno contribuito alla crescita e al successo di questo complesso automobilistico di cui tutti noi italiani dobbiamo essere orgogliosi», ha aggiunto ancora il Ministro, concludendo «l’auspicio è che il piano di rilancio possa essere definito prima della pausa di Ferragosto, anche per collegarlo alle risorse che potrebbero giungere dalla rivisitazione dei capitoli del PNRR e del REPowerEU che avverrà entro la fine di Agosto».


Le reazioni
Antonio Spera, segretario nazionale della Ugl Metalmeccanici

SPERA (UGL): ACCORDO SIA MODELLO PER POLITICA INDUSTRIALE MIRATA ALL’AUTOMOTIVE. «Un protocollo su Stellantis, che renda più saldi gli impegni assunto dal Gruppo in Italia, sarebbe importante che diventasse un modello per la politica industriale dell’automotive nel nostro Paese e poi estendibile anche a tutto il settore della componentistica». Lo dichiara il segretario nazionale UGL Metalmeccanici, Antonio Spera, il quale, insieme ai rappresentanti della stessa sigla Aurelio Melchionno e Vittoria Buccarini, ha partecipato al confronto odierno con il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, su Stellantis. Al centro del confronto l’accordo di transizione che dovrebbe avvenire entro la chiusura della pausa estiva e che «verrebbe sottoscritto per la prima volta. Uno dei punti più importanti – sostiene Spera – sono volumi delle auto da produrre nei prossimi anni, un milione di auto esclusi i veicoli commerciali, un rilancio produttivo del settore e una garanzia per tutta la filiera della componentistica. È importante altresì che Stellantis mantenga nel nostro Paese la Ricerca e Sviluppo al fine di dare continuità e sostenibilità ai stabilimenti». Per questo, «al governo abbiamo chiesto di formulare un nuovo ammortizzatore sociale ‘su misura’ per l’automotive, che consenta ai lavoratori di accedere ai corsi di formazione per le nuove competenze e le sfide che ci aspettano nei prossimi anni», conclude Spera. Nei prossimi giorni «il ministro Urso incontrerà i presidenti delle Regioni interessate dagli insediamenti industriali Stellantis per cercare di mettere in piedi delle politiche attive che vadano a sostegno della filiera dell’automotive».


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Accordo di transizione per l’automotive, Adolfo Urso, Cgil, Cisl, Fim Cisl, Fiom, Fismic Confsal, Giovanni Antonio Spera, Luigi Sbarra, Maurizio Landini, Michele De Palma, MIMIT – Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Pier Paolo Bombardieri, Roberto Benaglia, Rocco Palombella, Sara Rinaudo, Ugl, Ugl Metalmeccanici, UIL, Uilm

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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