Giornate Fai d’Autunno a Montella, Cassano e Volturara

Oggi e domani, domenica 13 ottobre, si rinnova il consueto appuntamento con il Fai. Gli apprendisti ciceroni dell'Istituto Rinaldo D'Aquino di Montella e Nusco e, dell'Istituto Comprensivo “Alessandro Di Meo” di Volturara Irpina, Montemarano, Castelvetere sul Calore guideranno i visitatori alle Sorgenti della Pollentina di Cassano Irpino, al Convento di San Francesco a Folloni e al Santuario del Santissimo Salvatore a Montella, e alle Bocche del Dragone a Volturara Irpina

Giornate Fai d’Autunno a Montella, Cassano e Volturara oggi e domani. Si rinnova il consueto appuntamento con le giornate Fai d’Autunno, che nel week end punta alla riscoperta del patrimonio storico, architettonico e naturalistico dimenticato, con ben 700 siti in tutta Italia. Sabato 12 e domenica 13 ottobre, gli aspiranti ciceroni ingaggiati per la promozione di luoghi inaccessibili o poco valorizzati saranno soprattutto gli studenti delle scuole secondarie superiori, che avranno l’onere di accompagnare i visitatori alla riscoperta dei luoghi e adottarli simbolicamente come custodi del territorio. In provincia di Avellino sono ben quattro i siti promossi dal Fai- Fondo Ambiente Italiano- che saranno visitabili questo fine settimana: le sorgenti della Pollentina di Cassano Irpino, che rinnova la presenza nell’elenco dell’associazione, il Convento di San Francesco a Folloni e il Santuario del Santissimo Salvatore di Montella, e infine la Bocca del Dragone di Volturara Irpina. Appena più ad est si trova invece il percorso “Natura ed arte: passeggiata naturalistica presso i Laghi di Monticchio e Museo di Storia Naturale del Vulture” ad Atella, provincia di Potenza e al confine con l’Alta Irpinia. Di seguito le mete inserite nel calendario delle Giornate Fai d’Autunno in Irpinia.

Sorgente Pollentina – Cassano Irpino. Immagine di proprietà FAI (Fondo Ambiente Italiano)

LA SORGENTE POLLENTINA DI CASSANO IRPINO. La sorgente Pollentina è il principale recapito della falda della circolazione idrica sotterranea del Monte Terminio-Tuoro, costituito da calcari e con un “carsismo” sviluppato. Per preservare la purezza delle acque, una cupola evita la dispersione dell’ossigeno che affiora in superficie. La fonte alimenta due acquedotti, Alto Calore e Pugliese, realizzati all’inizio degli anni Sessanta; grande interesse ricopre inoltre la tecnologia messa in campo per consentire la captazione e la risalita in superficie delle acque. La risorsa idrica del complesso delle sorgenti di Cassano è utilizzata principalmente a scopo potabile e, tramite la Galleria di Valico, raggiunge Campania, Puglia, Basilicata e Campobasso. Apprendisti Ciceroni dell’IISS G. Palatucci di Montella e del Liceo R. D’Aquino di Nusco. Tra i siti irpini è un appuntamento fisso per le Giornate Fai d’Autunno.

Una suggestiva immagine di San Francesco a Folloni a Montella

IL CONVENTO DI SAN FRANCESCO A FOLLONI DI MONTELLA. Il convento di San Francesco a Folloni fu fondato dallo stesso san Francesco d’Assisi, di passaggio verso il santuario di San Michele sul Gargano, nel gennaio 1222. Sembra che il Santo avesse lasciato alcuni suoi confratelli nel bosco infestato dai briganti perché vi realizzassero la prima chiesetta, dedicata alla Santissima Annunziata. Il primo edificio duecentesco doveva trovarsi dove ora si trova il corpo di fabbrica che ospita le celle dei frati. Nel XV secolo venne realizzata la seconda chiesa, a navata unica con numerose cappelle laterali. Tra la chiesa duecentesca, integrata nel convento, e quella quattrocentesca venne poi edificato il refettorio, attuale biblioteca. L’odierno complesso architettonico è frutto di un rinnovato intervento edilizio della metà del Settecento, resosi necessario in seguito al terremoto del 1732. Apprendisti Ciceroni IISS “G. Palatucci” di Montella; Liceo “R. D’Aquino” di Nusco.

Giornate Fai d’Autunno, in Irpinia riflettori puntati su Montella, Cassano e Volturara

IL SANTUARIO DEL SANTISSIMO SALVATORE DI MONTELLA. Il Santuario del Santissimo Salvatore è situato nei pressi di Montella. Eretto a 954 metri di altitudine, sulla sommità di un monte isolato dal resto della catena montuosa dei Monti Picentini, domina tutta la vallata sottostante. La facciata è stata completamente ristrutturata nel 1979 e si presenta molto semplice ed essenziale. L’ingresso dell’attuale chiesa settecentesca è preceduto da tre arcate con colonne che immettono in un piccolo atrio; da qui si accede al tempio dove è possibile percepire fin da subito un’atmosfera di raccoglimento e di silenzio. Di ottima fattura è l’altare del 1789, opera di un mastro marmoraro napoletano, che accoglie al centro del paliotto l’immagine a rilievo del Salvatore. Apprendisti Ciceroni IISS “G. Palatucci” di Montella; Liceo “R. D’Aquino” di Nusco.

La piana del Dragone di Volturara Irpina

LA BOCCA DEL DRAGONE A VOLTURARA IRPINA. La Piana del Dragone, si estende su un’area pianeggiante di circa 1100 ettari, situata ad un’altezza di 685 metri sul livello del mare ubica al margine meridionale il paese di Volturara. Data la presenza di limitati depositi alluvionali sabbiosi e di grandi quantità di fanghi terrosi, si presuppone che essa sia d’origine CARSICA. L’origine del nome risale dal termine sannitico Rava. Quando il Rava si allargava diventava Raone che il tempo ha poi trasformato in Traone. La Piana essendo circondata dai monti Costa, Chiarini, Foresta, Valle dei Lupi, Calcara d’Alessio, nella stagione invernale, l’acqua piovana tende a raccogliersi nella sua parte più depressa, formando un bacino impropriamente detto ” Lago Dragone “. Apprendisti Ciceroni Istituto Comprensivo “Alessandro Di Meo” di Volturara Irpina, Montemarano, Castelvetere sul Calore.

TUTTI I LUOGHI DA SCOPRIRE IN IRPINIA. “Le Giornate Fai d’Autunno, la grande festa di piazza organizzata ogni anno dal FAI – Fondo Ambiente Italiano, sono una festa della cultura”, scrivono in una nota gli organizzatori. “In questi 25 anni questo evento unico in Italia ha contribuito a ricostruire un ponte tra i 9 milioni di persone che hanno partecipato e il territorio in cui vivono attraverso la riscoperta di luoghi speciali, dove è scritta la nostra storia e la nostra identità”.


INFO | IL SITO DEL FAI


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