Frigento campus europeo per ripopolare il centro storico, ecco il progetto

Oggi alle ore 17.00 nella sede di Palazzo De Leo l'associazione Kinesis e il Comune presentano l'idea progettuale elaborata dal comune di Frigento, l'Università degli studi di Napoli L'Orientale, Stichting Group for European Development (NL) e l'Università di Wageningen (NL). Johanna Monti: "Attraverso l'esperimento di cartografia sociale miriamo a ribaltare le sorti del borgo e a far rivivere il centro storico cittadino"

Frigento campus europeo per ripopolare il centro storico. Dopo la partecipazione al concorso del piccolo borgo irpino ad ospitare studenti dell’università olandese per completare il curriculum formativo accademico, l’amministrazione comunale rappresentata dal sindaco Carmine Ciullo e la docente universitaria Johanna Monti in rappresentanza dell’associazione Kinesis rilanciano la proposta, candidano il comune all’ospitalità diffusa di studenti stranieri. Ripopolare il centro storico e favorire una nuova vivibilità del paese è l’obiettivo dell’associazione, tanto del Comune, che convocano oggi la cittadinanza per illustrare un percorso da mettere in campo, costruito nei mesi precedenti in sinergia tra diverse università. Oggi 12 ottobre è in programma il workshop “Scopriamo insieme il nostro potenziale”.

Sarà presentata la proposta finalizzata alla realizzazione di interventi per contrastare lo spopolamento delle aree interne a partire dal Comune ufitano. Si tratta di un’idea progettuale frutto della collaborazione tra il comune di Frigento, l’Università degli studi di Napoli L’Orientale, Stichting Group for European Development (NL) e l’Università di Wageningen (NL). Il punto di partenza del comune ufitano è la partecipazione al concorso bandito dall’università olandese, dove si è classificato al quarto posto con ben 800 voti registrati sulla piattaforma, conquistando però il quarto posto e quindi l’esclusione dalla rosa dei vincitori. Sull’onda emotiva di quella partecipazione registrata nei mesi precedenti, i promotori di questa sfida rilanciano, e chiedono ai giovani di scendere in campo per disegnare una nuova rotta del futuro di Frigento.

Proprio il cuore antico del paese è l’oggetto del programma. “Ripopolare il centro storico è la meta che ci siamo prefissati, e insieme a tutti gli attori locali valuteremo anche la possibilità e i requisiti di costruire un albergo diffuso” conclude. Qui può essere stabilita una sede di Erasmus per studenti delle università europee che vogliono affrontare sul campo uno studio sullo spopolamento. Su questo obiettivo stanno lavorando l’associazione Kinesis e il Comune di Frigento.

Daniela Chavarria studentessa di origini colombiane che sta svolgendo a Frigento la sua ricerca sullo spopolamento

Dallo scorso mese di agosto è a Frigento Daniela Chavarria, una studentessa di origini colombiane che studia in Olanda. Sta lavorando alla sua ricerca finalizzata alla specializzazione in Sociology of Development, che fa capo ad una illustre docente olandese impegnata sul tema dello spopolamento. “Anche se stiamo avviando la nostra attività senza fondi, siamo forti del fatto che già una studentessa ha scelto Frigento per il suo tirocinio, e che la precedente candidatura del progetto sulla piattaforma olandese ci ha già offerto una certa visibilità all’estero, nelle trasmissioni televisive e all’università” spiega Johanna Monti, docente di linguistica computazionale e didattica delle lingue moderne all’Università L’Orientale di Napoli, e componente del gruppo di ricerca “I LanD” interuniversitario con sede presso l’università partenopea. “L’incontro di Frigento serve a presentare il progetto alla comunità, di concerto con l’amministrazione comunale e con il sindaco Carmine Ciullo, per un esperimento di ‘cartografia sociale’: le persone sono state chiamate a immaginare il futuro del paese, lanciando 4 sfide, ovvero sul commercio, ambiente, cultura e abilità” spiega la docente alla vigilia dell’incontro. La presenza di Daniela nella comunità ha aperto un vero e proprio laboratorio di sperimentazione sociologica, in quanto ha potuto tracciare un quadro per il suo studio e gli abitanti hanno potuto invece specchiarsi e tracciare un identikit del territorio. “La nostra studentessa ha innanzitutto constatato l’enorme differenza tra vivere il paese ad agosto e viverlo ad ottobre” argomenta. “Resterà con noi fino a dicembre, e avrà modo di notare altri cambiamenti nelle prossime settimane. Si è dedicata alle interviste, ed è molto colpita dal tipo di narrazione che le persone propongono del posto in cui vivono, che tracciano un profilo altamente negativo”.

Workshop Frigento

Intervenire sulla narrazione di sè e del luogo per correggere le inclinazioni e valutare gli aspetti positivi e potenzialità sommerse, è la rotta tracciata da associazione e Comune, che inaugurano attraverso le attività di ‘cartografia sociale’ un nuovo corso di riscatto e recupero della qualità della vita. “Vogliamo sensibilizzare le persone, e ci auguriamo di avere un riscontro. Coinvolgeremo per questo le classi del liceo linguistico di Frigento, grazie alla collaborazione con la dirigente scolastica Katia Capasso, che ha accolto di buon grado la nostra iniziativa. Daniela intanto, svolgerà anche attività con gli studenti, per costruire uno scambio culturale e umano. I nostri maggiori interlocutori sono proprio i giovani, che dovranno capire cosa possono fare per cambiare il futuro di questi luoghi, o decidere delle sorti di questi piccoli borghi” continua. L’associazione annuncia un calendario di attività che saranno sviluppate fino a dicembre, ma intende radicare la presenza sul territorio per costruire una rete locale, coinvolgendo tutte le associazioni presenti in paese.


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