«Vita per la democrazia italiana con liste a Camera e Senato»

Il movimento è presente alla Camera all'uninominale di Avellino con Stella Maccario e con l'irpino Clemente Guerra al quarto posto del plurinominale

A seguito della raccolta di decine di migliaia di firme in tempi record in tutta Italia la lista VITA che si candida per la libertà dei cittadini è ufficialmente presente alle elezioni politiche del prossimo 25 settembre. Anche nel capoluogo irpino, le scorse settimane, si è prodotta con successo alla raccolta firme di VITA del collegio di Avellino e Salerno approvata dalla Corte d’Appello di Napoli e dunque anche nella nostra città si potrà votare per la libertà.

«Vita per la democrazia italiana con liste a Camera e Senato». Il movimento è presente alla Camera di Avellino con Stella Maccario e Clemente Guerra

Infatti superata la fase di raccolta firme dei cittadini, adesso VITA entra nel vivo della competizione elettorale anche ad Avellino, con i candidati, all’uninominale Camera l’avellinese Stella Maccario e un altro irpino, Clemente Guerra, al quarto posto del plurinominale Camera. «Un risultato importante raggiunto grazie alla partecipazione spontanea dei cittadini che hanno condiviso le nostre idee ed il nostro progetto e al lavoro di una rete territoriale, formata da attivisti consapevoli, che in questi ultimi anni si è creata a difesa dei diritti inviolabili, contro i soprusi e l’attacco alla democrazia», commenta Stella Maccario. «Il nostro obiettivo, a cominciare dalle prossime elezioni politiche, è che il rispetto della vita, degli esseri umani e dei loro talenti sarà finalmente rappresentato in cabina elettorale. VITA, infatti, nasce dall’esperienza della resistenza italiana consapevole, promossa da una nuova comunità sociale e politica di esseri umani coscienti e coerenti con proposte ed alternative efficaci e risolutive nella difesa dei diritti naturali. Il lavoro che unitariamente stiamo portando avanti e continueremo a fare è incentrato a dire basta a un sistema di potere al servizio della speculazione: basta al Governo, al Parlamento. Basta agli ordini professionali che hanno radiato coloro che avevano idee diverse, ai sindacati che non hanno difeso i lavoratori, al mondo di quella parte di informazione serva del potere, alla guerra. Per chiedere l’intervento della magistratura. Mai più obblighi, mai più green pass, per difendere la libertà, il nostro sistema produttivo e i risparmi degli italiani», conclude Stella Maccario.


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