Sulla elettrificazione della linea ferroviaria Salerno – Avellino – Benevento si muove il consiglio comunale del Capoluogo irpino, che oggi ratifica l’equipe scadenze. Dopo la conferma dello slittamento del completamento al giugno 2023 da parte della Rfi, è stata decisa la convocazione straordinaria dell’assemblea cittadina per discutere e approvare la “Mozione-Accordo quadro tra Regione Campania e rete Ferroviaria Italiana – elettrificazione dei collegamenti importanti per la comunità e i territori della provincia Irpina”.

Salerno Avellino autostrada ferroviaria ad alta velocità. Ipotesi asse Anas-Rfi

Il Consiglio comunale di Avellino si riunisce oggi, 20 aprile dalle ore 15, alla presenza della deputazione regionale. Sono invitati alla seduta i consiglieri Vincenzo Alaia, Livio Petitto, Maurizio Petracca, Vincenzo Ciampi e il Presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane.

IL COMUNE DI AVELLINO PRENDE ATTO DEI NUOVI IMPEGNI DI RFI E REGIONE CAMPANIA. La seduta di oggi servirà a prendere atto di quanto Rfi ha già dichiarato e garantito alla Provincia di Avellino nei giorni scorsi, nel corso di una riunione a Palazzo Santa Lucia a Napoli. Il Presidente Rizieri Buonopane ha chiesto e ottenuto dal Governo della Regione Campania tempi certi e scadenze precise. I lavori si completeranno a giugno 2023 e la messa in esercizio della linea è stabilita dal primo gennaio 2024. In pratica, resta poco più di un anno preparare la città all’appuntamento. Il confronto di Napoli si è reso necessario alla luce della perdurante esclusione di Avellino dalla programmazione ferroviaria regionale (sia per il Contratto tra Regione e Trenitalia – quindi altre Imprese Ferroviarie – per i servizi di trasporto su ferro, sia per l’Accordo Quadro tra Regione ed RFI per la contrattualizzazione della capacità della rete ferroviaria da utilizzare per i servizi su ferro regionali).

L’APPELLO DI PIETRO MITRIONE. Particolarmente atteso è l’intervento che farà Pietro Mitrione, presidente onorario dell’associazione In Loco Motivi, che da oltre un decennio si batte per salvare con la elettroficazione la ferrovia storica avellinese, tra le più antiche d’Italia. Il consiglio comunale di Avellino risponde così all’appello lanciato da Inlocomotivi, che nei giorni scorsi aveva esortato le istituzioni locali a concentrare gli sforzi per accompagnare a buon fine i due obiettivi ritenuti fondamentali per lo sviluppo dei trasporti e dell’economia locale: completare entro il 2025 la elettrificazione della linea Avellino Salerno e ottenere, successivamente, l’aggancio con una bretella alla linea di alta velocità Salerno Napoli Milano. Per Inlocomotivi il compito di Avellino e delle sue istituzioni è mettere in campo un progetto integrato di mobilità su ferro per il trasporto passeggeri e merci che permetta di connettere il sistema industriale e commerciale avellinese con i binari italiani ed europei che contano. Di seguito il testo dell’appello.


Chi restituirà alla Stazione di Avellino un posto nella ferrovia italiana che conta?

Nota dell’Associazione Inlocomotivi Avellino

Pietro Mitrione, presidente onorario della associazione In_loco_motivi di Avellino

Il 31 marzo sono 143 gli anni della costruzione della stazione ferroviaria di Avellino oggi… sedotta e abbandonata dopo i tanti guasti causati dall’amianto dalla Isochimica. In questi ultimi anni abbiamo scoperto la bretella di Codola, il “baffo” di Benevento Porta Rufina, il rilancio di borgo ferrovia…mentre la stazione ferroviaria di Avellino assisteva in silenzio alla sua malinconica “sospensione”. In tanti, dopo aver ignorato per anni la ferrovia in Irpinia, ora diventano bravi “ingegneri ferroviari che si indignano per i ritardi storici che hanno caratterizzato il trasporto su ferro e fanno proclami avendo scoperto che Codola è anche una stazione ferroviaria che ci può condurre sulla ferrovia che conta e che la linea ad alta capacità Napoli Bari è a 30 metri dalla stazione ferroviaria di Avellino.

Un sottopassaggio della stazione ferroviaria di Avellino

E’ di questi giorni l’inserimento della bretella di Codola nell’Accordo Quadro tra Rfi e Regione Campania per la cui realizzazione sarebbe in via di redazione uno studio di fattibilità. In questo piano di progettazione di RFI sono previste anche le date di ultimazione dei lavori di elettrificazione della tratta ferroviaria Salerno Avellino Benevento che stanno riscontrando “strani” ed ingiustificati ritardi. È questa la priorità assoluta che deve muovere la politica avellinese: connetterci con le due direttrici ferroviarie di importanza europea. Non possiamo permetterci di allineare la costruzione di queste opere di infrastrutturazione ferroviarie alle tante incompiute della nostra città. Non è possibile essere l’unica città della Campania senza avere decenti servizi su ferro con Napoli ed il resto della regione.

Stazione di Avellino chiusa

La stazione del capoluogo resterà chiusa per altri tre anni? In questi anni chi costruisce una visione per il futuro di Avellino? Chi dovrà guidare le proposte per creare nuove gerarchie territoriali necessarie per far rientrare il nostro territorio nel novero delle ferrovie che contano? Sarebbe cosa buona e giusta avere, da subito, una cabina di regia che possa indicare una unica data di attivazione di questi progetti facendola coincidere, magari, con quella della Alta Capacità fino alla stazione Hirpinia, la cui realizzazione, prevista per il 2026, è strettamente legata ai fondi del PNRR pena sanzioni da parte della UE. Sono queste le opere che possono dare dignità a questa parte della Campania da sempre fuori dal sistema del trasporto su ferro. Il 2026 sarà la scadenza di questa cambiale da onorare. A futura memoria. Per quanto possibile sarà necessario un costante e preciso impegno collettivo per verificare il rispetto del cronoprogramma indicato. Intanto auguri alla stazione ferroviaria di Avellino per i suoi 143 anni.


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