Ricoveri in acciaio per triage e quarantena, da Chiusano soluzioni l’emergenza Covid-19

LA PRESENTAZIONE IN PREFETTURA DI MODULI SEMI PERMANENTI. Lunedì sarà illustrata l'idea progettuale al Prefetto di Avellino Paola Spena proposta dal Sindaco di Chiusano San Domenico Carmine De Angelis e disegnata dalla azienda Irondom: «Una soluzione tecnica all'emergenza sanitaria in corso»

Il Palazzo di Governo al corso Vittorio Emanuele II ad Avellino

Ricoveri in acciaio per triage e quarantena, unità semi permanenti dove ospitare servizi dedicati ai pazienti di coronavirus nella fase dell’emergenza. Le possibili soluzioni saranno presentate presso la Prefettura di Avellino. Il Comune di Chiusano di concerto con la Irondom proporrà la costruzione di strutture semi-permanenti in acciaio da allestire nei pressi degli ospedali e dei distretti sanitari. L’obiettivo è supportare i complessi ospedalieri con avamposti indipendenti, utili al trattamento dei casi sospetti di Coronavirus sia nella fase della diagnostica e prima assistenza, che della quarantena per i casi che consentono la non ospedalizzazione. L’idea progettuale è stata illustrata dal sindaco Carmine De Angelis e dal Ceo di Irondom Alfonso Mastantuoni, e sarà sottoposta al Prefetto di Avellino Paola Spena nella giornata di lunedì come soluzione tecnica per fronteggiare l’emergenza sanitaria in corso.

Carmine De Angelis, sindaco di Chiusano San Domenico

I CASCHI PER VENTILAZIONE. Il sindaco di Chiusano intanto, ha già avviato nel corso di queste settimane una serie di confronti con gli esperti del settore, fra cui l’azienda Dimar di Modena, impegnata nella produzione di caschi per la ventilazione. “Si tratta di attrezzature che hanno un costo accessibile per le pubbliche amministrazioni, che potrebbero farsi carico dell’investimento e dotare le strutture semipermanenti delle primarie tecnologie necessarie” ha proposto il sindaco durante una diretta sui social per illustrare il progetto messo in campo. Le strutture potrebbero garantire un valido supporto alle attività dei presìdi ospedalieri, e si candidano a supportare le innumerevoli attività della protezione civile. Le strutture in acciaio infatti possono essere smantellate e riadattate ad altri scopi, ma a differenza delle tendostrutture si predispongono come autentici fabbricati.

Progetto blocchi modulari della Irondom

“Vogliamo utilizzare la nostra tecnologia a sostegno delle apparecchiature elettromedicali e consentire il decongestionamento degli ospedali” ha aggiunto il Ceo della Irondom, Mastantuoni. “Il progetto dei Ricoveri in acciaio per triage e quarantena prevede la realizzazione di case in acciaio alleggerito, altamente antisismiche e performanti dal punto di vista del riscaldamento. Prevediamo la realizzazione di moduli di facile esecuzione, di varie misure e da adattare agli spazi disponibili, che possono essere affiancati da altri moduli oppure sovrapposti. Così si possono allestire campi esterni agli ospedali e gestire le emergenze all’esterno. Noi di Irondom siamo disponibili a garantire il know how e la tecnologica e i Comuni avrebbero l’onere di acquistare le strutture e predisporre lo spazio per l’allestimento” aggiunge Mastantuoni.

Ricoveri in acciaio per triage e quarantena, da Chiusano soluzioni l’emergenza Covid-19. Nella foto: una ipotesi di modulo per terapia intensiva con possibile modello integrativo

I MODULI. La struttura concepita dall’azienda di Chiusano San Domenico ha una celere capacità di realizzazione e prevede 2 posti letto oltre alla dotazione tecnologica deputata alla ventilazione. Le unità mobili semipermanenti per pazienti affetti da Coronavirus saranno sottoposte al vaglio del Prefetto in prima battuta, ma anche alle Asl della Campania e alla Regione Campania, in questo momento alle prese con la riorganizzazione degli ospedali e la requisizione degli edifici pubblici su tutto il territorio regionale. L’ipotesi avanzata da Carmine De Angelis e Alfonso Mastantuoni vuole anche mitigare gli effetti che si stanno registrando in altre regioni rispetto alla requisizione di alberghi e b&b da destinare alla quarantena dei contagiati. In questo caso, non ci sarebbe necessità di adattare immobili esistenti, ma utilizzare strutture dedicate.


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