Alto Calore irpino, De Luca ha affidato il servizio idrico

Il Governatore della Campania (che ha attivato i poteri sostitutivi) ha attribuito la gestione idrica in provincia di Avellino per cinque anni. Ora l'assemblea dei creditori può sottoscrivere il piano di concordato

La sede dell'Alto Calore spa

L’Alto Calore irpino ha ricevuto l’affidamento quinquennale del sevizio idrico sul territorio della provincia di Avellino. Lo ha annunciato una nota diffusa dalla Regione Campania. «È stato approvato oggi dal Presidente Vincenzo De Luca, nelle funzioni di commissario con poteri sostitutivi, l’atto di affidamento del servizio idrico integrato alla società Alto Calore S.p.A», si legge. «L’affidamento riguarda il servizio idrico per l’intera provincia di Avellino, e in via transitoria, per alcuni i Comuni della provincia di Benevento, in attesa dell’operatività della nuova gestione sannita».

Il Governatore della Campania Vincenzo De Luca durante una videoconferenza stampa

La Regione Campania ha deciso sull’affidamento del servizio idrico quinquennale, cioè sull’atto determinante per arrivare al salvataggio aziendale. «Si tratta di un tassello strategico per la riorganizzazione e rilancio del servizio idrico nei territori interessati. Ma rappresenta anche un presupposto fondamentale per consentire alla società di avviare una nuova fase di risanamento finanziario, reso ancor più necessario nell’attuale gestione in regime di concordato giudiziale».

«ORA TOCCA ALL’ALTO CALORE SPA». La Regione Campania sottolinea che «in questi mesi si è fattivamente impegnata per favorire una soluzione positiva della vicenda Alto Calore S.p.A, a cominciare dall’accordo storico intervenuto con la Regione Puglia per la restituzione all’Irpinia di gran parte delle risorse idriche provenienti dalle sorgenti di Cassano, ed alle misure per la riduzione dei costi energetici connessi al vettoriamento della risorsa. Adesso spetta all’Alto Calore S.p.A. ed gli enti locali che ne sono proprietari, dare attuazione ad un programma impegnativo e coerente con questi nuovi obiettivi».

IL 2 MAGGIO SI DECIDE LA DATA PER L’ASSEMBLEA DEI CREDITORI. Il primo via libera al concordato arrivato dai giudici del Tribunale di Avellino dovrà essere confermato dai creditori, che il tribunale si prepara a convocare il 2 maggio per una riunione che dovrebbe avvenire presumibilmente entro metà maggio.

Luca Mascolo, Presidente dell’Ente Idrico Campano

IL PRESIDENTE DELL’EIC: STORICO OBIETTIVO DIVENTATO REALTÀ GRAZIE ALL’AZIONE SINERGICA DI REGIONE CAMPANIA ED ENTE IDRICO CAMPANO. L’affidamento del Servizio Idrico ad Alto Calore giunge a coronamento di un lungo lavoro svolto nel corso degli anni dall’Ente Idrico Campano guidato da Luca Mascolo. Si tratta di «un risultato che assume una valenza strategica di grande importanza, sia per la riorganizzazione ed il rilancio del servizio idrico nei territori interessati e sia perché consentirà di non disperdere l’enorme patrimonio in termini di know-how ed i livelli occupazionali di un’azienda che ha alle spalle una lunga storia nel settore», si legge in una nota dell’EIC. «È un risultato di straordinaria importanza per il Distretto Irpino e per i cittadini dei comuni che ne fanno parte» dichiara il Presidente Luca Mascolo. «Non era scontato riuscire in questa impresa, e un ringraziamento va certamente al Presidente Vincenzo De Luca per aver contribuito in maniera determinante alla positiva risoluzione della vicenda. Abbiamo lavorato in sinergia con tutti gli attori salvaguardando la forma di gestione della società che resterà interamente pubblica, seguendo così le aspirazioni dei territori e smentendo tutti quelli che mi accusavano di ‘tifare’ per i privati. Ripensando ai momenti difficili ed alle polemiche, spesso strumentali di questi anni, mi emoziona poter celebrare il raggiungimento di questo obiettivo». Si chiude un percorso lungo e tortuoso, che «ha portato al raggiungimento dello storico obiettivo diventato realtà grazie all’azione sinergica di Regione Campania ed Ente Idrico Campano e alla costante azione di supporto del Presidente Luca Mascolo che, fin dall’atto della sua prima elezione, nel 2017, ha dimostrato la massima attenzione per la vicenda assumendo l’impegno di fare il possibile per salvare l’azienda mettendosi al servizio dei Sindaci del territorio, dei Coordinatori e degli amministratori di Alto Calore che si sono succeduti nel corso degli anni», segnala l’EIC. «Un traguardo che garantisce il giusto equilibrio tra le province di Avellino e Benevento e si inserisce pienamente nel solco individuato dai sindaci del territorio. Nello specifico l’azione di razionalizzazione della Governance svolto dall’Ente Idrico Campano, si è realizzata attraverso il supporto alla creazione dei due distretti con il riconoscimento della piena autonomia delle province irpina e sannita».

I PASSAGGI CHIAVE. Altri passaggi importanti: la previsione di notevoli investimenti attraverso l’Accordo di Programma per la realizzazione di interventi di miglioramento del Servizio Idrico Integrato sottoscritto da EIC, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Commissario Straordinario Unico per la Depurazione, Regione Campania con il quale sono stati finanziati diversi interventi in un territorio ricco di sorgenti e sensibile sul piano ambientale, l’approvazione, da parte del Comitato Esecutivo del Piano d’Ambito Regionale nel dicembre del 2021 e la recente adozione di quello Distrettuale. Determinante, infine, il lavoro propedeutico svolto, insieme alla Regione Campania ed al Vicepresidente Fulvio Bonavitacola, per l’accordo storico tra Regione Campania e Regione Puglia che ha consentito l’acquisizione di importanti risorse economiche destinabili all’attività di monitoraggio e riqualificazione dei sistemi idrici, antropici e naturali.


Le tappe del procedimento
Il Comitato Esecutivo dell’EIC presieduto da Luca Mascolo

LA STRATEGIA PER IL SALVATAGGIO.  L’Amministratore unico Michelangelo Ciarcia ha presentato alla sezione competente dl tribunale le cifre del piano industriale, che vede ridursi significativamente la spesa per energia e manutenzione (grazie alla cessione alla Regione delle sorgenti e degli impianti connessi), aumenta le entrate (con i ristori dalla Puglia annuali e il pregresso triennale, anticipato dalla Regione Campania) e, soprattutto, la capacità di investimento (potendo ricevere con l’affidamento le risorse del PNRR e i finanziamenti statali ed europei ordinari e straordinari). Il Comitato dell’Eic ha consentito all’Alto Calore di sdoppiarsi attraverso la cessione del ramo sannita, condizione essenziale per poter risanare il disavanzo attuale di 170 milioni di euro, recuperabili in gran parte con il concordato. ecco le tappe:

  • IL PIANO INDUSTRIALE A FEBBRAIO 2023. L’amministratore unico Michelangelo Ciarcia ha predisposto e inviato a febbraio il piano industriale e poi l’asseverazione sollecitata dagli uffici regionali, adempiendo alla richiesta arrivata dal Governatore Vincenzo De Luca. Con una lettera indirizzata ai sindaci e al presidente della Provincia di Avellino, il Presidente della Campania aveva comunicato lo scorso 4 gennaio di aver assunto i poteri sostitutivi e di aver stabilito i tempi per l’affidamento. Aveva dato tempo all’azienda fino al 20 gennaio per fornire il piano industriale integrato adeguato a garantire gli equilibri finanziari, salvo dare corso alle procedure di legge. Il piano dell’Alto Calore è stato nel frattempo vagliato dalla competente Direzione Generale. L’asseverazione è stata trasmessa. Altri passaggi sono stati condotti in questi mesi, ora restano le decisioni da prendere. La pratica dell’Alto Calore era arrivata all’esame dell’ente Idrico Campano, che aveva riunito l’Esecutivo i primi giorni di febbraio accogliendo «quanto deliberato dal Consiglio di Distretto Irpino, guidato dal Coordinatore Beniamino Palmieri (Sindaco di Montemarano) e confermato che la forma di gestione sarà interamente pubblica», si legge in una nota dell’Ente Idrico Campano. «Dopo il via libera al concordato ottenuto nelle scorse settimane, Alto Calore Servizi dovrebbe quindi ottenere la gestione del Servizio Idrico Integrato per i prossimi 5 anni. In seguito al raggiungimento del parere favorevole della Regione Campania nell’ambito della procedura di Valutazione Ambientale Strategica tuttora in corso, il Piano d’Ambito del Distretto Irpino sarà sottoposto alla definitiva approvazione del Consiglio di Distretto e a successiva ratifica del Comitato Esecutivo», si legge ancora. «La competenza per il completamento del processo di affidamento è nelle mani del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ai sensi dell’articolo 14 del Decreto Legge 115 del 2022».
  • ITER IN IRPINIA CONCLUSO NEL 2022. Il Consiglio del Distretto Irpino ha adottato precedentemente il nuovo Piano d’ambito che contiene il piano industriale dell’Alto Calore Servizi. Ciò per consentire all’Eic e al Governatore Vincenzo De Luca di compiere i passi successivi e risolutivi. Nel primo caso, l’Ente Idrico Campano ha fatto proprio il programma di tutela e valorizzazione delle acque per il territorio della provincia di Avellino, sbloccando le risorse extra gettito, a partire dai fondi del PNRR Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Nel secondo, valendosi dei poteri sostitutivi, il Presidente della Campania può affidare il servizio idrico all’Alto Calore. Al momento, dunque, viene solo determinata la forma della gestione, interamente pubblica, ma non ancora il gestore.
  • L’8 NOVEMBRE 2022 L’AFFIDAMENTO CON RISERVA DA PARTE DLL’EIC. Il Comitato Esecutivo dell’Ente Idrico Campano, convocato presso la presso la sede di Napoli, ha ratificato l’8 novembre scorso la forma di gestione interamente pubblica proposta dal Distretto Irpino, che ha indicato nel deliberato l’affidamento all’Alto Calore Servizi spa di Avellino. Il Comitato ha approvato analogamente la gestione scelta dal Distretto Sannita, che ha optato per la gestione mista a prevalente capitale pubblico. 

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