“Pd a congresso a settembre”, Enzo De Luca: necessaria la svolta in Irpinia

IL CONVEGNO SULLO SVILUPPO PROMOSSO DAL CIRCOLO DI SPERONE. A pochi giorni dal voto nei Comuni il Presidente dell’Osservatorio Regionale Rifiuti e componente della Direzione nazionale dei Democratici propone il percorso per ricostruire il campo del Centrosinistra su un’agenda di impegni per le comunità. «Occorre ritrovare l’autorevolezza della politica per dare risposte adeguate. Il nostro partito ha la responsabilità di raccordare sui temi decisivi Provincia di Avellino e Regione Campania, ritrovando utilità»

«Solo un forte e credibile Pd a congresso entro il mese di settembre potrà rilanciare il campo del Centrosinistra in provincia di Avellino, rifondato nella chiarezza, nella legalità e con credibilità». È il messaggio che Enzo De Luca ha lanciato a Sperone, intervenendo ieri alla seconda delle tre giornate di confronto e dibattiti sui temi della politica e dello sviluppo. L’iniziativa è stata promossa dal locale Circolo dei Democratici.

Enzo De Luca, componente della direzione nazionale del Partito Democratico

Il Presidente dell’Osservatorio Regionale Rifiuti, componente della Direzione nazionale dei Democratici, è partito dal nuovo scenario disegnato in Irpinia, in Campania e nel Paese dal voto amministrativo di domenica scorsa, «ancora una volta caratterizzato da un forte astensionismo che va accentuandosi», ha osservato. Al di là delle singole vittorie e sconfitte di candidati, liste e schieramenti, «si ravvisa lo smarrimento e la preoccupazione della pubblica opinione, di fronte alla portata dei problemi sociali ed economici che oggi gravano drammaticamente su famiglie e imprese». Per Enzo De Luca «il rischio – già elevato – di un indebolimento del sistema democratico potrebbe ulteriormente aggravarsi nei prossimi mesi, se non si farà subito qualcosa per restituire autorevolezza alla politica, se non si agirà per programmare risposte adeguate in prospettiva, ma fornendo subito la percezione di una ritrovata concretezza».

PD DEFILATO NELLA CAMPAGNA ELETTORALE. L’esito del voto in alcuni Comuni e il modo in cui è maturato sono visti dal senatore come un campanello d’allarme. In questo quadro, propone «l’unico percorso possibile per ricostruire il campo del Centrosinistra su un’agenda di impegni per affrontare e risolvere le questioni sociali di maggiore urgenza per le comunità, rimettendo il Partito Democratico responsabilmente e doverosamente al centro di uno schieramento che in quest’ultima campagna elettorale lo ha visto ai margini, inspiegabilmente defilato, perfino ambiguo agli occhi del nostro elettorato». In sostanza, ha rimarcato, «il simbolo del Pd e i suoi organismi dirigenti non sono stati spesi in questa sfida delicata e importantissima per il futuro di oltre un sesto dei cittadini residenti in provincia di Avellino, ma sono rimasti in alcuni clamorosi casi alla finestra, mentre sui territori si decideva il destino di importanti istituzioni locali, ma anche proprio quando in Italia il Pd si affermava come il più votato di questa tornata amministrativa». Per Enzo De Luca si tratta di «un precedente pericoloso», addirittura «inaccettabile», spiega. «Far finta di niente può compromettere ad Avellino le sorti del primo partito della nostra provincia, quindi dello stesso Centrosinistra, improponibile senza la spinta e il protagonismo del Pd». Ma avverte: «Per liberare il partito dalle sue ambiguità e da quei freni che ne hanno condizionato e condizionano l’azione, occorre legittimare la linea politica raccogliendo il consenso della base, dei militanti e dei cittadini che intendono dare un contributo di idee e di proposta».

«PD A CONGRESSO COL TESSERAMENTO 2022 ATTUALMENTE IN CORSO». De Luca precisa che non intende mettere in discussione la continuità dell’accordo unitario, se non necessario. «In presenza di una volontà concreta di sostenere un progetto unitario, il congresso potrà sancire il nuovo patto nel Pd irpino, altrimenti le diverse mozioni sfoceranno in una maggioranza e in una opposizione, che contribuiranno democraticamente nek rispetto dei ruoli a definire la linea politica del partito». Di qui, dunque, il percorso. «Escludendo adesioni pagate da finanziarie, ma applicando le regole poste a garanzia della massima legalità e trasparenza, dobbiamo superare il vulnus del precedente tesseramento 2021 – contestato in primo luogo da Roma – portando entro settembre il Pd a congresso con il nuovo tesseramento 2022 in corso».

«PROVINCIA DI AVELLINO AL CENTRO DEL PNRR D’IRPINIA». Il vero tema del congresso sarà il progetto per l’Irpinia, chiarisce e sottolinea De Luca. L’esponente avellinese del Pd ritiene «indispensabile ristabilire un corretto rapporto tra i partiti e le istituzioni in una fase in cui occorre agire tempestivamente per canalizzare le risorse finanziarie aggiuntive e straordinarie, creando un raccordo sui temi sensibili con la Regione Campania». E prosegue. «La Provincia di Avellino dovrà diventare la cabina di regia del Piano di Ripresa e Resilienza dell’Irpinia, con riferimento prioritario alla sostenibilità e alla transizione ecologica: penso agli investimenti nei servizi pubblici locali dall’acqua ai rifiuti al contrasto dell’inquinamento atmosferico, ma anche alla sanità e alle infrastrutture strategiche per lo sviluppo».

L’IMPORTANZA DEI LUOGHI PER LA POLITICA. Elogiando l’iniziativa di Sperone organizzata da Franco Vittoria, già segretario provinciale del Pd irpino, Enzo De Luca lo ha ringraziato per aver ricordato all’Irpinia l’importanza dei luoghi dove sviluppare il confronto. «Va reso merito a Franco Vittoria di aver creato l’opportunità di un dibattito politico e democratico all’interno di un territorio apparentemente colto dall’amnesia risoetto alle sue grandi tradizioni e alle sue più autorevoli personalità, che al contrario l’Italia ai suoi più alti livelli istituzionali invece ricorda bene». Il richiamo qui va in primo luogo a De Mita.

ROMA 28 FEBBRAIO 1989 – Sergio Mattarella accanto a Ciriaco De Mita e a Tina Anselmi

IL RICORDO DI CIRIACO DE MITA. De Luca ha citato – non senza una punta di emozione – Ciriaco De Mita, riprendendo un passaggio dell’intervento commemorativo pronunciato dal Ministro Dario Franceschini alla Camera. «Uomo di partito, De Mita è stato un uomo dello Stato, per il servizio reso alle istituzioni repubblicane e democratiche di questo Paese, testimoniando nella stagione politica straordinaria di cui è stato un indiscusso protagonista i valori sturziani, operando nel solco del pensiero di Aldo Moro, che è un riferimento assoluto non solo per me, per noi e per il nostro partito, ma soprattutto per il nostro Paese».


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