Il Ministro Provenzano ad Avellino con i vescovi delle Aree Interne: «Risorse, semplificazione e assunzioni pubbliche»

IL NUOVO MEZZOGIORNO DOPO IL COVID-19: I PIANI PER LE AREE PILOTA: SARANNO RIPROGRAMMATI I FONDI STRUTTURALI 2014-20. Presso l'auditorium del nuovo Polo Giovani di Avellino doppio confronto sull'intervento pubblico per il rilancio economico in Campania

Il Ministro Provenzano ad Avellino con i vescovi delle Aree Interne ha annunciato gli obiettivi del Governo nel Mezzogiorno con riferimento all’Entroterra della Campania. «Riprogrammazione delle risorse europee 2014-20, rispetto della clausola del 34% per gli investimenti pubblici dello Stato al Sud, semplificazione procedurale e assunzioni pubbliche nella macchina burocratica statale, per accelerare gli impieghi». Questo in sintesi l’intervento del Ministro Provenzano ad Avellino con i vescovi delle Aree Interne, ospite della Diocesi di Avellino per un confronto sul lavoro a partire dall’impiego delle risorse strutturali con un impegno diretto dello Stato. Come aveva annunciato il Coordinatore nazionale del Comitato tecnico della Strategia nazionale per le Aree Interne Francesco Monaco a Nuova Irpinia, il Ministro per il Sud e la cabina di regia nazionale si sono riuniti in Campania per assumere impegni precisi. Stamane, presso l’auditorium del nuovo Polo Giovani di Avellino in via Morelli e Silvati, doppio confronto sul tema delle Aree interne alla presenza del Ministro del Mezzogiorno e della Coesione Territoriale, Giuseppe Provenzano.  La giornata sarà suddivisa in due momenti: il primo di carattere convegnistico alle ore 10.00, con la partecipazione dei Vescovi delle diocesi delle province di Avellino e Benevento, che hanno da poche settimane sottoposto la questione al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, presenti i rappresentanti delle forze sociali e sindacali, dei Sindaci, con le conclusioni del Ministro. Poi il confronto di merito sulle Aree Pilota. Ad ascoltare, tra gli altri: il Prefetto di Avellino, Paola Spena, che ha accolto il rappresentante del Governo Conte; il Sindaco di Avellino, Gianluca Festa; il Presidente di Confindustria Avellino, Giuseppe Bruno.

Il Ministro Provenzano ad Avellino con i vescovi delle Aree Interne. Conferenza sul Lavoro

«SBLOCCO DELLE RISORSE ASSEGNATE CON LA SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE E GARANZIA SUL RIPARTO NAZIONALE: IL 34% AL SUD». Nel suo intervento il Ministro ha assunto impegni precisi a nome del Governo. Lo Stato garantirà la clausola del 34% già inserita nella Finanziaria, ma soprattutto renderà fluida la spesa pubblica. Il problema oggi non sono le risorse, ma la canalizzazione verso l’obiettivo degli investimenti sui territori. In questo quadro, il Governo intende affrontare il tema di un riassetto della macchina organizzativa pubblica, anche procedendo con nuove assunzioni.

Francesco Monaco, coordinatore del comitato tecnico nazionale Snai

IL MINISTRO PROVENZANO AL TAVOLO CON I SINDACI DELLE AREE PILOTA. Il Ministro nel pomeriggio ha proseguito la sua visita irpina, partecipando al Tavolo di programmazione delle Aree Pilota, accanto al Coordinatore nazionale per le aree interne Francesco Monaco, ai riferimenti delle aree Snai (Strategia nazionale aree interne) della programmazione 2014-2020 -Alta Irpinia, Cilento interno, Vallo di Diano e Tammaro-Titerno- e ai riferimenti dei territori che si sono candidati ad entrare nella Snai nell’ambito della programmazione 2021-2027, ovvero la Comunità Montana della Valle Ufita, Fortore beneventano, Matese e Comunità Montana Alto Sele-Tanagro. Obiettivo già preannunciato del Ministro e dello staff tecnico della strategia nazionale, verificare lo stato dell’arte della progettazione adottata dall’Accordo di Programma Quadro, tanto quanto quello di sollecitare le aree che non hanno concluso la definizione dell’accordo, in attuazione della delibera Cipe che prevede la chiusura di tutti gli ApQ entro dicembre 2020. Per l’attuazione invece ci sarà tempo fino al 2023. La riprogrammazione dei fondi strutturali 2014-20 è il fulcro dell’iniziativa ministeriale, come ha già annunciato nel corso di un recente incontro con la Regione Lazio.

Il Ministro Provenzano ad Avellino con i vescovi delle Aree Interne. Conferenza sul Lavoro. La locandina dell’appuntamento con il Ministro per il Sud

LA SANITÀ IN ALTA IRPINIA. In attesa di scoprire lo stato dell’arte sulla tabella di marcia in provincia di Avellino, l’esperienza dell’Alta Irpinia sul fronte sanitario tra teleradiologia e creazione di un’unità speciale per i pazienti in stato vegetativo è stata menzionata in occasione della prima riunione nazionale, dedicata alle storie della strategia, ovvero a quei progetti già attuativi che possono dare il polso di quello che SNAI può produrre in termini di miglioramento della qualità della vita dei cittadini. “La pandemia, causa di uno dei periodi più duri della nostra Storia, non ha fermato l’avanzamento della Strategia nazionale per le aree interne. Anzi, ha radicato ancor di più in noi la convinzione di dover proseguire il lavoro avviato, potenziandola e trasformandola in politica strutturale” ha già affermato il Ministro Provenzano a riguardo. Ad oggi, alla luce dell’approvazione del Recovery Plan a Bruxelles, spetterà alla rete territoriale pianificare al meglio per ribaltare le sorti delle aree interne e per riequilibrare i rapporti con le zone costiere, partendo dalla infrastrutturazione digitale e viaria, per giungere alla compensazione del divario fra Nord e Sud.

Il Vescovo di Avellino, monsignor Arturo Aiello

I NUMERI REGISTRATI DALLA STRATEGIA NAZIONALE. Durante il primo incontro intanto, è stato fatto il punto sullo stato di attuazione della Strategia: su 72 aree selezionate, 54 vedono le rispettive strategie approvate dal Comitato, 38 gli Accordi di Programma Quadro sottoscritti, per un totale di 668 milioni di euro. Il riparto settoriale degli accordi sottoscritti o in sottoscrizione risulta il seguente: il 5% dedicato ad investimenti per la sicurezza del territorio, il 7% all’efficientamento energetico, il 9% ai sistemi produttivi territoriali, il 2% all’inclusione sociale, il 2% all’assistenza tecnica, il 9% ai servizi digitali, l’11% all’istruzione, il 10% ai servizi sanitari e socio educativi, il 16% al trasporto, il 4% alla valorizzazione delle produzioni tipiche locali, il 5% alle imprese. Attenzione anche sulle fonti di finanziamento per quanto riguarda le aree che hanno chiuso la Strategia: 202 milioni di euro dalle leggi di Bilancio; 623 milioni di euro dai Programmi regionali FESR, FSE, FEASR e FEAMP. 122 milioni da altre risorse pubbliche e private.


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