«Vietato uscire dal Comune di residenza». Doppia ordinanza

SODDISFATTO IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA, CHE SOLLECITA LA MOBILITAZIONE DELLE FORZE ARMATE. Il provvedimento congiunto del ministro della Salute e dal ministro dell'Interno efficace fino all'entrata in vigore di un nuovo decreto del presidente del Consiglio dei ministri, di cui all'articolo 3 del decreto legge numero 6/2020. In serata la Regione Campania ha aggiunto norme stringenti su chi arriva da fuori: quarantena obbligatoria e verifica della temperatura all'arrivo

«Vietato uscire dal Comune di residenza». C’è l’ordinanza. «Da oggi è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute», si legge in una nota pubblicata dal Ministero della Salute. «Lo stabilisce l’ordinanza adottata congiuntamente dal ministro della Salute e dal ministro dell’Interno che rimarrà efficace fino all’entrata in vigore di un nuovo decreto del presidente del Consiglio dei ministri, di cui all’articolo 3 del decreto legge numero 6/2020». Il ministro della Salute, Roberto Speranza, commentando la nuova ordinanza, ha detto che «sono giorni cruciali. Bisogna ridurre al minimo gli spostamenti. Chi da domani non andrà più al lavoro è essenziale che resti a casa e aiuti così tutti quelli che devono continuare a lavorare. È fondamentale che ciascuno faccia la propria parte».



LA REGIONE CAMPANIA HA INTEGRATO L’ORDINANZA INTERMINISTERIALE CON UN NUOVO PROVVEDIMENTO CHE REGOLAMENTA L’EVENTUALE INGRESSO DA FUORI REGIONE. Se con quella interministeriale è vietato uscire dal Comune di residenza, la Regione ha introdotto una sua nuova ordinanza, la n.20 del 22 marzo 2020, firmata dal Presidente Vincenzo De Luca, per disciplinare le modalità di ingresso in Campania. Il provvedimento contiene ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19».

Un treno Frecciarossa, simbolo dell’alta velocità ferroviaria

«CHI ARRIVA O È ARRIVATO ENTRO 14 GIORNI IN QUARANTENA». Le misure adottate si applicano «fermo restando quanto stabilito dall’Ordinanza del Ministro della Salute e del Ministro dell’Interno 22 marzo 2020, secondo cui è fatto divieto a tutte le persone fisiche di traferirsi o spostarsi con mezzi pubblici o privati in Comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute». L’ordinanza regionale stabilisce con decorrenza dalla data odierna e fino al 3 aprile 2020, a tutti i soggetti provenienti dalle altre regioni d’Italia o dall’estero, che faranno ingresso in regione Campania o vi abbiano fatto ingresso negli ultimi 14 giorni per rientrare nel territorio regionale, è fatto obbligo: di comunicare tale circostanza al Comune e al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta o all’operatore di sanità pubblica del servizio di sanità pubblica territorialmente competente; di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario, mantenendo lo stato di isolamento per 14 giorni dall’arrivo, con divieto di contatti sociali; di osservare il divieto di spostamenti e viaggi; di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza; in caso di comparsa di sintomi, di avvertire immediatamente il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta o l’operatore di sanità pubblica territorialmente competente per ogni conseguente determinazione.

Task Force Coronavirus in Campania, ecco il team. Guida Italo Giulivo. Una conferenza stampa con il Presidente della Giunta Regionale della Campania, Vincenzo De Luca

NOMINATIVI DEI VIAGGIATORI VANNO TRASMESSI ALLA REGIONE CAMPANIA: VERIFICA DELLA TEMPERATURA CORPOREA ALL’ARRIVO. In base alle disposizioni dell’ordinanza n. 8 dell’8 marzo 2020 in ordine all’obbligo, per i concessionari di servizi di trasporto aereo, ferroviario e di lunga percorrenza su gomma, di acquisire e mettere a disposizione delle Forze dell’Ordine e dell’Unità di Crisi regionale istituita con decreto del Presidente della Giunta Regionale n.45/2020, dei Comuni e delle AASSLL, i nominativi dei viaggiatori con destinazione aeroporti e le stazioni ferroviarie, anche dell’Alta velocità, del territorio regionale sono confermate ed estese al rientro da tutte le regioni d’Italia e dall’estero. A tutti i viaggiatori in arrivo, anche per motivi consentiti dalle vigenti disposizioni nazionali e regionali, alle stazioni ferroviarie di Napoli, Napoli Afragola, Salerno, Caserta, Benevento nonché Battipaglia, Aversa, Sapri, Eboli, Vallo della Lucania, con treni che effettuano collegamenti interregionali, è fatto obbligo di: sottoporsi alla rilevazione della temperatura corporea, secondo le modalità organizzate presso le singole stazioni, in conformità a quanto previsto con il presente provvedimento; compilare l’autocertificazione, secondo il format diramato dal Ministero dell’interno e diffusamente in uso su tutto il territorio nazionale.

Il Viminale, sede del Ministero dell’Interno

«VIETATO USCIRE DAL COMUNE DI RESIDENZA», SODDISFATTO IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA, CHE SOLLECITA LA MOBILITAZIONE DELLE FORZE ARMATE. “Esprimo il mio vivo apprezzamento per la tempestività e l’importanza della decisione assunta dal Governo, ed esplicitata dal decreto congiunto del Ministero della Salute e del Ministero dell’Interno, per il blocco di tutte le partenze da Nord a Sud”, ha dichiarato nel pomeriggio il Governatore. “Questo ci aiuterà a combattere meglio la diffusione del contagio. Ricordo tuttavia che rimane aperto un problema che a mio parere va affrontato con altrettanta tempestività e determinazione: il controllo del territorio, per il quale le forze in campo sono insufficienti”. Per De Luca, “da questo punto di vista ritengo assolutamente necessario l’impegno per un grande sforzo collettivo, rivolto all’obiettivo essenziale e prioritario di contenere il contagio. Occorre un piano di mobilitazione mirato delle forze di polizia ma anche di tutte le Forze Armate, coerente con l’obiettivo, al netto delle attività di prevenzione antiterrorismo”.
In mattinata, al Premier era stata sollecitata dal Governatore l’adozione di misure drastiche per bloccare il prevedibile flusso di cittadini di ritorno al Sud e in Campania per la chiusura di attività produttive. «Il Presidente Conte ha rassicurato De Luca: il Governo sta affrontando questa problematica per le decisioni di merito», aveva chiarito una nota diffusa dall’Unità di Crisi Regionale.​ Nei giorni scorsi il Presidente della Giunta Regionale della Campania, Vincenzo De Luca aveva chiesto al Governo di intervenire sui controlli, per evitare un allargamento all’intero Paese del focolaio. «Ho rivolto un invito al Governo affinché vengano assunte misure drastiche per evitare o controllare l’arrivo di cittadini da regioni e Paesi in cui il contagio è già elevato», ha fatto sapere il Governatore della Campania. «Ho già sottolineato il pericolo eccezionale che può derivare da spostamenti incontrollati che si andrebbero a sommare a quelli delle settimane scorse. Tali flussi renderebbero davvero ingovernabile la situazione in Campania». Per queste ragioni «attendiamo un confronto di merito urgente con il Governo su questa nuova grave emergenza che si profila».

Discorso alla Nazione del Premier Giuseppe Conte – Roma, 21 marzo 2020

SI RALLENTA IL MOTORE PRODUTTIVO DEL PAESE, ATTESO IL DECRETO. ECCO COSA CONTINUERÀ A RESTARE APERTO. Il Governo ha deciso di compiere un altro passo per contenere la diffusione del contagio del Covid-19. Vietato uscire dal Comune di residenza, sarà chiusa «sull’intero territorio nazionale ogni attività produttiva che non sia strettamente necessaria, cruciale, indispensabile a garantirci beni e servizi essenziali», ha annunciato il premier Giuseppe Conte la sera del 21 marzo in diretta, dopo una giornata di lavoro con sindacati e associazioni di categoria per stilare un elenco dettagliato delle attività essenziali. Continueranno a restare aperti, ha detto il Capo del Governo: tutti i supermercati e i negozi di generi di prima necessità, senza restrizioni di giorni e orari, dunque non c’è ragione di fare corse e code per gli acquisti; farmacie e parafarmacie; servizi bancari, postali, assicurativi, finanziari; tutti i servizi essenziali come i trasporti; le attività accessorie e funzionali a quelle essenziali; le attività produttive rilevanti per la produzione nazionale; al di fuori delle attività essenziali è consentito soltanto il lavoro in modalità smart working. «Rallentiamo il motore produttivo del Paese ma non lo fermiamo, per poter contenere quanto più possibile questa epidemia». Il Premier ha spiegato che l’emergenza sanitaria si sta tramutando in emergenza economica», ma «il Governo interverrà con misure straordinarie che ci permetteranno di ripartire quanto prima». Il decreto è atteso per la notte. Ma potrebbe slittare di qualche giorno, su richiesta delle parti sociali.


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