L’Asl di Avellino attiva 58 posti letto covid negli Ospedali di Ariano e Sant’Angelo dei Lombardi. Scatta il piano per l’emergenza sanitaria, mentre si informa che «su disposizione dell’Unità di Crisi Regionale, sono sospese le attività ambulatoriali e i ricoveri programmati presso gli Ospedali di Ariano Irpino e Sant’Angelo dei Lombardi, fatti salvi i ricoveri con carattere di urgenza ‘non differibili’ e quelli per pazienti oncologici, medici e chirurgici». Resta, invece, «garantita l’attività ambulatoriale nei Distretti Sanitari dell’ASL di Avellino. Si attua in provincia di Avellino quanto disposto su tutto il territorio regionale».
FRANGIPANE E CRISCUOLI, ECCO LA RIPARTIZIONE DEI POSTI LETTO COVID. L’Asl fornisce le cifre relative al piano di potenziamento dei posti letto dedicati ai pazienti di corinavirus in Irpinia. «L’Unità di Crisi regionale ha disposto, nei Presidi Ospedalieri dell’ASL di Avellino, l’attivazione di n. 58 posti letto Covid così suddivisi: 13 Terapia Intensiva, 15 Sub Intensiva, 30 Medicina Covid», si legge nella informativa.
DA OGGI 7 POSTI DI TERAPIA INTENSIVA ATTIVI AD ARIANO IRPINO. Pertanto, da oggi sono attivi 7 posti di Terapia Intensiva presso il P.O. di Ariano Irpino, mentre dal primo novembre sarà aperta la nuova Area Covid con 7 posti di Terapia Intensiva, 10 posti di Sub Intensiva e 16 di medicina COVID. L’Azienda Sanitaria Locale, inoltre, ha avviato presso il P.O. di Ariano Irpino la ricoversione del reparto di Medicina Interna per 12 posti letto. Infine, presso il P.O. di Sant’Angelo dei Lombardi dal 23 ottobre saranno attivati 6 posti di Terapia Sub Intensiva.
IL SINDACO DI ARIANO: «NO ALLA SOSPENSIONE INDISCRIMINATA DEI RICOVERI E ATTIVAZIONE DELLE DEGENZE COVID-19». Intervenendo con una nota, il sindaco di Ariano Irpino chiede tutela per i cittadini che fanno capo all’Ospedale Frangipane. «Il Sindaco di Ariano Irpino, Enrico Franza, in campo per la tutela sanitaria dei cittadini. Il primo cittadino ha avanzato una serie di richieste alla direzione generale dell’Asl di Avellino ed al Direttore Sanitario dell’Ospedale Frangipane», si legge nel comunicato. Enrico Franza ha chiesto in particolare di «attivare presso l’Ospedale Sant’Ottone Frangipane 33 posti lettoda dedicare alla degenza di pazienti Covid-19, secondo quanto già previsto in fase di allestimento del relativo reparto. Chiesta inoltre la suddivisione dei posti letto tra degenza ordinaria, sub intensiva ed intensiva. Tale richiesta è essenzialmente orientata a non penalizzare la gestione ordinaria delle attività ospedaliere». A tal fine, si legge ancora, «il Sindaco Franza ha richiesto espressamente di creare un sistema in grado di assicurare le urgenze, il trattamento degli ammalati oncologici, dializzati e cardiopatici, nonché di continuare il trattamento delle patologie di elezione in ogni reparto ospedaliero, anche se in maniera ridotta». In questo quadro, Franza considera «necessario, ai fini della tutela della salute dei cittadini che fanno riferimento al nosocomio arianese, dare continuità assistenziale, anche tramite gli ambulatori, senza l’interruzione delle attività che si ritengono indispensabili per garantire la salute dei cittadini stessi». Per queste ragioni, il Sindaco «Enrico Franza ha espresso chiara contrarietà alla sospensione indiscriminata dei ricoveri programmati, dovendosi limitare il ricorso a tale pratica solo per quanto necessario, come indicato nelle note dell’Unità di Crisi Regionale Emergenza Covid n. 2758 e 2762».
RICOVERI PROGRAMMATI BLOCCATI IN CAMPANIA DA OGGI 19 OTTOBRE. Ricoveri programmati bloccati in Campania, ad esclusione dei pazienti oncologici. La decisione è stata comunicata ieri dall’Unità di Crisi Unità Regionale (per la realizzazione di misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologia da COVID-19), alle Aziende Sanitarie e Ospedaliere anche universitarie. Il provvedimento si rende necessario per l’aumento dei ricoveri collegato alla crescita dei contagi da coronavirus. Sono sospesi i ricoveri medici e chirurgici nelle strutture pubbliche e, per iniziativa della ‘Unità di crisi regionale per le attività ambulatoriali’, si bloccano anche le attività ambulatoriali negli enti del Servizio sanitario nazionale, esclusi dialisi, radioterapia, onocologico-terapici e altri servizi a carattere di urgenza.
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