Ferrovia Eboli-Calitri, 35 km per unire Tirreno e Adriatico

"PER IL TRENO DEI DUE MARI BASTA UNA BRETELLA DI 35 CHILOMETRI". Il Comitato civico di Contursi Terme lancia un appello ai sindaci della Valle del Sele e Alta Irpinia per rilanciare il percorso immaginato nell'Italia post unitaria e di cui si conservano ancora le tracce, per collegare i paesi soggetti all'abbandono alle città metropolitane e frenare lo spopolamento delle aree aree interne.

Un treno Intercity di nuova generazione

Recuperare la ferrovia Eboli-Calitri per connettere borghi e città fra Tirreno e Adriatico. La tratta permetterebbe di connettere Napoli a Foggia, passando per la valle del Sele, e Foggia a Napoli, passando per Avellino. Un comitato civico si è costituito per proporre la realizzazione di una bretella di appena 35 chilometri. Si ripropone la tratta ferroviaria Eboli-Contursi Terme- Calitri, ovvero il collegamento su ferro che replica il percorso della strada a scorrimento veloce Lioni -Grottaminarda. La linea aprirebbe una via ferroviaria al mare per le Aree Interne ricomprese tra l’Alta Irpinia, la Basilicata e la Puglia, strappandole all’isolamento. Arginare lo spopolamento, rafforzare l’incremento turistico anche in vista della Ciclovia dell’Acqua da Caposele ai templi di Paestum, ma soprattutto avere una strada ferrata per le merci. La zona cge si sviluppa intorno a Calitri è disseminata di siti industriali che potrebbero riconvertirsi alla logistica.

Logo del comitato di Contursi Terme

UN PROGETTO ANTICO RIMESSO SUL TAPPETO QUASI 50 ANNI FA E ORA RISCOPERTO. Il progetto fu elaborato nell’Italia post-unitaria, prima di essere ripreso più volte. L’ultima intorno al 1970 da Giorgio Gabriele, esponente di spicco del Pci provinciale. Oggi viene rilanciata sull’onda delle direttive dell’Unione Europea. Originario di Sant’Andrea di Conza, Gabriele presentò in consiglio provinciale uno studio di fattibilità dell’opera che avrebbe collegato i due mari attraverso una strada ferrata ‘trasversale’ destinata a cambiare le sorti dell’Irpinia e della parte alta della provincia. La Apice- Contursi infatti oggi è una delle tratte interessate dall’alta capacità. I lavori della ferrovia Eboli-Calitri iniziarono addirittura nel 1800, e come documentano i promotori del movimento cittadino di Contursi, ancora oggi è possibile scorgere i binari coperti dalla vegetazione che dalla stazione di Contursi Terme si addentrano per due chilometri prima di terminare nei pressi delle terme Forlenza.


Particolare di uno studio cartografico pubblicato dalla Provincia di Avellino nel 1970

FERROVIA EBOLI-CALITRI: ASSE STRATEGICO PER LOGISTICA, INDUSTRIA E TURISMO. Ora, a distanza di oltre mezzo secolo il progetto è stato ripreso da un gruppo di cittadini che ritiene la strada ferrata un’alternativa allo spopolamento, una strada di collegamento con le grandi città. Così il costituendo comitato civico, riunitosi per la prima volta a Contursi Terme il 23 dicembre scorso, intende riprendere questo progetto, considerato tuttora valido e foriero di sviluppo per le aree interne della Valle del Sele e di quella dell’Ofanto. Qui viene documentato che il collegamento più breve tra Foggia (linea adriatica) ed Eboli (linea tirrenica) si trova a 75 km più a sud di Napoli, e consentirebbe di collegare il porto di Gioia Tauro che dovrebbe svilupparsi per il trasporto merci, in particolare dei container. “Oggi i treni merci che vanno al nord, la stessa cosa nel percorso inverso, percorrono la linea adriatica e giunti a Foggia sono istradati a Gioia Tauro ed in Sicilia via Bari-Taranto-Metaponto-Sibari-Castiglione Cosentino-Paola – Lamezia Terme – Gioia Tauro-Villa San Giovanni. Con la ferrovia per le valli dell’Ofanto e del Sele si avrebbe un percorso di circa 100 km in meno tra Foggia e Paola” puntualizza Pietro Calabrese, appassionato di storia e promotore del comitato ha coinvolto in prima battuta gli amministratori e la gente comune. Ai sindaci della Valle del Sele e dell’Alta Irpinia si rivolge invece Laura Piserchia. “Siamo consapevoli che non sarà facile ottenere una linea che collega Contursi Terme a Conza della Campania: servirebbero solo 35 km di ferrovia. Collegare Napoli a Foggia passando per la valle del Sele e, Foggia a Napoli passando per Avellino potrebbe essere un anello di congiunzione e riattivare anche le stazioni oggi quasi dismesse per uno sviluppo di commercializzazione ma soprattutto di turismo. Penso che il recupero della ferrovia Eboli- Calitri sia la soluzione alle numerose problematiche dello spopolamento delle zone interne e dei collegamenti, che sono diventati gli argomenti centrali del dibattito politico e culturale. Presto ci sarà una regressione, le grandi città stanno scoppiando, chi è partito tornerà ad abitare i piccoli paesi e noi che siamo rimasti dobbiamo garantire i servizi ma soprattutto la viabilità.

Archivio di Pietro Mitrione, rappresentante dell Associazione In Loco Motivi

LA FERROVIA EBOLI-CALITRI UNIREBBE L’INTERNO DEL MEZZOGIORNO AI CORRIDOI EUROPEI. “Si ritorna a parlare con insistenza dello spopolamento delle Aree Interne dei piccoli Comuni e dei problemi che attanagliano il mezzogiorno D’Italia; e si è aperta una discussione anche in seguito alla visita a Vallo della Lucania del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte intorno alle grandi opere, alle opere strutturali e infrastrutturali essenziali per un territorio ricco di bellezze naturali storiche e paesaggistiche ed ambientaliste uniche al mondo” argomenta il portavoce Giacomo Rosa. “Nell’occasione il Presidente ha preso impegno in tal senso facendo proprio il documento presentato dalla Fondazione Grande Lucania alla presenza di oltre 100 Sindaci e rappresentanti delle Istituzioni locali con un’attenzione particolare alla scuola, Ospedali e alle vie di comunicazione. Proprio quest’ultime sono indispensabili e possono rappresentare un argine allo svuotamento dei territori e allo spopolamento dei Comuni soprattutto dei piccoli Comuni. Un’inversione di rotta e di marcia che occorrono attuare e mettere in pratica. Abbiamo costituito il comitato per riprendere il vecchio progetto della ferrovia Eboli- Calitri anche per prepararci alla prossima apertura dell’aeroporto Salerno – Costa d’Amalfi” spiega.

CENNI STORICI SULLA FERROVIA EBOLI-CALITRI. Armand Joseph Bayard de la Vingtrie, ingegnere al servizio di re Ferdinando II progettista della Napoli – Caserta, nel 1840 iniziò a studiare il collegamento fra la Campania e la Puglia Formulandone diverse ipotesi intuì che il collegamento ferroviario Napoli Foggia, passata per Eboli Contursi Terme, attraversava la valle del Sele quella dell’Ofanto congiungendosi con la ferrovia di Barletta con capolinea Foggia era quella la strada più breve per collegare il Tirreno all’Adriatico. Il 27 Ottobre 1861 fu assassinato dai briganti l’ingegnere francese Antoine Aumeras, l’omicidio avvenne sul ponte di Oliveto e l’ingegnere fu seppellito nel vecchio cimitero di Laviano. Nel corso degli anni del 1900 è stato spesso ripreso il progetto, si impegnarono l’onorevole Pietro Amendola, segretario della Federazione comunista di Salerno, Giorgio Almirante, segretario del Movimento Socialista italiano. Il 31 Gennaio del 1953 nel comune di Eboli il sindaco Antonio Cassese, alla presenza dei sindaci della valle del Sele e della valle dell’Ofanto, insieme ai deputati firmò un accordo in cui si chiedeva la ripresa dei lavori della ferrovia.


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