‘Napoli-Bari’, Rfi: è il treno del nuovo Mezzogiorno

"INTORNO ALLA LINEA AV/AC NAPOLI-BARI UNA MACROREGIONE DA 12 MILIONI DI ABITANTI". Il Responsabile Direzione Investimenti Area Sud di RFI (Gruppo FS Italiane), Roberto Pagone è intervenuto ieri al webinar promosso dai Vescovi della Campania interna dal titolo "Una visione condivisa"

La linea di alta velocità/capacità “Napoli-Bari” è il treno che unirà una macroregione  di 15 milioni di abitanti, favorendo lo sviluppo europeo di un nuovo Mezzogiorno, protagonista di una visione condivisa. Così Roberto Pagone, Responsabile Direzione Investimenti Area Sud di RFI (Gruppo FS Italiane), intervenuto ieri al webinar dal titolo “Una visione condivisa”. Il convegno è stato promosso dai Vescovi della Campania interna, terza tappa di un confronto sul futuro delle Aree Interne nel contesto del Mezzogiorno. Dopo avere discusso con Svimez e Comitato tecnico nazionale della Strategia per le Aree Interne, e con esponenti del mondo imprenditoriale, i Vescovi guidati da Monsignor Felice Accrocca della Metropolia di Benevento hanno affrontato il tema della “velocità”, non solo infrastrutturale ma anche digitale. La linea AV/AC Napoli-Bari è stata inquadrata come lo strumento per unificare, innovandolo, l’intero Sud d’Italia. I lavori sono stati moderati on line dal giornalista Nico De Vincentiis. Hanno partecipato: Costantino Boffa, Tavolo Tecnico Ferrovia Alta Velocità;, Stefania Di Cicilia, Sindaco di Vallamaina e Presidente Unione dei Comuni Terre dell’Ufita; Mons. Felice Accrocca, Arcivescovo di Benevento; Roberto Pagone, Responsabile Direzione Investimenti Area Sud di RFI, Gruppo FS Italiane.

Roberto Pagone, Responsabile Direzione Investimenti Area Sud di RFI (Gruppo FS), intervenuto ieri al webinar dal titolo “Una visione condivisa”. Il convegno è stato promosso dai Vescovi della Campania

INTORNO ALLA LINEA AV/AC NAPOLI-BARI UNA MACROREGIONE CHIAMATA MEZZOGIORNO. La linea ferroviaria ad Alta Capacità/Alta Velocità Napoli- Bari è il baricentro di una innovazione infrastrutturale che coinvolge l’intero Mezzogiorno d’Italia e si candida a creare una interconnessione materiale e immateriale in una macroregione da 15 milioni di abitanti, ha spiegato Pagone. La linea trasportistica ad alta velocità, voluta per garantire la connessione del Paese, disegna nella parte meridionale del Paese un corridoio europeo di crescita economica che mira a sottrarre il Sud dall’arretratezza. “Il progetto della Napoli- Bari è una icona di una visione: superare la crescita a doppia velocità e ad aggregare il Sud al resto del Paese”, ha affermato l’ingegnere Roberto Pagone, responsabile investimenti Area Sud di Rfi, con responsabilità diretta sulla Napoli- Bari. Con il suo intervento ha inquadrato il progetto nel contesto storico e sociale nazionale, rimarcando come questo collegamento efficiente può rendere produttiva la creatività espressa dalle aree interne e dal Mezzogiorno.

LINEA AV/AC NAPOLI-BARI, I CANTIERI.  “La gestione dell’attuale progetto è partita 5 anni fa con la nomina di un commissario governativo, per realizzare l’opera con tempi e costi chiusi: il risultato oggi è positivo perchè già alcuni lotti (dei 10 complessivi previsti) sono stati realizzati e sono in funzione; mentre gli ultimi due sono in fase di aggiudicazione” ha spiegato l’ingegner Pagone, che ha fatto il punto sullo stato dell’arte dei lavori. “Attualmente il programma è confermato: fra 2 anni e mezzo avremo il collegamento diretto Napoli-Bari, con l’ultimazione dei lotti Napoli- Cancello- Cancello Frasso, e il lotto al lato pugliese già ultimato. Poi si chiuderà l’intervento complessivo nel 2026. L’esperienza è positiva ed è stata presa a riferimento a livello nazionale” ha aggiunto.

LINEA AV/AC NAPOLI-BARI NATA DA UNA VISIONE DI FUTURO. “Sull’impostazione dell’opera possiamo confermare che è nata con una visione non di superamento o scavalco del territorio interessato, ma di connessione con velocità elevate con tempi di percorrenza favorevoli: con il collegamento sulla Napoli- Bari in 2 ore e sulla Bari- Roma in 3 ore. Quando parliamo di Napoli- Bari ci riferiamo all’opera principale, ma ci sono interventi connessi riqualificazione, ricollegamento e potenziamento della rete ferroviaria fino Brindisi, Lecce e a Taranto; da Napoli un potenziamento su Salerno, e ora con il Recovery, sulla Salerno- Reggio Calabria; senza contare la Salerno- Potenza- Metaponto- Taranto, e in Sicilia, con la Messina- Catania- Palermo. Puntiamo insomma ad una interconnessione di un territorio che contempla una macroregione da 15milioni di abitanti”.

L’ITALIA PUNTA CON LA LINEA AV/AC NAPOLI-BARI SU UN NUOVO MEZZOGIORNO. La Napoli- Bari si inserisce nella rosa dei progetti sperimentali, che per la prima volta nella storia del Paese, mira a collegare Tirreno e Adriatico, attraversando la dorsale appenninica. Nel giro di 7 anni tutto il Sud Italia sarà dotato di una rete, un livello di velocità e di connessione per viaggiatori e merci di tutto il territorio attraversato, è la prospettiva di questo programna infrastrutturale. “Questa maglia serve a connettere i poli portuali e aeroportuali, con Brindisi e Taranto, gli aeroporti di Saleno e Lamezia Terme. A stretto giro presentiamo la fermata sull’aeroporto di Catania, per arrivare in treno. A questo bisogna aggiungere l’inteconnessione con l’aeroporto di Trapani, con i poli logistici, e con le Zes individuate dal Governo. La Napoli-Bari è l’elemento di punta, ma dietro è in atto un processo di riqualificazione e potenziamento di tutta la rete meridionale. Il progetto Napoli-Bari ha ottenuto l’approvazione di tutti i lotti in Conferenza di Servizi all’unanimità: segno che il Sud vuole questa infrastruttura. Questo ha determinato un forte impulso all’investimento e il territorio ha capito che si sta realizzando non solo il corridoio ferroviario, ma anche trasportistico, con canali preferenziali per le fibre ottiche. Dove passa la linea si creano condizioni per lo sviluppo del territorio attraversato”.

LINEA AV/AC NAPOLI-BARI SPINA DORSALE DI UN SISTEMA DI COLLEGAMENTI REGIONALI COLLEGATI. Il modello di linea progettata che Rfi sta realizzando implica la costruzione di collegamenti regionali e interregionali capillari. Infatti si lavora in Campania anche alla linea di interconnessione di tipo metropolitano, da Afragola con il collegamento alla circumvesuviana e all’aeroporto di Capodichino. A Bari l’intermodalità della stazione guarda al collegamento delle 5 reti ferroviarie esistenti in Puglia. Pagone conferma treni a 250 km/h in Calabria e in Basilicata: “fra 5 anni si potrà usufruire sotto l’aspetto viaggiatori, e merci del territorio attraversato. Non possiamo fallire. Il territorio sta facendo grossi sforzi per rispettare questa scadenza e per questo parliamo di programmazioni coordinate e su cui bisogna garantire integrazione, condivisione e reciprocità. Le realtà vengono classificate all’interno di un unico progetto: parleremo di Abbruzzo- Molise, Campania e Puglia, e Calabria e Sicilia”.

Un treno Freccia Rossa in corsa

ENTI LOCALI PROTAGONISTI. Parallelamente, i territori interessati dal tracciato lavorano ai masterplan per lo sviluppo collegato. Una pianificazione che secondo Pagone deve “essere tradotta il più velocemente possibile in opere strategiche, in modo da arrivare pronti all’appuntamento del 2023 e 2026”. Rfi partecipa attivamente al tavolo tecnico regionale coordinato da Costantino Boffa in  Campania, mentre le università di Benevento e Napoli spingono perchè si riprogrammi lo sviluppo del territorio intorno alla ferrovia. “Possiamo dare la possibilità a tanti – con questi collegamenti strutturati – di ritornare a vivere nei propri territori. Rfi contribuisce con il 2% dell’investimento alle opere connesse, mentre le Regioni Campania e Puglia partecipano con un’altra quota di finanziamento ad un programma che Invitalia può rendere attrattore di investimenti. In questa cornice, i poli logistici su cui scommettere sono quelli esistenti del Tirreno e dell’Adriatico, con una spinta alle aree Zes che sono già state individuate e che devono essere rese operative. L’obiettivo comune è di creare una infrastruttura che non resti abbandonata a se stessa, ma si sviluppi il territorio: diversamente l’intervento sarà vanificato”, ha concluso.


LEGGI ANCHE:

Raccordo Lioni Grottaminarda – casello A16, intesa siglata

Il vaccino italiano ReiThera sarà sperimentato sull’uomo al Moscati di Avellino. Si cercano volontari

La Campania è zona rossa fino al 21 marzo. Piazze, parchi e lungomare chiusi. Le regole

In Campania i positivi al Covid-19 sono 3.034 con 26 morti. De Luca chiude piazze e parchi

 

 

ARTICOLI CORRELATI