Il lockdown costa all’Irpinia 3,73 milioni al giorno. Chiuse 21mila su 53mila aziende

Riunito il Consiglio della Camera di Commercio di Avellino in modalità a distanza. Annunciato un Piano economico per il sostegno delle imprese irpine. Stanziati i primi 5 milioni di euro per la crisi di liquidità di barbieri e parrucchieri, bar e ristoranti

La corte interna alla Camera di Commercio di Avellino in piazza Duomo

Il lockdown costa all’Irpinia 3,73 milioni al giorno, un conto pagato dalle 21mila aziende chiuse sulle 43mila aziende operanti nella provincia di Avellino. Il dato è stato fornito dal Consiglio della Camera di Commercio, riunita sotto la presidenza di Oreste La Stella. Il Segretario Generale Perozzi ha fornito i dati economici provinciali. Sono 32.000 le aziende a cui è stata consentita l’attività: «Facendo un’elaborazione sul valore aggiunto prodotto dall’economia provinciale in relazione ai settori bloccati dalle misure restrittive, la perdita si può valutare all’incirca pari a 3,73 milioni di euro al giorno», ha affermato. Per rendere più evidente la situazione, Perozzi ha ricordato le cifre relative al credito nello scorso anno: «Nel 2019 le Banche hanno erogato al sistema Irpinia 4,2 miliardi di euro di finanziamenti di cui 1,6 miliardi alle imprese della provincia di Avellino».

Oreste La Stella, Presidente della Camera di Commercio

IL LOCKDOWN COSTA ALL’IRPINIA 3,73 MILIONI DI EURO AL GIORNO: IL CONSIGLIO RIUNITO SULL’EMERGENZA ECONOMICA. Il Consiglio della Camera di Commercio di Avellino si è riunito giovedì 9 aprile «in modalità a distanza con una presenza quasi plenaria per avviare la discussione sulle misure da attivare per il sostegno del sistema imprenditoriale irpino, messo a durissima prova dall’emergenza sanitaria e dalle misure restrittive di contrasto al virus adottate dal Governo nazionale e regionale ormai da più di un mese, con gravi conseguenze sull’economia e sul lavoro», si legge in una nota dell’ente camerale. «Il Presidente La Stella ha ribadito l’impegno dell’Ente al fianco degli imprenditori irpini che nella fase emergenziale si è tradotto da una parte nel garantire i servizi essenziali per le attività d’impresa, a partire dal rilascio delle firme digitali e dei certificati per l’estero, e dall’altra nel dare immediato sostegno al bisogno di liquidità che sin dall’avvio della crisi è stato individuato dalla camera di Avellino quale prioritario, stanziando immediatamente risorse per l’abbattimento dei tassi d’interesse sui finanziamenti bancari e successivamente modificando il bando con l’erogazione anticipata del contributo, secondo quanto suggerito dalle successive linee guida Unioncamere per tutto il territorio nazionale», si legge nel comunicato diffuso al termine della riunione. In attesa di altri provvedimenti, il Presidente La Stella ha fatto sapere di aver destinato cinque milioni di euro al Piano d’interventi per l’Irpinia. Dopo Pasqua, comunque nei prossimi giorni, il piano sarà approvato dalla Giunta unitamente all’assestamento di bilancio, in modo da rendere immediatamente attuative tutte le azioni ed iniziative che saranno deliberate.

Interno della Camera di Commercio di Avellino in piazza Duomo

TRA LE PROPOSTE: UN PRESIDIO PER L’EMERGENZA E UNA INDAGINE CONOSCITIVA ECONOMICA SUL TERRITORIO. Tra le molte proposte dei consiglieri, una riguarda l’attivazione di un presidio qualificato presso la Camera di Commercio, «per supportare gli imprenditori irpini ad orientarsi tra i numerosi provvedimenti di natura finanziaria, fiscale e giuridica che si stanno sovrapponendo a diversi livelli istituzionali e che per la complessità tecnica presentano oggettive difficoltà di accesso per coloro che non  hanno le competenze specialistiche», si riferisce. «Molto sentita anche l’esigenza di avviare un’indagine conoscitiva sul territorio dal punto di vista qualitativo, per comprendere le reali conseguenze del coronavirus in Irpinia, tenendo anche conto che l’impatto della situazione investe anche chi sta continuando ad operare ma in un contesto di difficoltà generale». A questo riguardo, si fa sapere, «la Camera ha già attivato una casella di help-desk [email protected]  a disposizione delle imprese irpine per segnalare eventuali criticità ed esigenze specifiche derivanti dall’emergenza sanitaria».

«SERVE LIQUIDITÀ ALLE IMPRESE: COMMERCIANTI, AUTONOMI E PARRUCCHIERI». Inoltre, è stata sostenuta da tutti l’esigenza d’intervenire sulla crisi di liquidità delle imprese, a partire da quelle chiuse ed in particolare quelle che dalla prima ora hanno dovuto interrompere l’attività come barbieri e parrucchieri, bar e ristoranti. Se il lockdown costa all’Irpinia 3,73 milioni al giorno, per gli imprenditori diventa progressivamente sempre più difficile resistere in attesa della riapertura. Si tratta di imprenditori, artigiani e commercianti «obbligati a far fronte alle spese di gestione, pur nella consapevolezza dei limiti finanziari dell’Ente camerale rispetto alla dimensione del fenomeno e della necessità di evitare sovrapposizioni o inutili duplicazioni d’interventi rispetto a quelli che Regione e Governo hanno deliberato».

IL RICORDO DELL’ARCHITETTO ZITO. In apertura dei lavori, il Presidente Oreste La Stella ed il Segretario Generale Luca Perozzi hanno ricordato «con sentita tristezza e partecipazione la dolorosa ed improvvisa scomparsa dell’architetto Maurizio Zito con il quale la Camera di Commercio ha vissuto nel tempo una lunga e fruttuosa collaborazione in tante prestigiose iniziative che vedevano al centro dei reciproci interessi la visibilità e la valorizzazione dell’Irpinia», si legge nella nota. Sono «tutti degni di menzione i progetti scaturiti dalla creatività di Zito e della moglie, nonché partner di studio Hikaru Mori, e da ultimo non può non ricordarsi l’installazione all’Expo di Milano che per tre mesi ha fatto da cornice alle eccellenze del nostro territorio in una vetrina di grande risalto internazionale».


LEGGI ANCHE:

Pensioni e imprese in Campania, il Piano sale a 900 milioni. Dalla Regione anche mini-bond

Il Covid-19 blocca Iva e contributi. Il Governo finanzia tutte le imprese

I positivi al coronavirus in Irpinia salgono a 395, nuova impennata: +21. Per la prima volta nessun caso dal Moscati

ARTICOLI CORRELATI