Ecobonus e Bonus Facciate: sequestrati 3 miliardi tra Napoli, Avellino e Asti

NEL CAPOLUOGO IRPINO LA PROCURA HA BLOCCATO L'UTILIZZO ILLECITO DI 1,7 MILIARDI. Nelle pratiche sono stati trovati Comuni e case inesistenti, ma anche immobili intestati a senza tetto o a deceduti. Operazione della Guardia di Finanza

Il Tribunale di Avellino, dove ha sede la Procura della Repubblica del capoluogo irpino

La Procura di Avellino ha disposto il sequestro preventivo di un miliardo e 700 milioni di euro per una truffa realizzata su pratiche di Ecobonus e Bonus Facciate. Nelle pratiche sono stati trovati Comuni e case inesistenti, ma anche immobili intestati a senza tetto o a deceduti. L’operazione rientra nella più vasta indagine nazionale per indebiti credito di imposta del valore di circa 2,8 miliardi di euro.

Guardia di Finanza

AD AVELLINO BLOCCATO L’UTILIZZO ILLECITO DI 1,7 MILIARDI. I sequestri ad Avellino sono stati eseguiti in queste ore – uno preventivo emesso dal gip e un altro d’urgenza della Procura – per impedire l’utilizzo illecito di 1,7 miliardi attraverso compensazione o monetizzazione presso gli intermediari finanziari. Gli indagati sono stati identificati negli ultimi mesi grazie ai controlli operati all’Agenzia delle Entrate, per iniziativa del Settore Contrasto Illeciti, che ha esaminato numerose comunicazioni di cessione ritenute a rischio. Nel mirino casi di persone fisiche risultate decedute, cittadini senza fissa dimora, ma anche pregiudicati. Gli accertamenti hanno consentito di individuare pratiche per immobili inesistenti, con importi non coerenti, addirittura in località non esistenti.

L’INDAGINE. L’indagine riguarda Avellino, Napoli, Asti, ma anche molte altre regioni italiane: Lombardia, Veneto, Puglia, Emilia Romagna, Lazio, Toscana e Trentino Alto Adige. La Guardia di Finanza ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip del tribunale di Asti nei confronti di 10 persone, per reati di associazione a delinquere, truffa nei confronti di Enti Pubblici, riciclaggio, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte. Sono state condotte perquisizioni in 18 province (tra cui: Salerno, Milano, Lodi, Torino, Pisa, Modena e Ferrara) dove hanno operato 150 finanzieri. È in corso un decreto di sequestro ai fini della confisca, di crediti fiscali, profitti illeciti, immobili e altre disponibilità per oltre un miliardo e mezzo di euro.


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