Ariano restituisce le chiavi dei negozi al Prefetto: servono aiuti immediati

In 300 hanno manifestato nel rispetto del distanziamento sociale per chiedere il riconoscimento della zona franca e lo stanziamento di aiuti. La rivendicazione: l'emergenza coronavirus sul Tricolle ha seminato morte e miseria, capovolgendo le sorti della laboriosa città in appena due mesi

Ariano restituisce le chiavi dei negozi al Prefetto. In 300 hanno affollato la piazza sotto la sede del Comune esponendo cartelli con cui hanno sollecitato aiuti immediati. Gli esercenti e gli artigiani hanno chiesto al Vice Prefetto Vicario Silvana D’Agostino, oggi commissario cittadino, di fare carico della situazione di grave disagio sociale provocata sul Tricolle dall’emergenza economica prodotta due volte dal coronavirus: la prima per il lockdown che ha riguardato tutta l’Italia, la seconda per la zona rossa imposta per 40 giorni durante l’escalation dei contagi, che fanno di Ariano il centro più colpito della Campania in rapporto al numero di abitanti.

Ariano restituisce le chiavi dei negozi al Prefetto: servono aiuti immediati

Mentre i commercianti e i piccoli imprenditori seguitavano a riempire il cesto disposto per la raccolta delle chiavi il Commissario prefettizio è intervenuto, parlando alla folla presente. Accanto a Silvana D’Agostino c’era il Vescovo Sergio Melillo, che accompagna da mesi le sofferenze della popolazione nella sua diocesi, col sostegno morale e con opere di carità e solidarietà di cui i cittadini anche non fedeli gli rendono merito. Il commissario prefettizio recapiterà le chiavi al Governo per il tramite del Prefetto Paola Spena. La manifestazione è avvenuta nel rispetto delle norme sul distanziamento sociale, in maniera ordinata e pacifica, sotto gli occhi delle varie rappresentanze di categoria.

Il Vice Prefetto Vicario di Avellino, Silvana D’Agostino

ARIANO RESTITUISCE LE CHIAVI DEI NEGOZI CHIEDENDO RISPETTO PER LE SOFFERENZE E I DANNI SUBÌTI. Tutti provvisti di mascherine, i cittadini di Ariano hanno rispettato le disposizioni, pur dando vita ad una iniziativa partecipata ma composta, nonostante le forti difficoltà economiche che tante famiglie oggi patiscono per l’improvviso blocco di ogni attività. Lo spettro di una depauperizzazione aleggia su una città che prima dell’epidemia rappresentava uno dei punti di maggiore capacità reddituale in una provincia dove le sacche di sofferenza non sono poche, nonostante una significativa presenza imprenditoriale.

Palazzo Chigi, sede del Consiglio dei Ministri e della Presidenza

ARIANO ESCLUSA CON LE ZONE ROSSE DAL DECRETO RILANCIO, PER ORA NON HA NEMMENO LA «ZONA FRANCA». Per ora Ariano, esclusa dagli aiuti nazionali come tutti gli altri Comuni dichiarati zona rossa per il Covid-19, non ha avuto il riconoscimento della zona franca. Lo stabilisce un avviso di rettifica pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale a poche ore dagli annunci dell’ammissione ai fondi. Un colpo di scena che ha innescato reazioni di forte indignazione e viva preoccupazione in tutte le istituzioni cittadine, provinciali e regionali. Dopo l’allarme lanciato dall’ex assessore Filomena Gambacorta, seguito dall’ex Sindaco Domenico Gambacorta con un suo post su Facebook, hanno preso posizione anche il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, il capo dell’opposizione in Consiglio regionale, Stefano Caldoro e l’ex Sindaco Enrico Franza, che sollecita una visita del governatore. Il commissario prefettizio, Silvana D’Agostino, da oltre un mese attende la risposta del governo alla richiesta di riconoscimento della zona franca per una città che ha pagato il più alto prezzo in termini economici ma anche di vite umane alla emergenza coronavirus nel Mezzogiorno.


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