Produrre energia dalla depurazione industriale, Solofra laboratorio

La svolta della depurazione, dai reflui arriverà energia. Ecco il programma nazionale. Imperiale “Sperimenteremo nuovi programmi”. Balducci “La Stazione Sperimentale farà sistema”

Produrre energia dalla depurazione industriale, Solofra laboratorio

Produrre energia dalla depurazione industriale, Solofra laboratorio con altri due distretti industriali, quelli di Arzignano e Santa Croce. «Siamo pronti per programmi innovativi a supporto agli impianti di depurazione, per gestire i reflui nel rispetto dell’ambiente e per recuperare energia attraverso nuove soluzioni tecnologiche». Così Edoardo Imperiale, direttore generale della SSIP – Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle materie concianti, durante l’incontro ‘Valorizzazione energetica di fanghi e caratterizzazione di acque derivanti dall’industria conciaria’ presso il Parco Tecnologico «Adriano Olivetti» a Pozzuoli. Il primo passo un tavolo con i 5 depuratori presso i Distretti Industriali di Arzignano, Santa Croce e Solofra per un programma di ricerca nazionale a supporto della depurazione per la circolarità e la sostenibilità ambientale dei distretti industriali conciari. «In alcune parti del Paese il processo è avviato adesso l’obiettivo è consolidarlo ed ampliarlo, per aree ed anche per settori», si legge in una nota. Presso la sede SSIP c’è stato un momento di confronto e di riflessione con i maggiori protagonisti del comparto, fanno sapere dalla Stazione Sperimentale. «Fare sistema è importantissimo. La coesione, la collaborazione ed il confronto sulla ricerca e l’innovazione rappresentano la strada», afferma il Presidente Graziano Balducci. «Ed è la Stazione Sperimentale che ha le caratteristiche e le competenze per costruire sintesi».

Produrre energia dalla depurazione industriale. Al tavolo il Direttore Generale della SSIP, Edoardo Imperiale

AL TAVOLO DI CONFRONTO IL CONSORZIO COGEI DI SOLOFRA. «Con questo spirito è nato il confronto con il management del depuratore Acque del Campo (Veneto), del depuratore Medio Campo, del depuratore Aquarno (Toscana), del depuratore Cuiodepur (Toscana) e con la Cogei che cura gli impianti di Solofra». La giornata è stata aperta dal professore Piero Salatino dell’Università Federico II di Napoli. Nel suo intervento ha indicato un campo di interventi più ampio. «Lo smaltimento dei fanghi va inserito in un quadro più ampio di valorizzazione delle biomasse. Un tema che investe piu comparti produttivi». L’Unina ha partecipato con i professori Fabio Montagnaro e Marco Trifuoggi, il CNR con l’ingegnere Solimene. Per il depuratore Medio Campo è intervenuto il direttore Stefano Paccanaro, per il depuratore Aquario l’ingegnere Andrea Giachi, per il depuratore Cuoiodepur il dottore Francesco Spennati. L’ Ad di Acque del Campo, Andrea Pellezzari ha rilanciato sul metodo. «La contaminazione delle best practices è idea vincente. Mettere insieme le migliori esperienze è vantaggio per tutti. E sono grato alla SSIP per questo lavoro che ha fatto conoscere le nostre attività e che altre, originali ed innovative, ha consegnato a noi».


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