“Contagio in aumento fra i giovani in Irpinia e Campania”, Frieri (Asl): terza ondata iniziata

AGLI INSEGNANTI LA SOMMINISTRAZIONE DEL VACCINO ASTRA ZENECA AL CRISCUOLI E AL FRANGIPANE. Il direttore sanitario degli ospedali di Sant'Angelo dei Lombardi e Ariano Irpino chiede misure restrittive. Il Comune di Sant'Angelo dei Lombardi chiude le scuole di ogni ordine e grado dal 26 febbraio al 6 marzo

Contagio in aumento fra i giovani in Irpinia e in Campania, afferma il direttore sanitario dei presìdi di Ariano Irpino e Sant’Angelo dei Lombardi Angelo Frieri, che registra un incremento del contagio fra anche tra i giovanissimi.

Angelo Frieri, direttore sanitario degli ospedali Frangipane e Criscuoli

“Il virus sta colpendo i ragazzi e probabilmente non è stato prudente riaprire le scuole: i giovani dovrebbero restare di più a casa, e purtroppo oggi ci ritroviamo con alunni e docenti in quarantena, anche se molti di questi sono asintomatici o pauci sintomatici” ha spiegato il direttore sanitario, alle prese con la somministrazione dei vaccini AstraZeneca agli insegnanti. In attesa di un pronunciamento ufficiale da parte del Dipartimento di Prevenzione, che detta le tempistiche del tracciamento e isolamento, alcuni dirigenti scolastici e sindaci stanno prendendo iniziative autonome in merito alla chiusura delle scuole. Come aveva già preannunciato settimane fa il Governatore De Luca, le istituzioni valutano autonomamente le situazioni e dispongono le misure di sicurezza che ritengono opportune. La terza ondata è ormai partita, sottolinea. Lo si evince non solo per la diffusione di contagio acclarata fra i giovani, ma anche per il monitoraggio delle varianti. “Il virus sfugge, e anche se non ci sono particolari criticità con l’assenza di sintomi importanti sui giovani, bisogna frenare il rischio di contagio sugli anziani e sulle categorie a rischio” avverte il direttore sanitario, che teme il rischio di una ripresa dei ricoveri in prospettiva. “Per il momento presso l’ospedale di Ariano e quindi presso il reparto Covid non c’è questa grande pressione, per quanto riguarda l’Asl, ma non possiamo abbassare la guardia”. Nel frattempo molti sindaci hanno disposto con proprie ordinanze la chiusura delle scuole. Proprio a Sant’Angelo dei Lombardi da oggi 26 febbraio al 6 marzo la didattica è solo a distanza.

ALTA ADESIONE TRA I DOCENTI ALLA CAMPAGNA DI VACCINAZIONE. Intanto, mentre il contagio è in aumento fra i giovani in Irpinia, in questi giorni gli insegnanti e il personale della scuola si sta sottoponendo alla vaccinazione con una adesione registrata del 98% presso i presidi ospedalieri Asl di Ariano Irpino e Sant’Angelo dei Lombardi. Contemporaneamente, presso i punti vaccinali allestiti presso i centri comunali, si procede alla somministrazione dei vaccini per gli ultra ottantenni, con il concorso degli enti locali e le associazioni di volontariato. Mentre agli anziani si somministra lo Pfizer, agli insegnanti tocca l’AstraZeneca, che prevede il richiamo entro 12 settimane. “L’Aifa sostiene che questo vaccino può essere somministrato anche a soggetti fino a 65 anni, oltre la soglia iniziale dei 56 come sostenuto in precedenza. La massiccia adesione degli insegnanti in tutta la provincia, ci fa sperare sul buon esito della campagna di immunizzazione” continua Frieri. “In questa partita gli ospedali di Sant’Angelo e Ariano fanno da apripista, ma è stato aperto da poco il  punto vaccinale ad Avellino, e si attendono Solofra e Monteforte, per una distribuzione capillare sul territorio provinciale”.

Ospedale Criscuoli di Sant’Angelo dei Lombardi

OPERATORI SANITARI VACCINATI ALL’80%. A partire dal 2 gennaio scorso, il Criscuoli e il Frangipane hanno avviato la campagna di vaccinazione somministrando dosi Pfizer ai dipendenti sanitari, sia Asl che cliniche private. L’80% è stato coperto, ma c’è ancora qualche struttura accreditata che non è ancora stata chiamata ma che rientra nel piano di vaccinazione. La gestione affidata alle strutture ospedaliere prevede l’ottimizzazione delle somministrazione delle dosi disponibili: “Anche quando i destinatari previsti dall’elenco giornaliero non si sono presentati, le dosi sono state somministrate ugualmente, sempre nell’ambito delle categorie autorizzate dalla direzione generale” chiarisce il direttore. “Abbiamo sempre chiuso il cerchio, ma ci muoviamo seguendo la catena di comando, e nell’ottica delle linee guida regionali e dell’Asl”. Dopo gli insegnanti toccherà alle forze di polizia e alle categorie di soggetti fragili che saranno accorpate nel prossimo “scaglione”, a cui i sanitari dovranno somministrare uno specifico vaccino, come quello Pfizer, al momento più accreditato. “Non abbiamo certezze  assolute e siamo al contrario, in una fase di estrema incertezza, in cui si naviga a vista. Fortunatamente i virologici ci confortano sulla efficacia dei vaccini anche sulle varianti che sono emerse, soprattutto quella inglese. Il problema che si pone in questo momento è l’efficacia e la validità delle analisi che si fanno normalmente: non tutti i tamponi riescono a valutare le varianti, e sono necessari laboratori di II livello di virologia, in grado di registrare il sequenziamento. In provincia di Avellino non abbiamo questo tipo di laboratori, e in questo momento verificare la presenza di una variante è solo un fatto statistico” conclude.


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