Aquilonia Futura: dopo le ‘casette’ ora confronto sul paese

Esaurita per ora la discussione sulle palazzine asismiche, il capogruppo consiliare rilancia il dibattito nel merito dei problemi territoriali e locali

Il rappresentante in consiglio comunale del gruppo Aquilonia Futura interviene nel dibattito sulla possibile demolizione delle casette asismiche. Lo fa nel merito della questione, recentemente al centro dei lavori consiliari, ma anche con uno sguardo rivolto ai problemi della comunità. Antonio Caputo propone di aprire una fase di dialogo e riflessione sul futuro del paese. Di seguito l’intervento.


Confronto sul futuro del paese partendo dai problemi

di Antonio Caputo | Capogruppo Consiliare Aquilonia Futura

Antonio Caputo, capogruppo in consiglio comunale di “Aquilonia Futura”

Credo sia doveroso da parte nostra, intervenire pubblicamente sulla questione “abbattimento palazzine” che da diverso tempo sta accendendo il dibattito politico locale. La nostra posizione è sempre stata chiara. Il nostro disappunto lo abbiamo manifestato già nel 2017, a seguito della prima delibera di giunta sull’argomento. Da quel giorno in poi abbiamo lavorato, insieme ai cittadini prima e al Comitato poi, affinché l’Amministrazione Comunale tornasse sui suoi passi. Molti ricorderanno che il tema è stato anche oggetto di campagna elettorale. L’ultimo consiglio comunale poteva essere la chiusura definitiva del cerchio con l’approvazione, da parte di tutto il Consiglio Comunale, della delibera proposta dal Gruppo Aquilonia-Carbonara sulla conservazione e valorizzazione delle Palazzine. Il sindaco, con il suo intervento iniziale, ci aveva fatto ben sperare… ma alla fine ha prevalso l’orgoglio del Sindaco e non il bene comune. Tutto sommato, grazie anche alla cassa di risonanza che si è creata sull’argomento, un primo passo è stato comunque compiuto; l’abbattimento, almeno per ora, sembra essere scongiurato. Adesso è necessario riprendere immediatamente la discussione, partendo proprio dalle considerazioni espresse dal Sindaco ad apertura del consiglio comunale e procedere, insieme, a trovare la soluzione migliore per salvaguardare parte della nostra storia e soprattutto individuare la migliore destinazione d’uso ai 6 padiglioni del 1930. Però, è necessario anche riaprire una discussione su tutti quegli altri problemi che attanagliano la nostra comunità, dal dissesto economico delle casse comunali allo stato di abbandono del nostro territorio. Fino ad oggi il Covid-19 ha attutito un po’ le varie questioni comunali ma è arrivato l’ora di riprendere il cammino e ritornare ad informare i cittadini su tutto ciò che succede all’interno della Casa Comunale. Speriamo di riuscire a vederci, in piazza, il prima possibile… altrimenti, come sempre, ci organizzeremo in altri modi. L’importante è rispettare e garantire gli impegni presi con la comunità.


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