La Cgil chiede la riapertura dei centri vaccinali chiusi in Irpinia

Con una lettera aperta firmata anche da Federconsumatori, sollecita l'intervento sull'Asl di Avellino al Governatore della Campania De Luca, al Prefetto di Avellino Spena e al Presidente della Commissione Sanità Vincenzo Alaia

La Cgil chiede la riapertura dei centri vaccinali chiusi in Irpinia: Con una lettera aperta firmata anche da Federconsumatori, chiede di intervenire sull’Asl di Avellino al Governatore della Campania De Luca, al Prefetto di Avellino Spena e al Presidente della Commissione Sanità Vincenzo Alaia. Nella sostanza, Cgil chiede di ripristinare i 22 centri vaccinali rimasti attivi fino all’estate, prima della chiusura seguita alla flessione dell’afflusso. Di seguito il testo.


Lettera aperta al Governatore della Campania De Luca e al Prefetto di Avellino Spena

Lettera aperta di Franco Fiordellisi e Fiorentino Lieto

Franco Fiordellisi, segretario della Cgil di Avellino

La drammatica situazione pandemica che continua a colpirci, non impedisce all’Asl di Avellino di continuare a essere del tutto irrispettosa nei confronti dei cittadini. La stessa mancanza di rispetto l’abbiamo riscontrata anche nei confronti delle organizzazioni sindacali e delle associazioni dei consumatori che da tempo denunciano un’incapacità gestionale. L’incapacità dell’Asl di Avellino è esplosa con tutta la sua virulenza e drammaticità nelle ultime giornate con gli Open Day riservati alla somministrazione della terza dose del vaccino contro il Covid-19. Difficoltà e disagi generati e amplificati dallo stop alle attività disposto a rotazione a più della metà dei 22 hub vaccinali della provincia di Avellino. Erano fatti per invogliare i cittadini a vaccinarsi, ma gestiti in questo modo hanno finito per disincentivarli con grave danno per la salute pubblica. Se una persona, in questi giorni, ha preso il raffreddore mentre era in fila sotto la pioggia, o dopo aver atteso ore per fare l’iniezione, dovrà fare anche il tampone a sue spese. La chiusura dei centri vaccinali è determinata innanzitutto dalla mancanza di personale – medici, infermieri e amministrativi – che dovrebbero garantire un servizio quotidiano di almeno 12 ore per ogni centro vaccinale. Questa incapacità gestionale da parte della direzione strategica dell’Asl di Avellino ricade inevitabilmente, violentemente e drammaticamente su tutti i cittadini. E soprattutto su coloro che vogliono vaccinarsi. In molti casi, si tratta di persone fragili e anziani: è una cosa inaccettabile. Chiediamo di agire immediatamente agire perché la situazione è diventata insopportabile. Inoltre, la stessa è stata già denunciata nei mesi scorsi e ampiamente documentata anche dalla categoria della funzione pubblica Cgil. Le nostre denunce hanno riguardato tutti i limiti dell’attività che si è svolta fino a questo momento negli hub vaccinali. Ma anche rispetto al fatto di voler temporeggiare sull’apertura dell’area-covid all’ospedale di Ariano Irpino. Per tutte queste ragioni la Cgil di Avellino e Federconsumatori ritengono fondamentale riaprire gli spazi di democrazia e di trasparenza nell’Asl di Avellino che continua invece a essere gestita in maniera unilaterale. Un metodo che è sbagliato soprattutto nei confronti dei cittadini a cui l’ente dovrebbe dare risposte.


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