Don Sabino Scolamiero, l’ultimo saluto di Ufita e Altirpinia

Celebrati dal Vescovo di Ariano Lacedonia don Sergio Melillo i funerali dell'81enne sacerdote, già parroco a Grottaminarda, Lacedonia e Cairano, dove da giovanissimo nel '63 iniziò il suo percorso pastorale

Don Sabino Scolamiero

Ieri l’ultimo saluto della comunità cattolica dell’Ufita e dell’Altirpinia a Don Sabino Scolamiero, deceduto per un malore domenica scorsa. Era nato a Sant’Andrea di Conza il 12 febbraio 1939, aveva 81 anni. Il Vescovo di Ariano Lacedonia, don Sergio Melillo, ha celebrato le esequie di un sacerdote già parroco a Grottaminarda, Lacedonia e Cairano, dove da giovanissimo nel ’63 fu nelle sue vesti di prete tra le comparse del film neorealista ‘La donnaccia’, interpretando se stesso. Aveva superato il traguardo dei 50 anji di sacerdozio, dopo aver dedicato la sua vita alla fede in Dio, assecondando una vocazione già matura in lui negli anni dell’adolescenza. Dopo il seminario, il suo primo incarico fu a Cairano nell’estate del 1963, quando fu chiamato a sostituire un prete molto noto e apprezzato, don Leone Iorio. Il giovane don Sabino è finito così immortalato in una delle pellicole più celebri del Neorealismo, “La donnaccia”, come molti dei residenti in quel momento nel suggestivo borgo dell’Alta Irpinia. Nel 2019 per raggiunti limiti di età ha lasciato la guida della parrocchia di Santa Maria Assunta – Concattedrale in Lacedonia e la funzione di Amministratore Parrocchiale di Santa Maria della Cancellata in Lacedonia. In queste ore, il Sindaco e l’Amministrazione Comunale di Grottaminarda hanno diffuso una nota, esprimondo sentimenti di vivo cordoglio e affettuosa vicinanza alla famiglia Scolamiero, alla Diocesi di Ariano Irpino – Lacedonia e alla Parrocchia di Santa Maria Maggiore per la morte di Monsignor Sabino Scolamiero, ricordando con stima l’impegno umano e spirituale profuso per alcuni anni nella funzione di Parroco della Comunità di Grottaminarda.


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