Controvento: sull’Urbanistica ad Avellino assessore scavalcato dal sindaco

Documento dell'Associazione guidata da Generoso Picone e Gennaro Bellizzi con cui sollevano interrogativi e dubbi sulla omogeneità della linea politica e amministrativa nella giunta Festa sullo sviluppo edilizio e infrastrutturale

Il palazzo degli uffici in piazza del Popolo, sede della amministrazione comunale di Avellino

Sulla urbanistica ad Avellino decide il Sindaco, l’assessore non svolge un reale ruolo di governo e di proposta. È quanto sostiene l’Associazione Controvento in un documento. L’associazione rileva una certa distanza tra gli impegni pubblicamente assunti dall’assessore e le scelte che invece concretamente assume l’Amministrazione comunale ogni giorno. «Che fine hanno fatto i propositi enunciati dall’assessore all’Urbanistica», si chiede l’Associazione. «L’assessore Buondonno aveva detto di essere pronta a presentare in consiglio comunale le linee di indirizzo urbanistico: ciò non è avvenuto», osserva Controvento, che sottolinea i propositi di Emma Buondonno. Tra questi, uno in particolare riguardava il ruolo ferroviario del capoluogo «nell’ambito regionale, collegandosi alla tratta dell’Alta velocità Napoli-Bari». Su questo tema, l’associazione rileva anche ritardi della Regione Campania nella programmazione dell’intervento sul cosiddetto ritardo di Codola, benché al momento non proposto progettualmente in maniera formale dal territorio, né da Rfi, che ha solo sviluppato un piano di fattibilità. Di seguito il documento col quale l’Associazione di Generoso Picone e Gennaro Bellizzi si chiedono quale spazio effettivo abbia l’assessore sull’Urbanistica ad Avellino. 

Il Sindaco Gianluca Festa durante la conferenza stampa di presentazione della giunta di Avellino

L’assessore Buondonno, una presenza fantasma

Documento della Associazione Controvento Avellino

Associazione Controvento Avellino, il logo

La pratica dell’urbanistica di fatto a cui il sindaco Gianluca Festa sta abituando la comunità di Avellino sta facendo capire – a chi, evidentemente, non l’aveva compreso da subito – come egli intenda procedere nella sua attività amministrativa, a dispetto di ogni elementare regola di democrazia e a spregio del contributo che pure è stato richiesto dai suoi assessori.

A che cosa serve, infatti, la presenza in giunta dell’assessore Emma Buondonno, con tutti i suoi propositi più volte enunciati, se in poche e confuse battute è Festa a dislocare il mercato bisettimanale in un’area dove i privati dovrebbero far valere il loro diritto edificatorio, a spostare la zona di partenza e arrivo dei bus urbani ed extraurbani nel piazzale dello stadio e quindi in un luogo che crea soltanto disagio all’utenza, a modellare il territorio cittadino come una squinternata scacchiera? Che fine hanno fatto – si chiede  l’associazione “Controvento” – i propositi enunciati dall’assessore all’Urbanistica anche nel corso dell’incontro organizzato il 26 novembre scorsoalla luce di quanto sta accadendo e, in facile previsione, accadrà?

Parole gettate al vento. Ma in relazione a una materia che ad Avellino continua ad avere un’importanza fondamentale e impone partecipazione, riflessione, confronto, dibattito: nell’immediato, per tentare di mettere ordine all’attuazione sgangherata di un piano urbanistico comunale tradito e stracciato; in prospettiva, per tratteggiare una visione per una città che progressivamente perde valore, abitanti e significato.

L’assessore Buondonno aveva annunciato di essere pronta a presentare in consiglio comunale le linee di indirizzo urbanistico: ciò non è avvenuto, né si è avviato il naturale procedimento – da “Controvento” più volte richiesto – per adottare una variante di salvaguardia.

L’assessore Buondonno aveva spiegato che la città di Avellino avrebbe riacquistato un ruolo e una funzione nell’ambito regionale collegandosi alla tratta dell’Alta velocità Napoli-Bari: la Regione Campania, rinviando lo stanziamento dei fondi per la realizzazione della bretella di Codola alla programmazione 2021-2017, non soltanto ha vanificato lo studio di fattibilità di Rete Ferroviaria Italiana, ma soprattutto ha ridimensionato gli intenti del Comune e collocato la città di Avellino ai margini di ogni programmazione territoriale. Ora a che cosa si aggrapperà la politica urbanistica di questa amministrazione?

Dietro questi comportamenti l’associazione “Controvento” non vede esclusivamente un esempio di incapacità grave, ma l’emergere di un disegno preciso che tra le maglie dell’insufficienza e dell’incompetenza sta emergendo: quello di un’Avellino che si pianifica in base alle convenienze e non valutando i reali bisogni della comunità.

Nella foto con Modestino Ferraro Responsabile Rfi: Francesca Casule Sopritendente Apab Salerno Avellino, Valentina Corvigno Presidente dell’Associazione Inlocomotivi, Consuelo Astrella dell’Associazione italiana patrimonio archeologico industriale, Emma Buondonno Assessore al Comune di Avellino

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