Ofantina bis, a Parolise riappare il ponte. Anas accelera la ricostruzione

L’Ofantina bis sarà di nuovo unita a Natale. Si annuncia il taglio del nastro per il nuovo ponte di Parolise entro la fine dell’anno. Il viadotto è rimasto chiuso dal 24 maggio 2018. Doveva essere di nuovo percorribile entro 10 mesi, ovvero dal febbraio 2019. Ma problemi di varia natura, prima di copertura finanziaria, poi di ordine amministrativo, hanno complicato la tabella di marcia. Secondo la previsione di Anas e imprese, il viadotto sarà riaperto a dicembre, anche se la data ufficiale sarà fornita solo nelle prossime settimane.

La deviazione obbligatoria imposta sulla Ofantina bis

A PAROLISE È VISIBILE IL NUOVO VOLTO DELLA SS7 OFANTINA BIS. Anas procede spedita verso il completamento del nuovo ponte che restituirà continuità alla SS7 Ofantina bis, tagliata in due parti da quasi un anno e mezzo. Il viadotto fu chiuso nel maggio 2018 e demolito subito dopo, a causa di gravi problemi di tenuta e sicurezza. Sui nuovi pilastri realizzati all’inizio dell’estate è delineato l’impalcato ricostruito, che sorreggerà il piano stradale. Le travi, sostenute dalle pile e dalle spalle, hanno fatto la loro comparsa a Parolise nella confluenza tra il percorso alternativo e l’allacciamento con la SS7, che in questi punti viene ridisegnata nel suo tracciato, rispetto a quello che era il percorso precedente. La precedente originaria viabilità, con il tornante stretto oltre lo svincolo per Parolise in direzione Avellino, con la inconfondibile “s”, che segnava la divisione tra l’Alta e la Bassa Irpinia, viene modificata da un percorso più lineare, ripensato nell’assetto rispetto al precedente assetto. Il nuovo progetto non riproporrà alcuni dei tornanti presenti nella prima versione. L’accelerazione impressa nei mesi scorsi dall’Anas, dopo il prolungato stop imposto prima dalla mancanza di fondi per il secondo lotto, poi dai problemi intercorsi con il Genio Civile, si conferma. Il cantiere sta proseguendo secondo il cronoprogramma aggiornato nei mesi scorsi, come dichiarato dal sindaco di Parolise Antonio Ferullo e come dimostrano gli scatti realizzati in queste ore.

Ofantina bis, a Parolise riappare il ponte. Anas accelera la ricostruzione

L’ANNUNCIO DEL SINDACO DI PAROLISE. “Tutte le difficoltà del Comune, commercianti e cittadini termineranno a breve” annuncia il sindaco Ferullo. “Andiamo incontro all’inverno e il transito di mezzi pesanti e auto sulle nostre strade amplifica i disagi, oltre che i rischi. Il gelo costante e la possibilità di nevicate rappresentano una questione non di poco conto, e che non possiamo più subire”. In occasione dell’ultimo incontro fra amministrazione comunale e Anas è stato puntualizzato che i lavori che riguardano la parte sottostante al viadotto seguiteranno anche dopo la riapertura, in particolar modo i lavori di messa in sicurezza, rifinitura dei piloni, convogliamento delle acque piovane, segnaletica orizzontale e verticale. Lavori insomma, che fanno riferimento soprattutto alla mitigazione dei danni subiti dalle strade urbane. “La priorità per Parolise è riaprire il cantiere: il calo del commercio che è stato registrato da quando sono iniziati i lavori ha comportato gravi perdite all’economia locale. Chi transita sulle nostre strade purtroppo non si ferma, e il tratto di San Potito- Parolise che collega all’Ofantina bis ha solo ingolfato le carreggiate, impedendo di fatto agli abitanti di sostare lungo i negozi” continua. Il sindaco Ferullo accende i riflettori in particolar modo su Viale dell’Unità d’Italia, ovvero la zona commerciale maggiormente colpita dal traffico stradale. “La Provincia di Avellino però è intervenuta per riqualificare il tratto stradale maggiormente usurato, ed è stato rifatto il manto stradale” conclude.

BARRIERE ANTI RUMORE. Nel dettaglio, le attività di cantiere previste nelle prossime settimane sono finalizzate al risanamento strutturale di pile e spalle del viadotto, alla mitigazione del rischio ambientale mediante l’inserimento di pannelli fonoassorbenti lungo l’area urbanizzata, alla sostituzione delle travi in precompresso, che consentono di allungare i tempi degli interventi di manutenzione, nonché ad opere di miglioramento di viabilità comunali, prescritte dalle Amministrazioni locali. Non sono mancate in questi mesi, nemmeno proposte di miglioramento dell’opera complessiva, così come annunciato dall’architetto Michele Carluccio, espressione del consiglio dell’Ordine professionale di Avellino, che aveva avanzato al proposta di apportare migliorie all’opera pubblica e mitigare l’impatto visivo del viadotto che taglia in due i vigneti di Parolise e San Potito. Per consentire i lavori, l’amministrazione comunale aveva proceduto ad evacuare le abitazioni sottostanti il viadotto, previo accordo con i proprietari e gli inquilini degli abitati, garantendo soluzioni temporanee in vista dell’accelerazione dei lavori.

Lo stemma dell’Anas

PERCORSI ALTERNATIVI FINO A FINE ANNO. La predisposizione dei percorsi alternativi indicati dalla Prefettura di Avellino, di concerto con la polizia stradale, i tecnici Anas, la polizia locale ed altri soggetti istituzionali, è stata spesso al centro di non poche polemiche da parte degli automobilisti, ma anche degli autotrasportatori in transito dall’uscita del casello autostradale di Avellino est vero le aree industriali del cratere e dell’Alta Irpinia. Nell’ultima riunione in Prefettura nello scorso mese di luglio sono stati sollecitati interventi per aumentare i controlli lungo le vie interne di San Potito e Parolise, oggi attraversate spesso a velocità sostenute.

PAROLISE SNODO STORICO DELLA MODERNA APPIA ROMA BRINDISI, PUNTO DI INCONTRO TRA LA SS7 E LA VECCHIA OFANTINA. La Ss7 conosciuta nelle Aree interne come Ofantina bis, fa parte di uno dei collegamenti strategici e più antichi d’Italia, ricade nella strada statale 7 Via Appia (SS 7). Segue il percorso della via consolare romana chiamata Appia, che collega Roma a Brindisi. Parolise rappresenta lo snodo storico tra recente passato e presente della viabilità Appia in terra d’Irpinia. Dopo il terremoto del 1980 la Ofantina bis ha offerto una variante veloce alla Vecchia Ofantina, che dal 1990 è stata riclassificata Ss400. Grazie a viadotti e gallerie ha offerto alla Roma Brindisi Ss7 continuità e velocità, grazie a viadotti e gallerie, ma soprattutto ad un viadotto meno tortuoso, conducendo in Basilicata attraverso Nusco, introdotta da Cassano Irpino e Montella, giungendo a Lioni, evitando Sant’Angelo dei Lombardi, riconnessa con un collegamento esterno. Dopo Lioni recupera la vecchia Ofantina verso Teora e Sant’Andrea di Conza, entrando in Basilicata a Pescopagano, dove torna il tracciato tortuoso verso Castelgrande, Muro Lucano, Ruoti fino all’arrivo dell’Appia a Potenza.


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