Pionati: no Carfagna e Sibilia, Centrodestra punti su Caldoro

Francesco Pionati di “Alleanza di Centro per i Territori” in una intervista rilasciata al “Il Mattino” edizione di Avellino rilancia la candidatura di Stefano Caldoro alla presidenza della Regione Campania e lancia stoccate contro Gianfranco Rotondi

«No a Carfagna e Sibilia, il Centrodestra punti su Caldoro».  Così Francesco Pionati, ex vicedirettore del Tg1, ex parlamentare e fondatore di “Alleanza di Centro per i Territori” in una intervista rilasciata al “Il Mattino” edizione di Avellino rilancia la candidatura di Stefano Caldoro alla presidenza della Regione Campania, bocciando le posizioni di Carfagna e Sibilia. «Se il candidato presidente della Campania tocca a Forza Italia, a mio giudizio Stefano Caldoro non ha competitors e avrà il nostro sostegno pieno e convinto».

Francesco Pionati già deputato e senatore della Repubblica ed ex Vicedirettore del Tg1

IL NO ALLE CANDIDATURE DI CARFAGNA E SIBILIA. Sono molte le ragioni che spingono Francesco Pionati a ritenere non opportuna la candidatura dell’ex Ministro Mara Carfagna. Innanzitutto la linea che porta avanti sulle alleanze. «La Carfagna è troppo intelligente per non capire che i suoi atteggiamenti contro la Lega la portano sempre più lontano da una designazione unitaria. La Lega difficilmente accetterebbe la candidatura di chi attacca tutti i giorni Salvini. Non è passata inosservata la sua assenza durante l’ultima manifestazione di Piazza San Giovanni. Chi non va a un evento, a cui tra l’altro partecipa Berlusconi e se ne vanta, certamente non può essere l’uomo di punta della coalizione. Nel centrodestra o ci si crede o non ci si crede. Una alleanza strategica non può essere condizionata da quale sia il partito più forte. È’ come nei matrimoni: si sta insieme nella buona e nella cattiva sorte. Berlusconi, come al solito, è il più intelligente e lo ha capito». Pionati si dice critico anche con il coordinamento provinciale di Forza Italia ad Avellino, è compatto sul nome della Carfagna. «Con i risultati ottenuti nella nostra provincia credo che questo sia un ulteriore svantaggio per l’ex Ministro». E spiega: mentre «Berlusconi ha capito che la strada giusta nell’attuale sistema elettorale è l’unità del centrodestra», premette, «qualcuno a queste latitudini ancora non l’ha compreso e continua ad essere in ritardo», osserva: «Basta ricordarsi delle ultime amministrative per capire in che condizioni versi il centrodestra, in Irpinia: in politica le ambizioni si costruiscono sulla base dei risultati» e «se Forza Italia non riesce a eleggere un consigliere di Fi ad Avellino e perde anche ad Ariano, dovrebbe interrogarsi sulla propria classe dirigente. Non ci sono altre strade. Sugli insuccessi non si costruiscono successi».

Mara Carfagna

PIONATI ESCLUDE L’OPZIONE COSIMO SIBILIA E RICHIAMA ROTONDI. Secondo Francesco Pionati Carfagna e Sibilia vanno esclusi dalla partita. «in base alle mie ‘fonti’ il nome di Sibilia non è mai stato sul tavolo», e annuncia che l’Adc parteciperà al tavolo per scegliere il candidato apicale della coalizione. «Faremo valere la nostra posizione. Le autocandidature velleitarie servono solo a fare confusione». Pionati ne ha anche per Gianfranco Rotondi: «Stimo l’amico Rotondi ma credo che commenta un errore a fare l’anti-Salvini, dimenticandosi che sta in Parlamento anche grazie ai voti della Lega».

Gianfranco Rotondi

E boccia l’idea di riunire il campo democristiano in alternativa al Centrodestra a trazione Matteo Salvini, tirando in ballo anche il dialogo con i Cinque Stelle in occasione della commemorazione di Fiorentino Sullo, «ricordato in maniera impropria», rimarca. «È stato un grande politico che ha sacrificato il potere per la coerenza. Mi pare, invece, che oggi chi lo celebra faccia esattamente il contrario», taglia corto parlando di contraddizioni «C’era più di qualche contraddizione al Gesualdo. Ciriaco De Mita che giustifica il dialoga tra PD e 5 Stelle, tirando addirittura in ballo De Gasperi; Rotondi che sostiene un grillino dicendo che attorno a lui può crearsi il partito dei moderati. Mi sembra davvero eccessivo». E su questo punto conclude: «Il riposizionarsi nella politica è sempre esistito, ma almeno non si tirino in ballo personalità di grande spessore che non ci sono più. La stagione grillina è cominciata con lo slogan ‘uno vale uno’: credo che si chiuderà con quello ‘niente vale niente’…».

Berlusconi in piazza con destra e “estrema destra”. A piazza San Giovanni sul palco con Giorgia Meloni e Matteo Salvini

IL DIALOGO CON FORZA ITALIA (E LE ALTRE FORZE DEL CENTRODESTRA). Infine, l’ex deputato chiarisce che al momento non è previsto un suo approdo dentro Forza Italia, anche se «queste voci mi lusingano». E sottolinea che ha avuto contatti con Berlusconi, così come con Salvini e Meloni.


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