«La Campania riaprirà col cessato pericolo». De Luca: basta demagogia

Il governatore è intervenuto nel suo punto sull'epidemia frenando la spinta alle aperture "facili". L'affondo contro la Lombardia: abbiamo contenuto il contagio col massimo rigore limitando la mobilità. Stoccate a Salvini

«La Campania riaprirà col cessato pericolo», ha affermato il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, intervenendo nel suo consueto briefing settimanale in videoconferenza. Con toni perentori, il Presidente della Campania ha invitato i colleghi governatori ad evitare di fare «demagogia sulla disperazione della gente». Se i dati non lo consentiranno le riaperture non ci saranno. «Mi capita di ascoltare da settimane colleghi di altre Regioni e di altre istituzioni invocare la riapertura universale», ha affermato in un passaggio. Ha sfidato i Governatori a passare dagli annunci alle azioni, ponendo fine al «chiacchiericcio». Chi vuole aprire lo faccia, assumendosene le responsabilità. Per De Luca chi aprirà domani, chiuderà di nuovo dopodomani.

IL MODELLO CAMPANIA. Il Governatore si è detto ben deciso a non deviare da quello che ha definito il «modello Campania» sul lockdown attuato con rigore. E su questo ha fatto un parallelo con la Lombardia. «A Milano in queste ore registriamo nuovi contagi», ha sottolineato, facendo riferimento alle centinaia di casi in più ogni giorno. «Una delle differenze tra Campania e Lombardia è rappresentata dal fatto che lì venti giorni fa avevano una mobilità del 42%, cioè la metà della popolazione che era in giro». Al contrario in Campania sono stati stretti i freni anticipando di 2 settimane le chiusure e attuando un lockdown responsabile con l’obiettivo di contenere il contagio per far ripartire l’economia in condizioni di sicurezza. Il governatore della Campania ha rivendicato i risultati di questo metodo, conseguiti anche grazie al miglioramento costante del sistema sanitario regionale: “Evitate di andare negli ospedali del nord perchè abbiamo la migliore assistenza e la più sicura d’Italia qui da noi”, ha affermato.

SFIDA APERTA A SALVINI. Il presidente De Luca non si è sottratto alla polemica politica con riferimenti impliciti al vecchio disegno del regionalismo differenziato. “Per anni i sistemi ospedalieri del nord hanno campato con i soldi che prendevano dalla nostra regione attraverso al cosiddetta mobilità passiva”. Per il Governatore la realtà nell’emergenza ha restituito i giusti meriti al sistema sanitario campano. Senza citarlo ne ha avute anche per il leader della lega Matteo Salvini “costantemente disinformato sul Sud Italia”, tirato in ballo a proposito delle politiche per la casa: “Non voglio fare nomi, ma c’è un esponente politico che va in giro in questo periodo in Italia con i suoi occhiali color pannolino di bimbo a dire che solo una regione del nord ha messo in campo iniziative per gli affitti”. De Luca ha ricordato “all’autorevole esponente del Nord e e del sovranismo che la Regione Campania ha varato un programma di aiuti e di fitti con 2 bandi per quasi 70 milioni di euro”.

APPELLO AI CAMPANI. De Luca ha concluso il suo punto sull’epidemia chiedendo la massima responsabilità ai cittadini campani, promettendo che ulteriori sacrifici saranno ripagati dalla fine delle restrizioni appena possibile in una condizione di salvaguardia per la vita e la tranquillità delle persone. Il messaggio è chiaro: “La Campania riaprirà col cessato pericolo”. Ha chiesto di continuare ad indossare diligentemente la mascherina, di lavarsi costantemente le mani e di rispettare il distanziamento sociale.


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