Astrazeneca e Johnson vietati in Campania sotto i 60 anni

VACCINAZIONE ETEROLOGA FINO A 59 ANNI PER CHI HA RICEVUTO LA PRIMA DOSE DI VAXZEVRIA. DE LUCA AL MINISTERO: «PORRE FINE AL CAOS INFORMATIVO». L'Unità di Crisi della Regione ha ricevuto la risposta dal Ministero della Salute circa i dubbi sulla praticabilità del mix vaccinale. La seconda dose di Astrazeneca sarà somministrata solo agli over 60. La lettera del Direttore Generale Giovanni Rezza

I vaccini di Astrazeneca e Johnson & Johnson sono vietati in Campania sotto i 60 anni. Lo ha comunicato il Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, dopo aver ricevuto la risposta del Ministero al quesito posto dalla Unità di crisi. La risposta inviata dal Direttore Generale Giovanni Rezza sblocca la situazione dei richiami per le persone che hanno ricevuto la prima dose di Vaxzevria (Astrazeneca) e devono fare un richiamo nella tempistica stabilita dalla legge. «Prendiamo atto del pronunciamento e della conseguente assunzione di responsabilità, del Ministero della Salute», ha affermato De Luca, che ha quindi chiarito le modalità con cui proseguirà il piano vaccinale in Campania.

Nella Task Force Coronavirus in Campania, con il coordinatore Italo Giulivo c’è anche il Delegato alla Sanità Enrico Coscioni

VIETATI ASTRAZENECA E JOHNSON SOTTO I 60 ANNI. Ai nuovi vaccinati non sarà somministrato Astrazeneca al di sotto dei 60 anni. «Rispetto al vaccino Johnson & Johnson la posizione del Ministero non è definita in modo chiaro e vincolante». Pertanto, anche «il vaccino Janssen di Johnson & Johnson non sarà somministrato sotto i 60 anni». A questo punto, prosegue la vaccinazione di massa con Pfizer e Moderna.

RICHIAMI CON ASTRAZENECA PER GLI OVER 60 CHE NE HANNO RICEVUTO LA PRIMA DOSE. FINO A 59 ANNI VACCINAZIONE ETEROLOGA CON PFIZER E MODERNA. A chi ha fatto la prima dose di Vaxzevria (Astrazeneca) si dovrà somministrare la seconda dose Astrazeneca solo sopra i 60 anni, mentre fino a 59 anni si dovrà fare il richiamo solo con vaccini Pfizer o Moderna.

Istituto nazionale malattie infettive Spallanzani di Roma, l’avvio il 27 dicembre della vaccinazione anti Covid-19 in tutta Italia e in Europa

«IL NODO DELLA TERZA DOSE». Nel merito della risposta ministeriale, la Regione Campania tuttavia osserva che «non è detto in modo esplicito cosa si fa in caso di terza dose per chi ha ricevuto due vaccini diversi». Con riferimento allo studio inglese richiamato nella risposta del Ministero, si fa notare che «è relativo a una platea estremamente ridotta per la fascia di età sotto i 50 anni, ed è pertanto non definitivo, sulla base dei dati a oggi disponibili».

«SERVONO NUOVE FORNITURE DI PFIZER E MODERNA PER SOSTITUIRE I VACCINI VIETATI». In conclusione, il Presidente De Luca chiede nuove forniture integrative. «Dovendo vaccinare la popolazione più giovane d’Italia, la Campania richiede per l’ennesima volta, e sollecita, la fornitura aggiuntiva di vaccini Pfizer e Moderna, anche in relazione alla popolazione studentesca da vaccinare. Su questa base, ci si dovrà impegnare a completare quanto prima possibile la campagna di vaccinazione e immunizzazione di tutta la nostra popolazione, anche a fronte del diffondersi di nuove varianti Covid».

«PORRE FINE AL CAOS INFORMATIVO». Resta la tensione tra la Regione Campania e il Ministero, ma soprattutto con il Commissariato per l’Emergenza. Nella sua nota il Presidente De Luca utilizza termini perentori per richiedere come unico interlocutore ‘scientifico’ e istituzionale delle Regioni il Ministero della Salute. «Ci auguriamo che le vicende degli ultimi giorni convincano tutti della necessità di porre fine al caos comunicativo e informativo sui vaccini.E’ indispensabile parlare con una voce sola. Cessino le comunicazioni quotidiane del commissario Covid, che va ricondotto a una silenziosa funzione tecnico-logistica. Cessino le esternazioni di esponenti di diversi organismi nazionali. Si affidi la comunicazione medico scientifica al solo Ministero della Salute, nella persona del Direttore generale della prevenzione, così come avvenuto per la nostra richiesta di chiarimenti. E così come avviene in ogni paese civile».

La sede che ospita il Ministero della Salute a Roma nel quartiere Eur

LA RISPOSTA DEL MINISTERO: VACCINAZIONE ETEROLOGA PER VAXZEVRIA (ASTRAZENECA) SOTTO I 60 ANNI TESTATA DA DIVERSO TEMPO ALL’ESTERO. Il Direttore Generale del Ministero della Salute, Giovanni Rezza, ha rassicurato l’Unità di crisi della Regione Campania, circa la praticabilità della vaccinazione eterologa (mix vaccinale) per i cittadini sotto i 60 anni che hanno ricevuto la prima dose di Vaxzevria (Astrazeneca). «I dati attualmente disponibili, derivanti in particolare da 2 studi clinici condotti rispettivamente in Spagna e in Inghilterra e citati nella Vs. nota, forniscono informazioni rassicuranti in merito all’efficacia (in termini di buona risposta anticorpale) e alla sicurezza (in termini di accettabilità degli effetti collaterali) sul completamento del ciclo vaccinale, con un vaccino a mRNA, nei soggetti di età inferiore ai 60 anni che abbiano già effettuato una prima dose di vaccino Vaxzevria (ciclo vaccinale misto)», si legge nella nota di risposta al quesito posto dall’Unità di crisi il 13 giugno. In particolare, «nello studio inglese (Com-Cov), l’aumento della reattogenicità sistemica dopo la dose boost riportata dai partecipanti ai programmi vaccinali eterologhi rispetto ai programmi vaccinali omologhi, si riferisce ad una maggiore frequenza in termini di effetti collaterali locali e sistemici di grado lieve/moderato e con nessuna ospedalizzazione, che risulta nel complesso accettabile e gestibile. Inoltre, da diverso tempo in Germania, Francia, Danimarca, Finlandia, Svezia, Canada e più recentemente in Spagna, si sta già utilizzando tale approccio e ad oggi non sono emersi segnali di allarme di vaccino-vigilanza». Pertanto, «in relazione al ciclo vaccinale misto nei soggetti al di sotto dei 60 anni di età che hanno già ricevuto una sola dose di un vaccino Vaxzevria, si ribadisce quanto trasmesso con nota 26246- 11/06/2021-DGPRE e relativo parere del Comitato tecnico scientifico di cui all’Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 751 del 2021». In definitiva, «da quanto sopra riportato ne consegue l’opportunità di utilizzare un regime eterologo al fine di evitare le pur rare reazioni avverse indesiderate riportate in giovani vaccinati con Vaxzevria. La possibilità poi che venga rafforzata la risposta immune indotta dai vaccini rappresenta un ulteriore elemento a favore dell’adozione di un ciclo vaccinale misto, come già avviene in altri grandi paesi europei e come proposto da AIFA che ha attivamente partecipato ai lavori del CTS».


Documentazione

Vaccini Covid a Napoli e in Campania

CAMPAGNA VACCINALE IN CAMPANIA, SI PUÒ PRENOTARE PER LA POPOLAZIONE DAI 12 ANNI IN SU. In Campania si può prenotare la vaccinazione anti-Covid per la popolazione dai 12 anni in su. Per la fascia di età compresa tra i 12 e i 17 anni sarà somministrato il vaccino Pfizer. Il link per le adesioni alla campagna vaccinale e per prenotare la somministrazione è il seguente: https://adesionevaccinazioni.soresa.it/adesione/cittadino. Si prosegue la prenotazione per tutte le altre fasce, compresi i fragili. In aggiunta su base locale le Asl della Campania promuovono giornate straordinarie per la somministrazione a prenotazione immediata, i cosiddetti open day.

LE ISTRUZIONI PER PRENOTARSI SULLA PIATTAFORMA INFORMATICAPer procedere alla registrazione, che consente di prenotare la vaccinazione Covid dai 12 anni in su, valgono le procedure in corso finora per tutte le categorie e le fasce di età stabilite prioritarie. «È necessario inserire il Codice Fiscale e il numero di Tessera Sanitaria del vaccinando», quindi della persona che dovrà ricevere il vaccino. «In caso di supporto nel processo da parte di terzi, è quindi necessario che chi supporta il vaccinando disponga di tali informazioni e sia autorizzato al loro utilizzo». Al momento dell’adesione, è necessario fornire un indirizzo email e un recapito cellulare, che saranno utilizzati in fase di convocazione per la somministrazione della prima dose del vaccino. La piattaforma richiede la verifica del numero di cellulare fornito tramite un codice inviato via SMS. «Registrata l’adesione, sarà inviata una email di conferma all’indirizzo indicato. Sarà poi cura del centro vaccinale procedere con la successiva convocazione».​


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