Boffa: con l’alta capacità la metropolitana della Campania

INTERCONNESSIONE FRA NAPOLI- BARI CON LE LINEE FERROVIARIE REGIONALI E STORICHE. Il responsabile del Tavolo tecnico regionale ha illustrato durante il webinar dei Vescovi le ricadute del progetto sulla mobilità e lo sviluppo delle aree interne: "I tracciati ferroviari commerciali e ad uso turistico si integreranno"

Connessa all’alta capacità ferroviaria si svilupperà una metropolitana della Campania, ha ammunciato Costantino Boffa, intervenuto ieri al webinar dal titolo “Una visione condivisa”. Il convegno è stato promosso dai Vescovi della Campania interna, terza tappa di un confronto sul futuro delle Aree Interne nel contesto del Mezzogiorno.

Costantino Boffa, responsabile del Tavolo Tecnico Ferrovia Alta Velocità in Campania

Il coordinatore del tavolo tecnico regionale per l’alta capacità Napoli- Bari ha fatto il punto sullo stato dell’arte dei lavori. Boffa ha descritto l’elevato potenziale economico e sociale della tratta ferroviaria, che potrà effettivamente sottrarre dall’isolamento i piccoli paesi delle aree interne e creare collegamenti con le grandi realtà metropolitane. Il cronoprogramma dell’opera è rispettato: ora tocca ai territori disegnare lo sviluppo e la crescita, ha ammonito Costantino Boffa. “La progettazione e l’attuazione di quest’opera sono emblematiche di un approccio nuovo per le infrastrutture in Italia. La nostra tradizione dice che senza un modello condiviso i territori si sentono tagliati fuori, basti pensare a quello che è successo in Val di Susa dove è stata rigettata l’infrastruttura. In Francia hanno inventato il dibattito pubblico intorno al sistema infrastrutturale: la grande opera va condivisa nei contenuti col territorio. Ma mentre in Val di Susa si è calato sul territorio un progetto già esecutivo, con la Napoli Bari siamo partiti da una discussione sugli studi di fattibilità. E’ stato aperto il confronto delle alternative progettuali, con l’umiltà di recepire le osservazioni del territorio stesso. Il tempo si allunga nelle discussione pubblica, ma se ne guadagna nella fase attuativa. Oggi i cronoprogramma è rispettato: nel giro di 2 anni si apriranno all’esercizio i primi due lotti e per il 2026 si finirà l’opera. Sono state condivise le soluzioni” ha spiegato Boffa. Per adottare una soluzione condivisa bisogna aprirsi al dibattito pubblico. “Il modello spetimentato ha portato alla partecipazione di tutti i Comuni, che si sono espressi all’unanimità. In Campania l’unanimità di 35 comuni nelle 4 province, Napoli, Caserta, Benevento e Avellino nell’asse trasversale, ha condotto ad una una condivisione totale. Anche in continuità amministrativa i Comuni hanno confermato la condivisione politica oltre che sociale dell’opera. L’idea progettuale dunque non è quella di attraversare i territori, ma di una infrastruttura di trasporto che connette i territori: la Napoli-Bari è una delle poche opere che collega est e ovest, interessa le aree interne, rappresentando una opportunità. Le aree interne possono essere interessate, ma non è detto che lo siano per forza senza alcune operazioni intelligenti: si tratta di una infrastruttura non solo di trasporto, ma multifunzionale di sviluppo, integrata con la rete digitale ed elettrica, in grado di fornire un valore aggiunto” ha avvertito.

L’ALTA CAPACITÀ E VELOCITÀ SVILUPPERÀ LE LINEE REGIONALI.  “La Napoli- Bari non è solo la rete che raddoppia il binario esistente e rende più veloci le possibilità di connessioni, per merci e persone, ma su cui possono transitare anche i treni regionali. Può essere una metropolitana regionale con i Comuni delle aree interne, interessati ad una velocizzazione del collegamento con Roma e Napoli. Penso alle aree intere della provincia di Benevento che potranno connettersi rapidamente con Afragola e Napoli, con tempi di percorrenza ridotti. Qui si parla di pendolari per la prima volta” conclude.

In Valle Ufita si incroceranno il traffico su gomma e quello su ferro con la realizzazione dell’alta capacità

LEGGI ANCHE:

‘Napoli-Bari’, Rfi: è il treno del nuovo Mezzogiorno

Raccordo Lioni Grottaminarda – casello A16, intesa siglata

Vaccinazioni negli studi medici in Campania, c’è l’intesa

La Campania è zona rossa fino al 21 marzo. Piazze, parchi e lungomare chiusi. Le regole

In Campania i positivi al Covid-19 sono 3.034 con 26 morti. De Luca chiude piazze e parchi

 

ARTICOLI CORRELATI