Alto Calore, Ciarcia: nuova fase per l’«acqua pubblica» con l’affidamento: 2024 anno cruciale

«SEI MESI DECISIVI». Gli auguri di buon anno formulati dal Presidente dell'azienda pubblica, ormai vicina soddisfazione al salvataggio che potrà a rendere operativo l'affidamento del servizio idrico integrato nella provincia di Avellino

Michelangelo Ciarcia, presidente dell’Alto Calore Spa, vede avvicinarsi il traguardo del salvataggio per l’azienda idrica pubblica. E, dopo aver espresso soddisfazione nel marzo scorso per aver ricevuto dal Governatore della Campania l’affidamento del servizio idrico integrato nella provincia di Avellino, benché ancora a metà del cammino, ora sente la soluzione vicina. Lo scrive in un messaggio rivolto ai media locali e diffuso nelle ore che hanno preceduto il Natale.

GLI AUGURI DI MICHELANGELO CIARCIA AL TERRITORIO PER IL FUTURO DELL’ACQUA PUBBLICA. «Natale ha molti significati: è, come sempre, la festa delle persone che si stringono con affetto; è il momento in cui il mondo si interroga sul significato della guerra e cerca la pace; è, soprattutto, l’occasione per augurarsi un futuro migliore, denso di gioia, segnato da armonia e benessere. la fine di un anno e l’inizio del successivo sono, poi, quel particolare frangente delle nostre vite in cui si tracciano bilanci e si segna una prospettiva: per Alto Calore è stato un periodo particolarmente complesso che nell’immediato futuro si auspica possa trovare la soluzione, cui si sta giungendo con immane sforzo e continuo impegno, si legge nel messaggio.
  «Spero che le istituzioni e le comunità continuino a dare sostegno a questa società, che nel 2024 affronterà la sua più importante sfida: una volta superata, il domani di Alto Calore sarà certamente più luminoso e si potrà guardare al futuro con una nuova e più solida serenità. Auguri», conclude formulando gli auguri di buon Natale e felice nnno nuovo, Michelangelo Ciarcia

Le finestre della presidenza nella sede dell’Alto Calore Servizi al corso Europa di Avellino

L'AGENDA DI ALTO CALORE

LA ROAD MAP. A maggio 2024 l’assemblea dei creditori sancirà l’esecutività del concordato, che in cinque anni dovrà portare al rientro del debito. Nel frattempo, fino al 30 giugno 2024, Alto Calore servirà transitoriamente ancora i Comuni sanniti, attualmente impegnati nel passaggio della gestione ad una costituenda società mista. In questo tempo, preparerà il nuovo assetto, con la cessione del ramo aziendale di Benevento. Dal gennaio 2026 saranno 111 Comuni irpini ad essere serviti dall’Alto Calore, che subentrerà anche nel bacino altirpino oggi servito dell’Acquedotto Pugliese. Il piano industriale a regime porterà alla gestione idrica, fognaria e depurativa integrata dei 111 Comuni della provincia di Avellino, al netto dei cinque autonomi e dei due ricadenti nel Distretto Sele (Salerno). L’intero programma sarà affidato ad un direttore generale, che Michelangelo Ciarcia ha dichiarato sarà individuato con un bando pubblico.

LA NOTA DEL MARZO 2023 DOPO L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO AD ALTO CALORE. Se i prossimi sei mesi saranno decisivi per il definitivo salvataggio dell’Alto Calore, nulla oggi sarebbe possibile senza la scelta compiuta dal Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, frutto di una elaborata concatenazione di convergenze istituzionali, che hanno visto protagonista la platea dei sindaci irpini. Nel marzo scorso il Presidente Michelangelo Ciarcia ha ringraziato tutti per il sostegno. Di seguito il testo.


L’affidamento del SII segna un momento di ripresa e di nuovo slancio per l’Alto Calore SpA

Nota di Michelangelo Ciarcia | Presidente dell’Alto Calore Spa

Michelangelo Ciarcia, amministratore unico dell’Alto Calore Servizi spa, in audizione parlamentare sulla gestione idrica

Nella giornata del 28 aprile, il Presidente della Regione Campania, l’on.le Vincenzo De Luca, ha adottato il decreto presidenziale n° 44, con il quale, nell’esercizio dei poteri sostitutivi conferiti ai sensi dell’art. 14 del D.L. 115/2022, convertito con legge n° 142/2022, ha affidato ad Alto Calore Servizi S.p.A. la gestione del servizio idrico integrato nell’Ambito Distrettuale Irpino per un periodo di cinque anni e ha confermato temporaneamente la gestione del servizio idrico in capo alla stessa Società nei Comuni beneventani attualmente serviti, in attesa del completamento dell’iter concessorio per il Distretto Sannio.
La notizia è giunta con un comunicato della Regione Campania che ha, come è lecito attendersi, suscitato profonda soddisfazione nell’Amministratore Unico, impegnato sin dall’insediamento per pervenire a tale straordinario obiettivo.
Si tratta di uno storico traguardo, presupposto essenziale per consentire il prosieguo delle attività in un momento particolarmente complesso, segnato dalla procedura concorsuale in essere.
Anche se, come appena accennato, occorre prioritariamente definire il concordato in continuità, il provvedimento di affidamento del SII segna un momento di ripresa e di nuovo slancio per la Società, che può ora guardare al futuro con rinnovato ottimismo, nella consapevolezza di avere davanti a sé una prospettiva certa nella gestione del servizio: sulla scorta di tale riconoscimento, ACS S.p.A. dovrà trovare la forza di cambiare e rilanciarsi, diventando sempre più “azienda”, senza rinunciare al legame con il territorio.
In questo frangente, pur con taluni posizioni differenti, ACS S.p.A. ha avvertito un unanime sostegno da parte di tutti gli attori della scena politica e sociale: forte di tale supporto, l’Amministratore Unico, senza cedimenti e con coraggio, ha tenuto costantemente la barra dritta, focalizzata sull’obiettivo di salvaguardare la Società, nonostante molteplici e talvolta incredibili avversità.
Non si sarebbe mai giunti all’affidamento del Servizio Idrico Integrato, però, senza il contributo determinante e costante dei vertici della Regione Campania: il Presidente Vincenzo De Luca e il Vice Presidente Fulvio Bonavitacola hanno compiuto una serie di scelte in assenza delle quali ACS S.p.A. avrebbe avuto gravissime difficoltà a pensare il futuro.
Con i provvedimenti adottati il 3 agosto dello scorso anno da parte della Giunta Regionale Campana si sono concretizzate possibilità fino ad allora inimmaginabili, dalle quali ACS S.p.A. ha tratto un indubbio e notevole giovamento.
È stato, infatti, dapprima, suddiviso l’Ambito Calore Irpino in due Ambiti più ristretti, coincidenti con le province irpina e sannita, decisione non solo propedeutica all’affidamento giunto oggi ma tale da rendere strategica l’infrastruttura di Cassano Irpino che, in quanto posta a servizio di due distinti Ambiti Distrettuali, è stata ricompresa nel sistema della Grande Adduzione Regionale, manlevando l’Azienda di una eccezionale voce di costo.
Fondamentale, poi, l’accordo sottoscritto tra le Regioni Puglia e Campania per regolare il prelievo della risorsa idrica proprio da Cassano Irpino: in passato, la Regione Puglia non aveva mai versato alcunché per tale apporto idrico e il disciplinare sottoscritto alla fine dello scorso anno ha stabilito la corresponsione di una somma in favore della nostra regione a titolo di ristoro ambientale.
Su input, in particolare, del Vice Presidente, on.le Bonavitacola, poi, gran parte delle quote dovute dalla Regione Puglia per tale prelievo idrico, a partire dal 2020 e fino al 2027, è destinata ad Alto Calore per le attività da sempre svolte per tutelare e proteggere il territorio servito.
È innegabile che tale contributo avrà un ruolo determinante nelle prospettive dell’Azienda.
Infine, il tanto agognato affidamento del SII, che chiude il cerchio di un impegno e di un sostegno costanti e accorati da parte del Governatore De Luca e del Vice Governatore Bonavitacola, cui va tributato un forte ringraziamento: quanti hanno a cuore questa Società devono loro profonda gratitudine.
Alle decisioni cui si è fatto cenno non si sarebbe mai pervenuti se non fossero intervenute le propedeutiche decisioni dell’EIC, tanto da parte del Consiglio di Distretto (prima Calore Irpino e, poi, Irpino) quanto del Consiglio Generale: in primis vanno ringraziati i Presidenti dell’Ambito Distrettuale avvicendatisi nel tempo, Michele Vignola e Beniamino Palmieri, convinti e leali sostenitori della gestione pubblica dell’acqua, in linea con la scelta referendaria degli anni scorsi, in uno ai componenti dei Consigli stessi; gratitudine va ai vertici regionali dell’EIC, il Presidente, il dott. Mascolo e il Direttore Generale, il prof. Belgiorno, che hanno accompagnato il cammino irto di difficoltà e affatto lineare di questi ultimi mesi.
Sostegno non è mai mancato da parte dei Soci, i Sindaci dei Comuni e il Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Avellino, che, nel momento in cui si sono fatte più forti le difficoltà, hanno approvato e sostenuto con convinzione la linea di azione tracciata dall’Amministratore Unico e dai consulenti societari.
Espressioni di gratitudine vanno rivolte alla deputazione irpino-sannita, ai consiglieri regionali, ai vertici delle istituzioni territoriali, che, come innanzi accennato, sono stati al fianco di ACS S.p.A., lasciando spesso da parte la logica delle posizioni, in vista di un obiettivo più grande di se stessi.
Analogo ringraziamento va inviato alle forze sindacali, che hanno manifestato legittima apprensione per le sorti dell’Azienda e della sua forza lavoro, assumendo un ruolo di responsabile attesa, che, si auspica, possa essere il viatico per un dialogo centrato sui temi, lasciando da parte le contrapposizioni sterili.
Un fortissimo ringraziamento va tributato anche ai consulenti e advisor che stanno seguendo ACS S.p.A. nel percorso rivolto alla costruzione dell’ipotesi concordataria, apprezzati tecnici che sono diventati parte integrante della struttura aziendale.
Infine, la forza lavoro dell’Azienda: se si è giunti a questo traguardo si deve ai dipendenti di oggi e a quelli del passato che hanno costruito le basi per l’affidamento del SII, con il loro lavoro, l’impegno e la responsabilità.
Tali doti saranno ancora più necessarie nell’immediato futuro quando la Società cambierà pelle per gestire un servizio più ampio e complesso: già dai prossimi giorni l’Amministratore Unico li incontrerà per spiegare quali e quanti mutamenti avverranno per affrontare una sfida al contempo affascinante e complessa.
Da ultimo, una breve considerazione per i cittadini: il compito di ACS S.p.A. sarà continuare a fornire servizi alla popolazione con sempre maggior capacità, qualità e puntualità, nell’auspicio che si radichi ancor di più il legame che la lega al territorio da cui nasce.
Oggi è un nuovo inizio, che dovrà avere il suo naturale prosieguo nell’omologazione del concordato in continuità e nella costruzione di una Società capace di fornire un elevato standard gestionale, non solo perché l’affidamento del SII lo impone ma per scrivere una pagina diversa di una storia che non si interromperà.


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