Luciano De Crescenzo, Premio Internazionale di Giornalismo Civile in memoria

Il riconoscimento è stato conferito dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici nell’ambito della rassegna letteraria “Positano Mare, Sole e Cultura”, in quest’edizione ispirata al tema “La parola contro il potere”

Quest’anno il Premio Internazionale di Giornalismo Civile è stato conferito in memoria di Luciano De Crescenzo. Il riconoscimento è conferito dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici nell’ambito della rassegna letteraria “Positano Mare, Sole e Cultura”, in quest’edizione ispirata al tema “La parola contro il potere”, è dedicato a Carlo e Salvatore Attanasio “in ricordo dell’impegno profuso per condurre nella loro Positano i fermenti e le testimonianze della cultura internazionale”.

Luciano De Crescenzo negli anni ’80

Arturo Martorelli è il nuovo presidente del Premio Internazionale di Giornalismo Civile, assegnato come consuetudine ai giornalisti e ai personaggi che si sono distinti per l’impegno profuso nella tutela dei diritti civili, nelle inchieste e nel coraggioso sostegno dei valori sociali. “Il giornalismo civile, di fronte alla crescente confusione mediatica, rappresenta oggi un argine a difesa della cultura. – dichiara Arturo Martorelli – Luciano de Crescenzo, nelle sue pagine, è riuscito a esprimere, sotto la patina della leggerezza, una profonda vena civile, facendosi portatore di una personale visione umanistica legata alla grande tradizione della cultura filosofica meridionale”.

Luciano De Crescenzo nella locandina del film “Così parlò Bellavista”

LUCIANO DE CRESCENZO HA SCRITTO 46 LIBRI TRADOTTI IN 21 LINGUE. Ingegnere, sceneggiatore, attore e regista, Luciano De Crescenzo ha esordito come scrittore nel 1977 con Così parlò Bellavista. Da allora ha pubblicato 46 libri, tradotti in 21 lingue. Lo scorso luglio, ad un anno dalla sua morte, è uscito in libreria “Accadde domani” (Mondadori) una raccolta di articoli scritti tra la fine degli anni Settanta e primi anni del Duemila, selezionati dalla figlia Paola, nei quali De Crescenzo ha approfondito temi come l’omosessualità, il nucleare, l’inquinamento, la corruzione, l’influenza della tecnologia nei rapporti sociali, il problema delle carceri e la cosiddetta ‘questione meridionale’, tutti temi ancora al centro di accesi dibattiti. “Se qualcuno avesse chiesto a mio padre di scegliere un altro posto oltre Napoli, un luogo a cui era legato affettivamente, quasi sicuramente avrebbe risposto la Costiera Amalfitana. Per questo credo che sapere di un premio conferitogli nell’ambito della rassegna letteraria di Positano, che lo ha visto tra i suoi principali attori e sostenitori, lo avrebbe di certo commosso – dichiara Paola De Crescenzo – Lo scorso luglio, ad un anno dalla sua scomparsa, Mondadori ha voluto omaggiare la sua memoria pubblicando “Accadde domani”, una raccolta di suoi articoli scritti tra la fine degli anni Settanta e i primi anni del Duemila e pubblicati sui principali quotidiani nazionali. “Scritti quasi profetici” è il sottotitolo, e in effetti le tematiche trattate, ancora oggi di grande attualità, aiutano a guardare al futuro con più consapevolezza e dimostrano come la curiosità e la conoscenza possano aiutarci a riflettere su ciò che accade oggi. Ringrazio l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, il Comune di Positano e Mare, Sole e Cultura per questo riconoscimento, e rivolgo un pensiero ai tanti lettori di tutto il mondo che lo hanno amato, e che ancora oggi continuano a dimostrarmi il loro affetto”.


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