La Rivoluzione del 1799 nel Principato Ultra, da oggi in libreria

È disponibile "Insorgenze e terrore repubblicano nel Principato Ultra. La Rivoluzione del 1799 in una provincia interna del Regno di Napoli", di Annibale Cogliano per i tipi del Terebinto Edizioni

La Rivoluzione del 1799 nel Principato Ultra è al centro del nuovo libro di Annibale Cogliano sul 1799. Esce, per i tipi del Terebinto Edizioni, il nuovo libro Insorgenze e terrore repubblicano nel Principato Ultra. La Rivoluzione del 1799 in una provincia interna del Regno di Napoli (pp. 344, € 16.00, disponibile in edicola e in libreria da venerdì 15 aprile).

Insorgenze e terrore repubblicano nel Principato Ultra. La Rivoluzione del 1799 in una provincia interna del Regno di Napoli, di Annibale Cogliano – Terebinto Edizioni

Un lavoro di ricerca. Il volume, frutto di oltre un ventennio di approfondite e innovative ricerche documentarie, costituisce un contributo fondamentale per la ricostruzione e l’interpretazione del 1799, non solo su scala provinciale, ma dell’intero Regno di Napoli, del quale il Principato Ultra costituiva un rappresentativo microcosmo. Il vasto scavo archivistico delle più diverse fonti documentarie inedite, condotto negli archivi locali e in quelli napoletani ha consentito all’autore di stabilire su più vaste e solide basi la conoscenza dei fatti rispetto ai benemeriti e pioneristici studi di Francesco Scandone.

Una vera e propria guerra civile. Nella Prefazione al volume, Francesco Barra scrive che pur «nell’estrema varietà dei casi, Cogliano registra il filo rosso che lega indissolubilmente gli eventi del ’99, che egli identifica col carattere della “guerra civile”», con uno sforzo metodologico «che consente di superare le interpretazioni del passato, apportando un contributo importante e significativa alla storia del 1799, e non solo in Irpinia».

Un’indagine a più livelli. «L’indagine di Cogliano, – scrive ancora Barra – pur esaminando il territorio provinciale nel suo complesso, si focalizza su alcuni “campioni” territoriali e tematici di particolare interesse, sia per rappresentatività che per diversità: le città di Avellino, Atripalda, Solofra e Ariano, caratterizzate da un’economia prevalentemente commerciale e industriale, e quindi sedi di consolidate borghesie e proto-borghesie urbane; alcune aree intermedie di coltura semintensiva (Bonito, Gesualdo), e quelle dell’Alta Irpinia contrassegnate dal grano-pascolo e dalla massiccia presenza dei demani feudali e comunali».


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