‘Cuori di nebbia’, affresco letterario di Licia Giaquinto

La Pianura Padana della fine degli anni ’90 fa da sfondo a queste storie frammentate di disperata solitudine

‘Cuori di nebbia’ è l’affresco letterario di Licia Giaquinto. La Pianura Padana della fine degli anni ’90 fa da sfondo a queste storie frammentate di disperata solitudine di personaggi, come Filippo, Nicola, Francesco, Patrizia, Mirella, Mirko e Natascia che apparentemente sono molto diversi tra loro, ma sono tormentati da un profondo dissidio interiore che si esplica in modi diversi. Una distesa di campi piatti e sterili in cui la nebbia diventa l’archetipo di qualcosa di inconfessabile, un vizio da nascondere, ma che lacera la propria anima.

‘Cuori di nebbia’, di Licia Giaquinto

Natascia, il cui padre, scienziato, è morto a Chernobyl, viene accolta a sei anni in una famiglia di Ravenna, nell’ambito di un programma sanitario. La sua vita cambia completamente, indossa bellissimi vestiti e si sente una principessa, ma l’ultima volta che il “suo padre italiano” va a prenderla all’aeroporto, tutto cambia: lei ha quattordici anni, è diventata più bella e si accorge di avere un fascino segreto, ma non prova senso di colpa o vergogna. Torna in Russia, ma si rende conto di avere un’arma potente per guadagnare, una sorta di rivalsa verso la vita e inizia una storia con Gregori, senza “tabù, né ipocrisie”. L’incontro con Filippo, che si accompagna alle prostitute, provenienti dall’Est, per lei è simile a tutti gli altri, ma egli se innamora, vorrebbe persino sposarla e vorrebbe liberarsi di Mirella, sua moglie che rappresenta per lui un ostacolo, perchè lo considera un buono a nulla e si sente attratta da una donna, Ivonne, una sua vicina e accetta il comportamento di suo marito. Il tormento interiore di Nicola si esprimeva nello spiare i suoi genitori e le altre coppie come se volesse avere le loro vite ed entrare nel loro mondo, mentre Francesco, a casa si sentiva protetto,ma, a causa del suo corpo grasso, si sentiva orribile agli occhi degli altri ed era vittima di scherzi continui, odiava sua madre che si abbandonava alle gioie del cibo, senza soffrirne. La sensazione di essere inadeguati e non accettare la propria diversità, che in fondo è anche unicità accomuna Patrizia, una ragazza che si droga ed è soggetta ad una “magnifica sovrana”, l’eroina e Mirco, un ragazzo lasciato solo dalla sorella che va a vivere con il suo ragazzo e dalla madre che va via con uno “con cui valeva la pena di vivere”: suo padre resta solo e triste e alla fine, in un campo, trova una scatola avvolta in una busta di plastica sigillata con dentro tanti mazzetti di banconote. La ricerca della felicità o almeno di una pausa nel proprio male di vivere, per sentirsi liberi finalmente di vivere la propria esistenza senza limiti ed esprimere le proprie emozioni, che vengono delineate attraverso una scrittura fervida e al contempo disordinata e insistente che pone in essere la difficoltà di manifestare se stessi in un contesto familiare che ti fa sentire in gabbia e da cui vorresti fuggire e la paura di affrontare la durezza della vita. La provincia e il mondo rurale che vogliono emanciparsi, attraverso la lotta per il diritto alla cultura per ottenere la licenza media, le lotte operaie propugnate soprattutto dal padre di Filippo, fervente comunista e la libertà sessuale diventano anch’esse protagoniste di questo libro. La scrittrice descrive i personaggi, attraverso episodi e riflessioni, alla ricerca della propria autentica identità, senza dare mai un giudizio morale o di valore, attraverso le loro emozioni in un ritmo incalzante di parole. Tutti sono persone perseguitati dai propri demoni e paure che provengono dal passato, che sbocciano negli anni dell’infanzia, tra le mura domestiche, che si vorrebbero sconfiggere, invano, per ricercare una amore che diventi protezione.

Ilde Rampino


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‘Cuori di nebbia’, Chernobyl, Licia Giaquinto, Pianura Padana, Ravenna

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

‘Cuori di nebbia’, affresco letterario di Licia Giaquinto

‘Cuori di nebbia’, affresco letterario di Licia Giaquinto

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